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2010Film Middle East Now
Data: 02/04/2019 - 07/04/2019
Luogo: Firenze, Italia
Periodo: Ottobre
Sito Web:
http://www.middleastnow.itDescrizione:
Rassegna di cinema sul Medio Oriente contemporaneo. edizione 2019: dal 02/04 al 07/04
10. Edizione Film Middle East Now
MIDDLE EAST NOW è il festival che racconta il Medio Oriente contemporaneo attraverso cinema, documentari, arte, teatro, musica, cibo, incontri ed eventi speciali.
44 titoli in programma, premiati nei migliori festival internazionali, di cui 15 cortometraggi, 26 anteprime italiane, 10 anteprime internazionali, 1 anteprima mondiale. Un viaggio in Afghanistan, Algeria, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi, Kurdistan, Kuwait, Iran, Iraq, Israele, Libano, Marocco, Tunisia, Palestina, Siria, Turchia.
Middle East Now Remix è il tema di questa edizione. Appropriarsi e reinterpretare contenuti culturali per creare qualcosa di nuovo. Un modo di fare arte e cultura molto comune oggi in Medio Oriente e non solo. Remix è anche un modo per guardare indietro a quello che abbiamo fatto in questi anni e proiettarsi al futuro. In un modo nuovo e sempre diverso.
I premi della 10’ edizione di Middle East Now
Si ampliano i premi, in occasione della 10^ edizione del festival.
Una giuria di esperti assegnerà il premio principale:
“Middle East Now 10th Award 2019” al miglior film
Lo staff del festival assegnerà il
“Middle East Now Staff Award 2019” al miglior cortometraggio/mediometraggio.
A questi premi in denaro si aggiungono i riconoscimenti e le menzioni speciali:
“Middle East Now Audience Award” al miglior film votato dal pubblico in sala;
“Best OFF”, al miglior cortometraggio d’autore conferito da OFF Cinema.
MIDDLE EAST NOW is the festival dedicated to the contemporary Middle East with cinema, documentary, art, theatre, music, food, talks, special events.
44 films in the program, 15 short films, 26 Italian premieres, 10 International premieres, 1 world premiere.
A journey through Afghanistan, Algeria, Egypt, Iran, Iraq, Israel, Jordan, Kurdistan, Kuwait, Lebanon, Morocco, Palestine, Saudi Arabia, Syria, Tunisia, Turkey, UAE.
The 10 year’s festival awards:
“Middle East Now 10 Award 2019” to the best film
“Middle East Now Staff Award 2019” to the best short / medium length film
“Middle East Now Audience Award” to the best film;
“Best Middle East Now Follower award”, to the film most clicked on Instagram
“Best OFF short”, awarded by OFF Cinema
Map of Creation Associazione Culturale
Info: T. +39.3389868969 | T. +39.3337840736 | [email protected]
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partecipa anche tu alla 10^ Edizione: #menow10
Gli eventi speciali
/ Special events
LOVE AND REVENGE di Rayess Bek e Randa Mirza
Opening Night – Martedì 2 Aprile / Tuesday, April 2nd – h. 21:00 / 9:00pm
Cinema La Compagnia / Via Cavour
Per la prima volta arriva in Italia LOVE AND REVENGE, un concerto visivo che unisce musica elettronica e video editing in tempo reale, un dialogo tra musica e cinema, un back and forth tra suono e immagine. Con questo progetto artistico, il duo libanese formato dal cantante hip hop Rayess Bek e dall'artista visiva La Mirza, mettono in scena i grandi successi della musica araba assieme ai film culto dell’età d’oro del cinema egiziano e arabo, dagli anni '40 a oggi. Un’incredibile performance musicale e visiva, al tempo stesso una riflessione sull'identità e la varietà culturale, che ci racconta con amore, ironia e un tocco di nostalgia del mondo arabo, della sua dissolutezza, delle tradizioni ma anche delle sue contraddizioni.
For the first time LOVE AND REVENGE arrives in Italy, the concert for images and sound that mixes in real time cult films of Egyptian and Arab cinema from the 40s with popular Arab songs. Between love, irony and nostalgia, the Lebanese duo formed by the hip hop singer Rayess Bek and the visual artist La Mirza, put on stage a musical and visual performance, which is at the same time a reflection on identity and cultural variety.
“UNTIL WE RETURN”
by Dalia Khamissy
mostra fotografica / photography exhibition
Fondazione Studio Marangoni – Via San Zanobi 19r
5 aprile – 31 maggio (orario: Lun-Sab | 10:00 / 13:00 – 15:00 / 19:00) – ingresso gratuito
Opening: Venerdì 5 aprile / Friday, April 5th – h. 18:00 / 6:00 pm – Talk con l’artista h:18:30
La fotografa libanese Dalia Khamissy, una delle più acclamate fotografe della scena mediorientale, racconta storie di rifugiati siriani e il loro desiderio di tornare a casa. Nel marzo 2011, quella che è iniziata come una serie di proteste contro il regime siriano, si è trasformata ben presto in un conflitto armato che dura da oltre 8 anni. Pochi mesi dopo centinaia di migliaia di rifugiati sono scappati dalla Siria in cerca di rifugio nei paesi vicini. Solo in Libano oltre un milione di rifugiati hanno attraversato il confine in cerca di sicurezza, e si sono stabiliti in tende, rifugi collettivi e appartamenti in tutto il paese. Dal 2011 Dalia Khamissy ha viaggiato attraverso il Libano raccontando le diverse storie dei rifugiati siriani. Ritratti e momenti di quotidianità raccontati con grande intensità artistica: storie di uomini, donne e bambini fuggiti dagli attentati, dai rapimenti, alcuni di loro gravemente feriti nei combattimenti, altri hanno perso le persone amate, altri ancora sono fuggiti perché minacciati. In Libano hanno incontrato una realtà altrettanto difficile. Mentre raccontava con il suo obiettivo le loro storie, tutti sognavano la fine della guerra e il loro ritorno in patria, “Until We Return”. Coordinamento del progetto di Alessandra Capodacqua.
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The Lebanese photographer Dalia Khamissy tells the stories of Syrian refugees in Lebanon and their desire to return to Syria. In March 2011, what began as a series of protests against the Syrian regime soon turned into an armed conflict that has lasted for over 8 years. Hundreds of thousands of refugees escaped from Syria seeking refuge in neighboring countries. In Lebanon alone over a million refugees have crossed the border in search of security. Since 2011, Dalia Khamissy, one of the most acclaimed photographers of the Middle Eastern, has traveled through Lebanon telling the stories of Syrian refugees: portraits and moments of everyday life told with great artistic intensity. And while she told these stories with her lens, everyone dreamed of the end of the war and their return home, "Until We Return".
FLAVOURS OF IRAQ di Feurat Alani e Leonard Cohen
Mostra-installazione / exhibition-installation
Cinema La Compagnia (Via Cavour 50/R)
2 / 7 aprile – ingresso gratuito
Il sapore del gelato di albicocca, l'odore della polvere da sparo, il rumore degli attentati. Il regista e reporter iracheno-francese Feurat Alani fa appello ai sensi nel suo ritratto dell'Iraq attraverso i ricordi delle sue visite familiari, fin dall’età di 9 anni. Da adulto trascorre diversi anni lavorando come giornalista e si trova di fronte al terrore e alla guerra. In 20 cortometraggi animati diretti dall’artista francese Leonard Cohen, attraverso lo storytelling di eventi minori emerge la storia personale di Alani, così come quella della sua famiglia e di un intero paese distrutto dalla Guerra, in cui nonostante tutto c'è ancora spazio per l'amore, la bellezza, l'umorismo e soprattutto l'umanità. Al Cinema La Compagnia un’installazione multimediale di video e immagini permette al pubblico di immergersi nell’esperienza personale di Feurat Alani, arricchita dallo storytelling di uno dei più talentuosi giovani artisti francesi, Leonard Cohen.
The flavor of apricot ice cream, the smell of gunpowder, the sound of bombings—the Iraqi-French filmmaker Feurat Alani appeals to the senses in his portrayal of Iraq through memories of family visits. As an adult he spends a number of years there working as a journalist, and is confronted by terror and war. In 20 animated shorts directed by Leonard Cohen, through minor events Alani’s personal history emerges, as well as that of his family and a blighted country. At the Cinema La Compagnia a multimedia installation of videos and images allows the public to immerse themselves in the personal experience of Flavours of Iraq.
ISHKAR Craftmanship from countries at war
by Flore de Taisne e Edmund Le Brun
Mostra pop-up shop – Cinema La Compagnia 2/7 aprile
Cocktail e presentazione con i fondatori:
Venerdì 5 Aprile / Friday, April 5th, h.20:30 / 8:30pm – ingresso gratuito
Dopo tre anni in Afghanistan, Flore de Taisne e Edmund Le Brun hanno creato ISHKAR, un’associazione con lo scopo di promuovere e valorizzare oggetti e prodotti di altissima qualità realizzati da artigiani in paesi colpiti dalla guerra. Con questo progetto i due giovani stanno cercando di aiutare le vittime della guerra, dando un’immagine diversa di paesi come l’Afghanistan. Ishkar è uno shop online, in cui sono esposti splendidi gioielli, scialli di cammello a tessitura fine, orecchini collane e coltelli. I fondatori saranno a Firenze per presentare il loro progetto, che sarà anche una mostra / pop up shop al Cinema La Compagnia, con un allestimento realizzato dal gruppo di architette di Archivio Personale. “I nostri prodotti hanno come obiettivo quello di aprire una finestra rara su terre conosciute per la loro cultura, bellezza naturale e abilità artigiane millenarie, molto prima di essere conosciute per distruzione, guerre e sofferenza.”
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After three years in Afghanistan, Flore de Taisne and Edmund Le Brun created ISHKAR, an association with the aim of promoting and enhancing objects and products of the highest quality made by artisans in countries affected by the war. From London the two young people are trying to help the victims of the war, giving a different image of countries like Afghanistan, devastated by years of conflict. Ishkar is an online shop, displaying beautiful jewels, fine-weave camel shawls, necklaces and knives.
The founders will be in Florence to present their project, which will also be an exhibition / pop up shop curated by the group of architects Archivio Personale. "Today we are talking about Afghanistan, Syria, and Mali, and we immediately think about war and destruction. But it has not always been this way. Our products aim to open a rare window on lands known for their culture, natural beauty and millennial artisan skills, long before they are known for destruction, war and suffering."
La Chef ANISSA HELOU e il suo “Feast: Food of the Islamic World”
Conversazione e presentazione del libro: Venerdì 5 Aprile / Friday, April 7th, h.19:30 / 7:30pm
Cooking demonstration dedicata ai diversi modi di fare il pane nel mondo islamico:
Sabato 6 aprile / Saturday, April 6th (Scuola d'Arte Culinaria Cordon Bleu)
Prenotazione obbligatoria: [email protected] / [email protected]
Anissa Helou è una delle massime autorità in materia di cucina del Medio Oriente, del Mediterraneo e del Nord Africa. Di origini siriano-libanesi, è chef, insegnante e un'autrice prolifica di libri di cucina - a partire da suo primo "Lebanese Cuisine", tra le più' importanti pubblicazioni sulla cucina libanese. Il suo nono libro è "Feast: Food of the Islamic World" (2018): oltre 500 pagine, in cui la signora Helou traccia una linea dall'avvento dall'Islam nel 610 alle glorie della dinastia Moghul, in 300 ricette che attraversano i continenti, viaggiando in tutte le parti più lontane dove l'Islam si è diffuso, dallo Xinjiang a Zanzibar.
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Anissa Helou is undoubtedly one of the most important names in Middle Eastern, Mediterranean and North African cuisine. Of Syrian-Lebanese origins, he is chef, author of books, teacher. She is a prolific author of cookbooks - starting with her first "Lebanese Cuisine", one of the most important publications on Lebanese cuisine. His ninth cookbook is "Feast: Food of the Islamic World" (2018): over 500 pages, in which Ms. Helou draws a line from the advent of Islam in 610 to the glories of the Moghul dynasty, the 300 recipes cross the continents, traveling in all the farthest parts of the world where Islam has spread, from Xinjiang to Zanzibar.
“I, DAREEN T."
Giovedì 4 Aprile / Thursday April 4th - h 21.00 / 9:00pm
Teatro Cantiere Florida (Via Pisana, 111r – Firenze)
In collaborazione con Murmuris e la rassegna Materia Prima
In anteprima italiana la pièce di teatro documentario solo basato sulla storia del poeta palestinese Dareen Tatour, condannata dalle autorità israeliane per "incitamento alla violenza" per una sua poesia e due post pubblicati su Facebook. Dopo una lunga battaglia legale, durante la quale è stata anche agli arresti domiciliari, per dimostrare che le sue opere costituivano una protesta legittima contro i crimini dell'occupazione israeliana, nel maggio 2018 è stata condannata a 5 mesi di prigione. Einat Weizman, affermata autrice teatrale israeliana, attrice e attivista, che sta portando avanti una battaglia contro la censura per il suo portare in scena la narrativa palestinese, ha incontrato Dareen durante la sua lotta, ed è nato lo spettacolo basato sulle memorie che Dareen ha scritto durante gli arresti domiciliari. L’attrice, che dà corpo e voce alla poetessa, usa la propria presenza come un canale per trasmettere la testimonianza di Dareen. Testimonianza di una doppia oppressione: quella del governo israeliano sul popolo palestinese, e quella della società patriarcale sulla donna.
"I, Dareen T." is a solo documentary theatre work based on the story of Palestinian poet Dareen Tatour, who was convicted by the Israeli authorities for “incitement to violence” over a poem and two posts she published on Facebook. She held a long legal battle to prove that her poem and posts constituted a legitimate protest against the crimes of the Israeli occupation. In May 2018 she was convicted sentenced to 5 month in prison. Einat Weizman, an Israeli Jewish theatre creator, actor and activist, met Dareen during her struggle and accompanied her. The encounter between the two created a special friendship that gave birth to the play based on the memoir Dareen wrote during the house arrest, on Dareens’ poems and thoughts combined with Einat's texts. Per info e prenotazioni/ for bookings: +39 055 71 35 357 / [email protected] / www.teatroflorida.it
MOHAMMAD ALFARAJ presenta “THE GLASS BETWEEN US“:
l’artista saudita protagonista della residenza artistica in collaborazione con
Crossway Foundation, a Le Murate. Progetti Arte Contemporanea
propone una nuova produzione nella Piazza delle Murate
4 aprile / 4 maggio 2019 – orario: Mar-Sab | 14:30 / 19:30 – ingresso gratuito
Inaugurazione: Giovedì 4 aprile / Thursday, April 4th – h. ore 17.00 / 5:00pm
Quinta edizione della residenza d’artista “Middle East Now x Crossway Foundation Residency”, in partnership con una delle più importanti organizzazioni che promuove i giovani creativi dal Medio Oriente realizzata con Le Murate. Progetti Arte Contemporanea. Mohammad Alfaraj, nato in Arabia Saudita nel 1993 e attualmente residente nella provincia Est del paese, intitola “The glass between us“ la sua prima mostra personale che presenta a Firenze: una sperimentazione sul suono e sull'immagine, che guarda alla vita come attraverso gli occhi di un bambino. La ricerca di sorpresa e inaspettato nella vita quotidiana, crea un enorme mosaico formato da esseri umani e loro pari. La mostra propone opere realizzate dall'artista in Arabia Saudita, accanto a nuove opere, prodotte a Firenze nell’ambito di un laboratorio per bambini: un'esperienza sensoriale e visiva che può essere semplice nella forma, ma che approfondisce un tema fondamentale e importante, attorno al quale vuole creare un dialogo. Un progetto di Middle East Now festival e Le Murate. Progetti Arte Contemporanea in partnership con Centro nazionale di produzione | Virgilio Sieni.
Mohammad Alfaraj’s first solo exhibition, The Glass Between Us, is an experimentation on sound and image, viewing life through the lens of a child. His new body of work searches for the surprising and the unexpected in daily life, creating a huge mosaic formed by humans and their peers. Presenting works prepared in advance by the artist in Saudi Arabia, alongside new work made with children in Florence during a series of workshops, the exhibition presents a sensory and visual experience that may be simple in form, but depends on a fundamental and important subject around which it tried to create a dialogue.
Middle East Now MUSIC @ BUH!
Il festival continua a questa edizione la speciale collaborazione con BUH!, il Circolo Culturale Urbano (via Panciatichi 16) ideato da Impact Hub Firenze e La Scena Muta, per un programma di eventi dedicati alla musica contemporanea dal Middle East.
Venerdì 5 aprile – dalle ore 22.30
Middle East Now Party
Dj Set Live di Saeed Aman + altri special guests
Facce da Middle East
Dieci anni di festival nei ritratti di Tommaso Majonchi
Cinema La Compagnia – 2/7 Aprile 2019
I protagonisti delle diverse edizioni del festival - registi, attori, produttori, esperti, artisti, fotografi, musicsti e altri ancora – sono passati attraverso la lente del fotografo Tommaso Majonchi, che li ha ripresi nei luoghi del festival ma anche in scenari inediti della città di Firenze. Una carrellata di personaggi e un omaggio al rapporto che il festival è riuscito a creare con la città, attraverso gli scatti di un talentuoso fotografo fiorentino.
Le partecipazioni speciali
/ Special participations
LEONARD COHEN firma l’immagine di Middle Est Now 10th edition
L’artista e illustratore francese Leonard Cohen è l’autore dell’immagine che racconta l’edizione 2019 del festival, 10° anniversario di Middle East Now: una ragazza che volteggia in aria, un’atleta di parkour che salta sui cieli di una città Mediorientale, che esprime sé stessa attraverso uno sport che sa di determinazione, libertà e creatività in movimento.
MIDDLE EAST REMIX - BOOKSHOP
La libreria-installazione del festival, progettata dal gruppo di architetti Archivio Personale, a questa edizione s’ispira al tema Middle East Now Remix. Il remix di culture nei libri proposti quest’anno da Editoriaraba si declina con romanzi e saggi che si muovono a cavallo tra Americhe, Europa, Africa del nord e Asia occidentale. Gli autori ci parlano di incontri, scontri, scoperte e avventure tra Oriente e Occidente, nord e sud del mondo, passato e presente. Attraverso le pagine dei romanzi degli autori e intellettuali arabi contemporanei, emerge una storia comune tra occidentali e arabi che parte da lontano e arriva fino alle cronache recenti fatte di colonialismo, migrazioni e globalizzazione.
LA MENZIONE SPECIALE DI OFF CINEMA AL CORTO D’AUTORE
A questa edizione di Middle East Now torna anche la collaborazione con OFF Cinema, la rassegna di cinema corto che anima l’estate fiorentina, che conferirà il premio “Best OFF” al miglior cortometraggio d’autore, assegnato da una giuria di esperti e registi legati al mondo del cortometraggio.
kakania.it
kakania.it è uno spazio immaginario, un mondo di idee e suggestioni. Della realtà ci affascinano le persone, ritratte in primo piano, come davanti ad uno specchio. Volti capaci di trasmettere emozioni e atmosfere. Attraverso il canale Instagram raccontiamo così le nostre incursioni in eventi che aprono uno squarcio su nuovi orizzonti. Per questo kakania.it tornerà al Cinema La Compagnia a questa edizione di Middle East Now per raccontarne alcuni dei suoi protagonisti.
Lo stage di Dabka
L’associazione di Amicizia Italo-Palestinese presenta nella giornata di sabato 6 aprile (Circolo Arci Progresso - via Vittorio Emanuele II, 135) uno Stage di Dabka con Abeer Hamad. La dabka è una danza popolare di gruppo ed è molto ballata in Libano, Siria, Palestina, Giordania ed in Iraq; il significato letterario della parola in arabo significa ‘battendo i piedi’, e rappresenta l’amore per il proprio paese e l’unione tra le persone. Per info: amiciziaitalo-palestinese.org
I focus cinema
DIRECTOR IN FOCUS: ASGHAR FARHADI
Il festival dedica un focus al grande regista iraniano Asghar Farhadi, uno degli autori più apprezzati del panorama mondiale, già protagonista a Firenze in occasione della prima edizione di Middle East Now nel 2010, quando non era ancora conosciuto a livello mondiale.
Vincitore dell’Orso d’Argento a Berlino nel 2009 come miglior regista con il film About Elly, il 2011 e 2012 sono gli anni d’oro che lo consacrano come regista di culto. Con Una Separazione, il film di maggior successo del regista iraniano, vince l’Oscar per il miglior film straniero, il Golden Globe, l’Orso d’Oro, il David di Donatello, il British Independent Film Awards e tanti altri riconoscimenti. Poi il 2017 regala al regista un altro Oscar per il miglior film straniero con Il Cliente. Farhadi è uno tra i più importanti registi iraniani, è nato nel 1972 in Iran. Si è appassionato al cinema fin dalla sua adolescenza e ha iniziato la sua formazione nel cinema entrando a far parte della Youth Cinema Society di Esfahan nel 1986, dove ha realizzato cortometraggi in 8 mm e 16 mm. Ha poi ricevuto il suo Bachelor Degree in teatro dalla School of Dramatic Arts dell'Università di Teheran nel 1998 e il suo Master in Stage Direction pochi anni dopo. Ha realizzato in totale 8 film, di questi il festival propone 5 titoli tra i suoi più importanti, oltre ad aver dato una carte blanche al regista per inserire in programma un film iraniano a cui è particolarmente legato: “The Cow” del regista iraniano Dariush Mehrjui del 1969.
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The festival dedicates a focus to the great Iranian director Asghar Farhadi, one of the most appreciated authors on the world scene, already protagonist in Florence during the first edition of Middle East Now in 2010, when he was not yet known worldwide.
Winner of the Silver Bear in Berlin in 2009, as best director, with the film About Elly. With A Separation, the most successful film by the Iranian director, he won the Oscar for best foreign film, the Golden Globe, the Golden Bear, the David di Donatello, the British Independent Film Awards and more. Then 2017 gives the director another Oscar for best foreign film with The Customer. Farhadi is definitely one of the most important Iranian directors, he was born in 1972 in Iran. He became interested in cinema when he was a teenager and started his education in filmmaking by joining the Youth Cinema Society of Esfahan in 1986 where he made 8mm and 16mm short films. He received his Bachelors in Theater from the School of Dramatic Arts in Tehran University in 1998 and his Masters in Stage Direction a few years later. He made in total 8 films.
Middle East Now presenta 5 of his films (see complete program below) and gave carte blanche to the director to include in the program one of the Iranian films that most inspired him and to which he is particularly linked: “The Cow” by director Dariush Mehrjui from 1969.
Programma completo dei film di Asghar Farhadi
dettagli e sinossi nel calendario giornaliero
_ Mercoledì 3 aprile / Wednesday, April 3 h.20.45 / 8:45pm
(Cinema La Compagnia)
Fireworks Wednesday di Asghar Farhadi
_ Giovedì 4 aprile / Thursday, April 4 h.15.30 / 3:30pm
(Cinema La Compagnia)
Nader and Simin, A Separation / Una Separazione di Asghar Farhadi
_ Giovedì 4 aprile / Thursday, April 4 h.21.00 / 9:00pm
(Cinema Stensen)
About Elly di Asghar Farhadi
_Venerdi 5 Aprile / Friday, April 5th h.18:00 / 6:00pm
(Cinema Stensen)
The Cow di Dariush Mehrjui / Carte Blanche Asaghar Farhadi
_ Sabato 6 Aprile / Saturday, April 6th h.16:00 / 4:00pm
(Cinema Stensen)
The Past / Il Passato di Asghar Farhadi
_Domenica 7 Aprile / Sunday, April 7th h.16:00 / 4:00pm
(Cinema Stensen)
The Salesman / Il Cliente di Asghar Farhadi
FOCUS: IRAN REMIX
In occasione del focus speciale dedicato al regista iraniano Asghar Farhadi, Middle East Now sceglie di presentare un ulteriore approfondimento sui volti del cinema iraniano contemporaneo, al culmine di un periodo di rinascita artistica, tuttora impegnati a destreggiarsi fra le limitazioni, le censure e i tabù di un paese caratterizzato da mille contraddizioni. In programma pellicole di giovani registi alla loro opera prima, autori già affermati con i loro primi successi internazionali. Tra i titoli in programma, documentari, film di fiction e cortometraggi.
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On the occasion of the focus / retrospective dedicated to the great Iranian director Asghar Farhadi, Middle East Now has chosen to propose an additional focus on the different faces of contemporary Iranian cinema, at the height of a period of artistic renaissance but still committed to juggling restrictions, censorship and taboos of a country plagued by a thousand contradictions. Among the titles in the program, documentaries, fiction films and short films.
Programma
dettagli e sinossi nel calendario giornaliero
_Mercoledì 3 Aprile / Wednesday, April 3rd h.16:00 / 4:00pm
(Cinema La Compagnia)
I Stay di Fatemeh Marzban – Iran 2018 – anteprima europea
Bavani di Sajad Ahmadbaigi – Iran/Kurdistan 2018 – anteprima italiana
Waterfolks di Azadeh Bizargiti – Iran/Kurdistan 2018 – anteprima europea
High Dive di Donya Zandi – Iran/Kurdistan 2018 – anteprima europea
Cold Candle di Navid Zare – Iran/Kurdistan 2017 – anteprima europea
Bystander di Sheyda Kashi – Iran 2017 – anteprima italiana
_Giovedì 4 Aprile / Thursday, April 4th h. 15:30 / 3:30pm
(Cinema La Compagnia)
Carnet de Route a Ispahan di Isabelle Eshraghi (episodi 1-5)
_Venerdì 5 Aprile / Friday, April 5th h.21:00 / 9:00 pm
(Cinema Stensen)
Carnet de Route a Ispahan di Isabelle Eshraghi (episodi 5-10)
Finding Farideh di Kourosh Ataee e Azadeh Moussavi
_Sabato 6 Aprile / Saturday, April 6th h. 18:30 / 6:30pm
(Cinema Stensen)
Hendi & Hormoz di Abbas Amini
_Sabato 6 Aprile / Saturday, April 6th h. 21:30 / 9:30pm
(Cinema Stensen)
Bomb, A Love Story di Payman Maadi
_Domenica 7 Aprile / Sunday, April 7th h. 21:00 / 9:00pm
(Cinema La Compagnia)
Tehran City of Love di Ali Jaberansari – Iran, 2018
FOCUS: Emerging Filmmakers from the Middle East & North Africa
A program curated by Sigal Yehuda, Former Director of Greenhouse
Una selezione di documentari curata da Sigal Yehuda, già direttore di Greenhouse Film Center, con cui il festival collabora da anni, che porta a Firenze storie dirette da registi emergenti che si impegnano a rappresentare la loro lotta per la giustizia e la libertà nelle regioni del Medio Oriente e Nord Africa. In programma 5 titoli, tra cui il film di apertura Kabul, City in the Wind di Aboozar Amini (martedì 2 aprile, ore 21:00); Mussolini’s Sister di Juna Suleiman (venerdì 5 aprile, ore 18:00); A Thousand Girls Like Me di Sahra Mani (sabato, 6 aprile, 16:30); Heads and Tails di Aylin Kuryel e Firat Yucel (Sabato 6 aprile, 6:30pm).
E dall’Iran il documentario Work in Progress “Radiography of a Family” di Firouzeh Khosrovani (sabato, 6 Aprile, ore 18:00), di cui il pubblico del festival potrà vedere una selezione di scene in anteprima assoluta.
Sigal Yehuda presenterà il programma assieme ai registi presenti.
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A selection of documentaries, curated by Sigal Yehuda, former director of Greenhouse Film Center, with whom the festival has been collaborating for years, which brings stories to Florence directed by emerging directors who are committed to representing their struggle for justice and freedom in the regions of the Middle East and North Africa. The program includes the opening film “Kabul, City in the Wind” by Aboozar Amini; “Mussolini's Sister” by Juna; “A Thousand Girls Like Me” by Sahra Mani; “Heads and Tails” by Aylin Kuryel and Firat Yucel and the Work in Progress "Radiography of a Family" by Firouzeh Khosrovani.
FOCUS: FAIRY TALES FROM THE GULF
A partire dal 2014, il Middle East Now ha viaggiato nel Golfo, toccando il Qatar, gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein, l’Oman e il Kuwait. Laura Aimone, consulente del festival per i film dei Paesi del Golfo e collaboratrice di alcuni dei più importanti festival di cinema internazionali, in omaggio ai primi dieci favolosi anni di Middle East Now, ha sfregato la lampada di Aladino e… ne è uscito un focus che, nella migliore tradizione mediorientale, parla di fiabe. Non ci saranno solo storie della cultura araba, ma anche favole occidentali viste attraverso occhi del Medio Oriente. Pronti a salire sul tappeto volante?
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Starting from 2014, Middle East Now has travelled through the Gulf visiting Qatar, the United Arab Emirates, Bahrain Oman and Kuwait. Laura Aimone, Gulf Countries programme consultant for Middle East Now and collaborator of several prominent international film festivals, as a homage to ten fabulous editions of the Festival, rubbed Aladdin’s lamp and… a focus about fairy tales appeared, in line with middle eastern traditions. There will not be only stories belonging to the Arab culture, but also western fairy tales seen through middle eastern eyes. Are you ready to take a seat on the flying carpet?
Programma Focus: Fairy Tales from the Gulf
venerdì 5 aprile / Friday, April 5th h. 15:30 / 3:30pm
Cinema La Compagnia
Al-Johara di/by Nora Al Subai / Fiction / Qatar / 2016 / 26 min – anteprima italiana
Wonderland, “A True Story” di/by Dana Al Mojil / Fiction / Kuwait / 2011 / 38 min – anteprima europea
Muneera di/by Oscar Boyson / Feature / Kuwait / 2014 / 20 min – anteprima europea
MIDDLE EAST NOW TALKS
a cura di Felicetta Ferraro in collaborazione con Giuseppe Alizzi
Conversazioni, dibattiti, presentazioni di libri e approfondimenti su temi forti e di attualità. Il festival invita sul palco del Cinema La Compagnia esperti, giornalisti, saggisti, registi e chef, a parlare del Medio Oriente di oggi dove conflitti, lotte per l'emancipazione, nuove tecnologie e fantasmi del passato si mescolano in un intreccio difficile da decifrare.
Mercoledì 3 aprile - IL PUNTO DELLE 19:30
Cinema La Compagnia, 19.30 – 20.30 – ingresso gratuito
Flavours of Iraq: breve storia dell’Iraq moderno
Flavours of Iraq è una serie di 20 cortometraggi, scritta da Feurat Alani, giornalista francese di origini irachene, e animata da Leonard Cohen, pluripremiato disegnatore francese. Nel 2006, Feurat Alani, viene inviato in Iraq durante l'occupazione americana, scoprendo gli odori, i suoni e i silenzi di un Paese, l’Iraq, la cui storia è strettamente legata a quella della sua famiglia. Dagli oltre 1.500 tweet di Alani inviati al mondo dall’Iraq, nasce questa serie che ci presenta una vera e propria breve storia dell’Iraq moderno. In dialogo con Giuseppe Alizzi ci sarà Leonard Cohen, che è anche autore dell’immagine promozionale di Middle East Now 2019.
Giovedì 4 aprile - IL PUNTO DELLE 19:30
Cinema La Compagnia, 19.30 – 20.30 – ingresso gratuito
Siria: guerra e ricostruzione?
A otto anni dal conflitto siriano ancora in corso, Middle East Now continua il suo impegno a dar spazio e voce alla Siria e alle complesse dinamiche che hanno stravolto il Paese. In dialogo con Giuseppe Alizzi (esperto di Siria) ci sarà Eugenio Dacrema (ricercatore Medio Oriente e Nord Africa di ISPI Istituto per gli Studi di Politica Internazionale), per indagare temi chiave fra cui il governo locale, l’economia di guerra e il suo impatto sulla futura ricostruzione della Siria, la situazione e il futuro dei rifugiati.
Venerdì 5 aprile - IL PUNTO DELLE 19:30
Cinema La Compagnia, 19.30 – 20.30 – ingresso gratuito
Anissa Helou e il suo libro “Feast. Food of the Islamic World”
Chef, narratrice di storie di cucina e giornalista, Anissa Helou è una delle massime autorità in materia di cucina del Medio Oriente, del Mediterraneo e del Nord Africa. “Feast. Food of the Islamic World” è il suo nono libro, oltre 500 pagine che raccolgono più di 300 ricette che vanno dal Senegal al Nord Africa, al Libano, alla Siria, alla Turchia, all’Afganistan fino al lontano Oriente. Un testo che rappresenta un ideale Museo della cultura gastronomia islamica. In conversazione con Silvia Chiarantini (foodblogger e autrice del libro “Pop Palestine Cuisine”).
Sabato 6 aprile - IL PUNTO DELLE 19:30
Cinema La Compagnia, 19.30 – 20.30 – ingresso gratuito
Le ragazze di via Rivoluzione - Dal Pakistan all’Egitto, un’avventura nella libertà delle donne
Presentazione del libro di Viviana Mazza, giornalista de il Corriere della Sera. Dopo il best-seller “La Storia di Malala” (Mondadori, 2014), Viviana Mazza torna, anzi continua, a dar voce alle storie tormentate delle donne nel mondo islamico con il libro “Le Ragazze di via Rivoluzione” (Solferino Libri, 2019). Il racconto questa volta assume i toni di un grande reportage che ci porta nel cuore degli eventi, a tu per tu con le protagoniste, sui fronti aperti dello scontro tra oscurantismo e modernità. Viviana Mazza ci conduce alla scoperta di una rivoluzione femminile spesso incompresa e invisibile che miete le sue vittime nel silenzio ma che è cruciale per il futuro di tutti noi.
Domenica 7 aprile - IL TALK DELLA DOMENICA
Cinema La Compagnia – ingresso gratuito
Ore 10.30
Presentazione del libro di Nicola Pedde
“1979. Rivoluzione in Iran. Dal crepuscolo dello scià all’alba della Repubblica islamica (Rosenberg&Sellier 2019). A distanza di 40 anni, un’approfondita analisi storica ricostruisce la genesi e l’esplodere di uno degli eventi più significativi del Novecento, analizzando la politica iraniana fin dai primi anni del secolo.
Ore 11.30 / 13.30
40 ANNI ALL’OMBRA DI UNA RIVOLUZIONE: COSA E’ SUCCESSO, COSA SUCCEDE?
La lunga crisi avviata dalla rivoluzione iraniana del 1979 sembrava avviarsi dopo anni di tensioni, caos e tragedie a una soluzione che avrebbe dovuto coinvolgere tutto il Medio Oriente, dando speranza a chi ormai non intravede più la fine del tunnel. Ma il tavolo sembra essere saltato e si impone la ricerca di nuovi compromessi. Ne discutono Alberto Zanconato (giornalista Ansa), Alberto Bradanini (già Ambasciatore in Iran), Vanna Vannuccini (giornalista Repubblica), Viviana Mazza (Corriere della Sera), Eugenio Dacrema (ricercatore Medio Oriente ISPI), modera Nicola Pedde (Institute for Global Studies).
Programma giornaliero Proiezioni ed Eventi
Martedì 2 aprile
Cinema La Compagnia – Via Cavour, 50r
Inaugurazione / Opening
Middle East Now 2019 – 10^ edizione
Ore 21.00
Special live performance
LOVE AND REVENGE di Rayess Bek e Randa Mirza
Il duo libanese formato dal musicista e cantante hip hop Rayess Bek e dall'artista visiva La Mirza presenta il concerto visivo che mixa e unice grandi successi della musica araba assieme ai film culto dell’età d’oro del cinema egiziano e arabo dagli anni '40 a oggi.
a seguire
Kabul, City in the Wind di Aboozar Amini
(Afghanistan, Paesi Bassi, 2018, 88’) v.o: persiano, sottotitoli: inglese, italiano
Afshin (12 anni) e suo fratello minore Benjamin (6) vivono su una collina fuori Kabul. La violenza è diventata parte della loro innocenza. Quando il padre e’ costretto a partire per l’Iran per questioni di sicurezza, per Afshin finisce l’infanzia e all’improvviso diventa il capo famiglia. Abbas è un autista di autobus con una doppia personalità, un padre affettuoso che però perde spesso l’autocontrollo. Il film è un ritratto intenso e intimo di Kabul, vista attraverso la vita quotidiana di due bambini e di un autista di bus, che raccontano al regista i loro sogni e le loro paure, sullo sfondo di una città distrutta dal potere politico e religioso. Film d’apertura dell’ultima edizione del festival IDFA di Amsterdam, vincitore del premio speciale della Giuria come Miglior Opera Prima.
Kabul as seen through the daily lives of two kids and a bus driver, set against the background of a city destroyed by political and religious powers. Afshin (12) and his younger brother Benjamin (6) live on a hillside outside Kabul. Violence has become a part of their innocence and the graveyard is their playground. When their father leaves for another country, Afshin's childhood ends abruptly. Abbas is a bus driver with a double personality, a loving father and a ruthless driver who blows his top all the time. His lengthy attempts to fix his broken bus reveal a life torn between truth and lies.
Anteprima alla presenza del regista
Mercoledì 3 aprile
Cinema La Compagnia – Via Cavour, 50r
Ore 16:00
Iran-Kurdistan MIX |small stories
Slot totale: 120’
I Stay di Fatemeh Marzban – documentario
(Iran 2018, 28’) – Anteprima internazionale
La storia di un uomo solitario che decide di restare su un’isola abbandonata da tutti gli abitanti in mezzo al Mar Caspio. L’isola è abitata da cavalli selvatici e bufali. L’uomo decide di domare i cavalli e prepararli per le corse.
The story of a lonely man who decides to stay on an island abandoned by all the inhabitants in the middle of the Caspian Sea. The island is inhabited by wild horses and buffaloes. The man decides to tame the horses and prepare them for racing.
Bavani di Sajad Ahmadbaigi
(Iran/Kurdistan 2018, 28’) – anteprima italiana
Intenso documentario che racconta di un matrimonio in una tribù di nomadi curdi nelle montagne di Zagros, nell’est dell’Iran.
This intense documentary is the story of a wedding in a tribe of Kurdish nomads in the mountains of Zagros, in eastern Iran.
Waterfolks di Azadeh Bizargiti
(Iran/Kurdistan 2018, 30’) – anteprima europea
Sakineh e Sobra sono due delle tante pescatrici dell’isola di Hangam nel Golfo Persico. Ogni giorno vanno in mare per sostenere le loro famiglie. Il film presenta la loro vita quotidiana in mare e a terra. Non c’è bisogno di nessuna narrazione, perché la loro storia si racconta attraverso immagini di straordinaria bellezza. Vincitore del premio miglior corto documentario al festival Cinema Verité Tehran.
Sakineh and Sobra are two of the many fisherwomen of Hangam Island in the Persian Gulf. They go to sea every day to support their families. This film is a close-up of their daily life at sea and on shore. No narration is needed as their story tells itself through stunningly beautiful images. It won best short documentary film from Cinema Verité Tehran.
High Dive di Donya Zandi
(Iran/Kurdistan 2018, 9’) – anteprima europea
Un bambino riesce a battere tutte le sue paure e il bullismo dei compagni con un salto mortale.
A child can beat all his fears and bullying of his classmates with a somersault.
Cold Candle di Navid Zare
(Iran/Kurdistan 2017, 14’) – anteprima europea
La vicina del piano di sotto si trasferisce all’improvviso. Al piano di sopra scoprono che aveva saputo di essere sieropositiva. La mattina dopo il loro figlio corre a farsi l’esame del sangue, ma trova il padre che sta già uscendo dall’ambulatorio. Lo insegue e lo vede precipitarsi a casa di un’altra donna, così scopre che il padre, infetto come lui, tradiva la moglie con almeno due donne. La sera a cena mentre il padre maltratta la madre come al solito, vorrebbe ucciderlo, ma ci ripensa perché lo ferebbe diventare una vittima.
The neighbor from downstairs suddenly moves out. Upstairs they discover that she found out she was HIV-positive. The next morning their son runs for a blood test, but finds his father who is already leaving the clinic. He follows him and sees him rushing to another woman's house, so he discovers that his father, infected like him, cheated on his wife with at least two women. In the evening at dinner while his father is abusing his mother as usual, he would like to kill him, but he give up because he would make him a victim.
Anteprima italiana
Bystander di Sheyda Kashi
(Iran 2017, 8’) – anteprima italiana
Un anziano vive con una finestra davanti agli occhi. Vede un mondo freddo, in bianco e nero e fragile da dietro la finestra. Ma la finestra non è sempre stata lì mentre era un giovane partecipante attivo di una grande rivoluzione....
An old man is living with a window in front of his eyes. He sees a cold, black and white and fragile world from behind the window. But the window was not always there while he was a young active participant of a big revolution... Anteprima italiana
Ore 18:00
Iraq MIX |web stories
199 Little Heroes serie diretta da Sigrid Klausmann
Iraq di Ali Kareem
(Iraq, Germania, 2018, 7’) v.o: arabo, sottotitoli:italiano, inglese
"199 Little Heroes" raggruppa una serie di mini documentari girati in tutto il mondo sotto il patrocinio della Commissione tedesca dell'UNESCO. L’obiettivo del film è quello di ritrarre un bambino in ogni paese del mondo, ognuno ripreso allo stesso modo: mentre va a scuola. Questo primo short film ha come protagonista un bambino iracheno.
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“199 Little Heroes“ is a worldwide film series project under the patronage of Germany's UNESCO-Commission. Our aim is to portray one child in each country of the world – all of them framed alike by their way to school. The way to school is symbolic for the way into life, to education and, in that, into a better future. Anteprima italiana, alla presenza della regista Sigrid Klausmann
Ore 18:15
Flavours of Iraq di Leonard Cohen
(Siria, 2017, 50’) v.o: arabo, francese; sottotitoli:italiano, inglese
Il sapore del gelato all'albicocca, l'odore della polvere da sparo, il suono dei bombardamenti. Il regista iracheno-francese Feurat Alani fa appello ai sensi nel suo ritratto dell'Iraq attraverso i ricordi delle sue visite ai familiari. Da adulto trascorre nel paese alcuni anni lavorando come giornalista, e si trova di fronte al terrore e alla guerra. In 20 cortometraggi animati diretti da Leonard Cohen, attraverso la narrazione di eventi minori emerge la storia personale di Alani, della sua famiglia e di un paese distrutto. Nonostante tutto c'è spazio per l'amore, la bellezza, l'umorismo e soprattutto per l'umanità.
The flavor of apricot ice cream, the smell of gunpowder, the sound of bombings—the Iraqi-French filmmaker Feurat Alani appeals to the senses in his portrayal of Iraq through memories of family visits. As an adult he spends a number of years there working as a journalist, and is confronted by terror and war. In 20 animated shorts directed by Leonard Cohen, through minor events Alani’s personal history emerges, as well as that of his family and a blighted country. In spite of everything, there’s room for love, beauty, humor and above all humanity. Anteprima italiana, alla presenza dell’autore Leonard Cohen
IL PUNTO DELLE 19:30
Cinema La Compagnia – ingresso gratuito
Flavours of Iraq: breve storia dell’Iraq moderno
Flavours of Iraq è una serie di 20 cortometraggi, scritta da Feurat Alani, giornalista francese di origini irachene, e animata da Leonard Cohen, pluripremiato disegnatore francese. Nel 2006, Feurat Alani, giornalista francese di origini irachene viene inviato in Iraq durante l'occupazione americana, scoprendo gli odori, i suoni e i silenzi di un Paese, l’Iraq, la cui storia è strettamente legata a quella della sua famiglia. Dagli oltre 1.500 tweet di Alani inviati al mondo dall’Iraq, nasce questa serie che ci presenta una vera e propria breve storia dell’Iraq moderno. In dialogo con Giuseppe Alizzi (architetto, saggista) ci sarà Leonard Cohen, che è anche autore dell’immagine promozionale di Middle East Now 2019.
Ore 20:45
Middle East Now – 10 Years HABIBTI CAKE
In sala, una grande torta colorata per festeggiare assieme i 10 anni del festival!
(inclusa nel biglietto del cinema)
Fireworks Wednesday di Asghar Farhadi
(Iran, 2006, 104’) v.o: persiano - sottotitoli: inglese, italiano
Fuochi d'artificio in terra iraniana. Si festeggia così il Nawruz, l'ultimo mercoledì dell'anno persiano. Il film ritrae tre coppie alla vigilia di Nawruz. Rouhi, una giovane donna che sta per sposarsi, accetta un piccolo lavoro come donna delle pulizie in un appartamento nel nord di Teheran per finanziare il suo matrimonio. Quando arriva nell'appartamento, si trova immersa in un'accesa disputa tra Mojdeh e Morteza. Mojdeh sospetta che suo marito Morteza importuni la vicina Simin, e obbliga Rouhi a seguirla. Rouhi diventa sempre più al centro dei due fronti della coppia in lotta. Ne esce un ritratto di famiglia piuttosto complesso, urticante e assai poco ben augurante.
The film portrays three couples on the eve of Nouruz, the Iranian New Year. Rouhi, a young woman who is about to get married, takes a small job as a cleaner in an apartment in northern Tehran to finance her marriage. When she arrives in that apartment, she finds herself in a heated dispute between Mojdeh and Morteza. Mojdeh suspects her husband Morteza of cheating on her and her neighbour Simin, and obliges Rouhi to shadow them. Rouhi gets more and more between the fronts of the fighting couple.
Alla presenza del regista Asghar Farhadi
Giovedì 4 Aprile
Cinema La Compagnia – Via Cavour, 50r
Ore 15:00
Carnet de Route a Ispahan di Isabelle Eshragi - web series
(Iran, 2018, 15’) v.o: francese, persiano, sottotitoli: italiano
Un mese dopo che l'amministrazione Trump ha annunciato le sanzioni contro l'Iran, la fotografa franco-iraniana Isabelle Eshraghi torna a Esfahan, sua città natale, polmone economico dell'Iran. La fotografa osserva la vita quotidiana della gente di Isfahan in subbuglio dopo le sanzioni: i loro dubbi sul futuro sono tanti, eppure la vita continua.....
A month after the Trump administration announced sanctions against Iran, Franco-Iranian photographer Isabelle Eshraghi returned to her hometown of Esfahan, Iran's economic centre. She observes the daily life of the people of Isfahan in turmoil after the sanctions. Their doubts about the future are many. Yet, life goes on..... Anteprima italiana alla presenza dell’autrice.
Ore 15:45
Nader and Simin, A Separation di Asghar Farhadi
(Iran, 2011, 123’) v.o: persiano, sottotitoli: italiano
Una coppia, Nader e Simin, hanno idee opposte sul vivere all'estero ma le stesse opinioni sul divorzio. Mentre Simin è ansiosa di assicurare un futuro migliore alla figlia, Nader rifiuta di lasciare il padre anziano, affetto dal morbo di Alzheimer. Quando il giudice si rifiuta di formalizzare la separazione, Simin lascia la casa di famiglia, con Nader che assumerà una governante. Razieh è una donna devota e povera che si occupa della casa e del padre di Nader con la propria figlia di quattro anni. Quando un giorno Nader ritorna e trova suo padre solo e in difficoltà, la sua furia porta ad un litigio che ha conseguenze inaspettate e devastanti. Alla presenza del regista e dell’attore Babak Karimi
Ore 18:15
Humanity on Trial di Jonas Bruun – documentario
(Danimarca, Grecia, Finlandia, 2019, 70’) v.o: danese, inglese, arabo, greco, sottotitoli: inglese, italiano
Quando la crisi dei rifugiati colpisce l'Europa, il giovane danese Salam va in Grecia per fare volontariato. Salvare i rifugiati dal Mar Egeo diventa la sua vocazione. Ma una notte, mentre cerca di ritrovare una famiglia rifugiata perduta in mare, Salam viene arrestato e accusato di traffico di esseri umani. Se condannato potrebbe passare il resto della sua vita in una prigione greca. Nel paese in cui sono nati i valori democratici, il caso di Salam segnerà la strada al futuro dell'umanità europea. Sarà il verdetto a decidere: salvare vite umane in Europa è un crimine?
When the refugee crisis hits Europe, the young Dane Salam travels to Greece to volunteer. Rescuing refugees from the Aegean Sea becomes his calling. But one night while trying to find a refugee family lost at sea, Salam is arrested and charged with human trafficking. If he is convicted, he might spend the rest of his life behind bars in a Greek prison. In the country where democratic values were born, Salam’s case will set the course for the future of Europe’s humanity. The verdict will decide: Is saving lives a crime in Europe?
Anteprima italiana alla presenza del regista e del protagonista Salam
Cinema La Compagnia, 19.30 – 20.30 – ingresso gratuito
IL PUNTO DELLE 19:30
Siria: guerra e ricostruzione?
A otto anni dal conflitto siriano ancora in corso, Middle East Now continua il suo impegno a dar spazio e voce alla Siria e alle complesse dinamiche che hanno stravolto il Paese. In dialogo con Giuseppe Alizzi (esperto di Siria) ci sarà Eugenio Dacrema (ricercatore Medio Oriente e Nord Africa di ISPI Istituto per gli Studi di Politica Internazionale), per indagare temi chiave fra cui il governo locale, l’economia di guerra e il suo impatto sulla futura ricostruzione della Siria, la situazione e il futuro dei rifugiati.
Eating Middle East
HUMUSSINA FOOD REMIX
Ore 20.00 – Cinema La Compagnia – su prenotazione
Le tradizioni culinarie che hanno accompagnato il Festival nei suoi primi dieci anni, per una sera verranno rimescolate, rigirate, mixate e remixate al ritmo tak, dum. Ricette, ingredienti e spezie si liberano in un azzardo culinario che scorre su ponti di creatività che uniscono le sponde del Mediterraneo.
A cura di Silvia Chiarantini / Pop Palestine e Ristorante La Valle dei Cedri
Degustazione + proiezione del film a seguire: 15 euro
Prenotazione con prevendita direttamente alla cassa del Cinema La Compagnia
Per informazioni: [email protected]
Ore 20.45
Divine Wind di Merzak Allouache – lungometraggio fiction
(Algeria, France, Qatar, Lebanon, 2018, 96’) v.o: arabo, sottotitoli: italiano, inglese
La ventenne Amine e Nour, che è un po' più grande, sono estranei quando si incontrano per la prima volta, preparandosi per un attacco terroristico. Nour è determinata a compiere l'attacco e diventare una martire, ed è lei ad avere il controllo della situazione. Ma il suo complice inesperto comincia ad avere i dubbi sull'attacco ad una vicina raffineria di petrolio. Mentre i due si preparano, ognuno di loro impara a modo suo come affrontare le domande esistenziali che questo solleva. Durante la notte prima dell'azione pericolosa, Nour gioca la sua ultima carta vincente. Girato in un bianco e nero di grande bellezza, Divine Wind è l’ultimo poetico quanto politico lungometraggio del maestro algerino Merzak Allouache, che apre domande sul potere seducente, e persino distruttivo, dell'amore trasformato in passione fanatica.
Twenty-something Amine and Nour, who’s a little older, are strangers when they first meet, preparing for an attack. Nour is determined to carry out the attack and become a martyr. She is the one who is in control. But her inexperienced accomplice starts to have his doubts about the attack on a nearby oil refinery. As the two of them prepare for the attack, they each learn in their own way how to deal with the existential questions this throws up. During the night before the dangerous action, Nour plays her last trump card.
Anteprima italiana, alla presenza del regista
Ore 22:30
Underdown di Sarah Kaskas
(Germany, Lebanon, 2018, 72’) – lungometraggio documentario
Nella giungla di cemento di Beirut, il film segue le vite di tassista troppo schietto, di un ragazzino siriano in fuga, e di una serie di altre persone che stanno facendo del loro meglio per sopravvivere. Sperando in tempi migliori, a volte si vede uno sfarfallio di luce in fondo al tunnel.
In the concrete jungle that is Beirut, Lebanon, an outspoken taxi driver, a runaway Syrian boy, among other people are doing their best to survive. Hoping for better times, and on occasion there’s a flicker of light at the end of the tunnel. Anteprima italiana alla presenza della regista
Giovedì 4 Aprile
Cinema Stensen – Viale Don Minzoni 25C
Ore 17:30
Waterfolks di Azadeh Bizargiti
(Iran/Kurdistan 2018, 30’) – anteprima europea
Sakineh e Sobra sono due delle tante pescatrici dell’isola di Hangam nel Golfo Persico. Ogni giorno vanno in mare per sostenere le loro famiglie. Il film - vincitrice del premio miglior corto documentario al festival Cinema Verité di Tehran - presenta la loro vita quotidiana in mare e a terra: una storia narrata attraverso immagini di straordinaria bellezza.
Sakineh and Sobra are two of the many fisherwomen of Hangam Island in the Persian Gulf. They go to sea every day to support their families. This film is a close-up of their daily life at sea and on shore. No narration is needed as their story tells itself through stunningly beautiful images. It won best short documentary film from Cinema Verité Tehran.
Ore 18:30
Kabul, City in the Wind di Aboozar Amini - Replica del film di apertura
(Afghanistan, Paesi Bassi, 2018, 88’) v.o: persiano, sottotitoli: inglese, italiano
Afshin (12 anni) e suo fratello minore Benjamin (6) vivono su una collina fuori Kabul. La violenza è diventata parte della loro innocenza. Quando il padre e’ costretto a partire per l’Iran per questioni di sicurezza, per Afshin finisce l’infanzia e all’improvviso diventa il capo famiglia. Abbas è un autista di autobus con una doppia personalità, un padre affettuoso che però perde spesso l’autocontrollo. Il film è un ritratto intenso e intimo di Kabul, vista attraverso la vita quotidiana di due bambini e di un autista di bus, che raccontano al regista i loro sogni e le loro paure, sullo sfondo di una città distrutta dal potere politico e religioso. Film d’apertura dell’ultima edizione del festival IDFA di Amsterdam, vincitore del premio speciale della Giuria come Miglior Opera Prima.
Kabul as seen through the daily lives of two kids and a bus driver, set against the background of a city destroyed by political and religious powers. Afshin (12) and his younger brother Benjamin (6) live on a hillside outside Kabul. Violence has become a part of their innocence and the graveyard is their playground. When their father leaves for another country, Afshin's childhood ends abruptly. Abbas is a bus driver with a double personality, a loving father and a ruthless driver who blows his top all the time. His lengthy attempts to fix his broken bus reveal a life torn between truth and lies.
Ore 21:00
About Elly di Asghar Farhadi
(Iran, Francia, 2009, 119’) v.o: persiano, tedesco - sottotitoli: italiano
Dopo aver vissuto per molti anni in Germania, Ahmad fa ritorno in Iran. I suoi vecchi compagni di università colgono l'occasione per organizzare una rimpatriata in una villa sul Mar Caspio. Una delle donne del gruppo, la vitale Sepideh, all’insaputa dei compagni, ha invitato Elly, l'insegnante di sua figlia. Ahmad è reduce da un matrimonio infelice con una donna tedesca e non disdegna l'ipotesi di mettere su casa con una donna iraniana. Pertanto gli amici, che hanno compreso perché Sepideh ha invitato Elly, dedicano alla ragazza mille attenzioni e non fanno altro che lodare platealmente le sue qualità. Ma all'improvviso, dopo un incidente, Elly scompare nel nulla.
A group of middle-class friends travel from Tehran to spend the weekend at the seaside. Sepideh invites Elly, who is her daughter's teacher, to travel with the three families in order to introduce her to their recently divorced friend Ahmad, now living in Germany. The next morning, the two women go shopping in the town and Elly says that she has to return to Tehran because her mother has been recently submitted to hospital for heart surgery, but Sepideh asks her to stay and hides her luggage. The children are playing in the sea and one mother asks Elly to watch them. Out of the blue, Sepideh's daughter calls to some men playing volleyball to rescue one of the children from the water. After rescuing the little boy they seek out Elly, questioning whether she has drowned or returned to Tehran. What has happened to Elly?
Alla presenza del regista Ashgar Farhadi
Venerdì 5 Aprile
Cinema La Compagnia – Via Cavour, 50r
Ore 15.30
Gulf MIX | small stories
First Feature di Bentley Brown
(USA, Arabia Saudita 2018, 14’) v.o.: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Un anno prima della legalizzazione del cinema in Arabia Saudita, un gruppo prevalentemente femminile tenta di realizzare un lungometraggio. Nello spirito dei film d'esordio, qualcuno documenta la produzione usando la sua prima videocamera da 8 mm rimasta dall'infanzia. Lavorando in incognito, raccoglie anonimi racconti e li riunisce per formare una narrazione malinconica.
A year before the legalization of cinema in Saudi Arabia, a predominantly female team attempt to make a feature film. In the spirit of debut films, someone documents the production using his first 8mm video camera left over from childhood. Working underground, he collects anonymous accounts and brings them together to form a melancholy narration. Anteprima Italiana
Ore 15:45
FOCUS: FAIRY TALES FROM THE GULF
a cura di Laura Aimone che introdurrà il focus e seguirà il Q&A con i registi presenti in sala
(durata tot. 84 min)
Al-Johara di Nora Al Subai
(Qatar 2016, 26’) v.o.: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Resa serva nella propria casa dalla sua cattiva famiglia allargata, Al-Johara riceve l’invito a un matrimonio da un vecchio amico d'infanzia. Con l'aiuto di una vicina di casa, una anziana donna eccentrica e tradizionale, Al-Johara potrebbe essere in grado di partecipare al suo primissimo matrimonio - e finalmente essere come la sue bellissime sorelle.
Made a servant in her own home by her evil stepfamily, Al-Johara receives a wedding
invitation from an old childhood friend. With the help of a neighbor, an eccentric, traditional old
woman, Al-Johara might be able to attend her very first wedding – and finally be like her beautiful
sisters. Anteprima Europea
Wonderland, a True Story di Dana Al Mojil
(Kuwait, 2011, 38’) v.o.: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Wonderland è un adattamento dei classici "Alice nel Paese delle Meraviglie " e “Attraverso lo Specchio” di Lewis Carroll, ambientato in Kuwait. Con ironia e uno sguardo penetrante, mette in evidenza le similitudini tra la situazione sociale e politica del moderno Kuwait e quella del Paese delle Meraviglie.
Wonderland is an adaptation of Lewis Carroll’s “Alice's Adventures in Wonderland” and “Through the Looking-Glass” that is set in Kuwait. With irony and a penetrating look, it highlights the similarities between the social and political situation in modern Kuwait and Wonderland. Anteprima Europea
Muneera di Oscar Boyson
(Kuwait, 2014, 20’) v.o.: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Tratto dal racconto del 1929 dello scrittore kuwaitiano Khalid Al Faraj, è la storia di una bellissima donna che deve soffrire per la perdita della ragione. Con la paura di essere sterile dopo essersi sposata, Muneera si affida a riti superstiziosi e alla speranza nei miracoli per scongiurare la sua disperazione. In un movimento onirico continuo tra Kuwait City e Venezia, 'Muneera' è un racconto ammonitore che avverte di prestare attenzione al misticismo ignorando la verità di fronte a noi.
Based on the 1929 short story by Kuwaiti writer Khalid Al Faraj, this is the tale of a beautiful woman who must suffer loss to gain understanding. Fearful that she is barren after she marries, Muneera relies on superstitious rites and the hope of miracles in order to ward off her despair. Dreamily and seamlessly moving between Kuwait City and Venice, ‘Muneera’ is a cautionary tale that warns of paying attention to the mystical while ignoring the truth in front of us. Anteprima Europea
Ore 17:15
199 Little Heroes di Sigrid Klausmann
(Germania, 2018, 50’) vo originale, sottotitoli italiano, inglese
"199 Little Heroes" raggruppa una serie di mini documentari girata in tutto il mondo sotto il patrocinio della Commissione tedesca dell'UNESCO. L’obiettivo del film è quello di ritrarre un bambino in ogni paese del mondo, ognuno inquadrato allo stesso modo: mentre va a scuola. L’andare a scuola diventa l’atto simbolico a rappresentare il modo in cui si entra nella vita, nell'educazione e, in questo modo, in un futuro migliore. La serie di documentari aiuta i bambini del mondo ad alzare la voce, e a esprimere la loro volontà di cambiare il mondo.
“199 Little Heroes“ is a worldwide film series project under the patronage of Germany's UNESCO-Commission. Our aim is to portray one child in each country of the world – all of them framed alike by their way to school. The way to school is symbolic for the way into life, to education and, in that, into a better future. Anteprima italiana, alla presenza della regista Sigrid Klaussman
a seguire
Made in Palestine di Mariam Dwedar
(Palestine, Usa 2019, 7’) v.o. arabo sottotitoli italiano, inglese
Hirbawi Textile è l’unica fabbrica in Palestina che produce la tradizionale e iconica kefiah palestinese.
Hirbawi Textiles is the only factory in Palestine that produces the iconic Palestinian scarf known as the Kuffiyeh. Anteprima internazionale alla presenza della regista
Ore 18:30
Mussolini’s Sister di Juna Suleiman FOCUS EMERGING FILMMAKERS
(Palestina, Israele, 2018, 70’) v.o: arabo, ebraico, inglese, sottotitoli: inglese, italiano
Documentario condito con un pizzico di fiction che ci fa entrare nella testa di Hiam, un’anziana signora palestinese di 85 anni di Haifa. La sua quotidianità che si appresta alla fine, si arricchisce di ulteriori livelli di significato perché la regista Juna Suleiman - sua nipote - accompagna molte scene con monologhi interiori della protagonista. A poco a poco scopriamo il suo passato, il matrimonio, la famiglia, il fratello facoltoso con un nome altisonante come Mussolini. E attraverso questo piccolo mondo opprimente il film affronta in modo originale e sobrio grandi temi, come il matrimonio combinato, la solitudine, il declino e il razzismo.
In a documentary with a dash of fiction, we enter the mind of the elderly Hiam, a Palestinian woman from Nazareth. Within her small world, large themes such as arranged marriage, loneliness, decline and racism are explored through her granddaughter’s camera lens. Anteprima italiana, alla presenza della regista
Ore 18.00
Inaugurazione della mostra fotografica (vedi Eventi Speciali per maggiori informazioni)
UNTIL WE RETURN di Dalia Khamissy – alla presenza della fotografa
FSM Gallery (Via San Zanobi, 19r) – ingresso libero
Ore 18:30 / 19:00 – Talk con l’artista
IL PUNTO DELLE 19:30 - Cinema La Compagnia - ingresso gratuito
Anissa Helou e il suo libro “Feast. Food of the Islamic World”
Chef, narratrice di storie di cucina e giornalista, Anissa Helou è una delle massime autorità in materia di cucina del Medio Oriente, del Mediterraneo e del Nord Africa. “Feast. Food of the Islamic World” è il suo nono libro, che raccoglie più di 300 ricette che vanno dal Senegal al Nord Africa, al Libano, alla Siria, alla Turchia, all’Afganistan fino al lontano Oriente. In conversazione con Silvia Chiarantini (foodblogger e autrice del libro “Pop Palestine Cuisine”).
Ore 20:30
ISHKAR – Craftmanship from Countries at War
Presentazione del progetto con i fondatori Flore de Taisne e Edmund Le Brun
In sala degustazione di tè Chawa ricetta tipica dell’Afghanistan, in collaborazione con bouTEAque (Via G. Lanza 71 – Firenze) – ingresso libero
Ore 20.45
Le fils du jouer di Carlos Chahine
(Lebanon, France, 2018, 15’) v.o: francese, arabic. Sottotitoli: inglese, italiano
Tornato a Tripoli, sua città natale, Karim ricorda quella domenica del settembre del 1975 quando suo nonno gli chiese di andare a prendere suo padre al bar, all'altro capo della città. Aveva solo 6 anni, ed era pochi minuti prima dell’inizio della guerra... L’ultimo cortometraggio da regista di Carlos Chaine, tra i più grandi attori e autori del cinema e del teatro libanesi.
Back in Tripoli, his hometown, Karim remembers this Sunday in September 1975 when his grandfather asked him to go get his father at the cafe, at the other end of the city. He was only 6 years old. It was a few minutes before the start of the war… Anteprima alla presenza del regista
a seguire
Heaven Without People di Lucien Bourjeily
(Libano, 2017, 90') v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Josephine, matriarca di una famiglia tentacolare, è felice perché per la prima volta in due anni è riuscita a riunire tutti per il pranzo di Pasqua. Mentre i familiari condividono felicemente il pasto, un incidente risveglia le tensioni latenti tra i vari componenti della famiglia, scatenando gradualmente il caos.
It’s Easter in Beirut and, as many matriarchs do on this holiday, Josephine has gathered her family to celebrate. It’s no small feat given the sprawling nature of her family, many of whom haven’t shared a meal together in years. While the lunch gets off to a joyfully ruckus start, bit-by-bit the façade of the happy family gathering begins to fall away. The result is an astute meditation on the complexities of human nature and a slice-of-life portrait of Lebanese society. A renowned theatre director and social activist in Lebanon, Lucien Bourjeily’s feature debut builds on his desire to dig into taboo topics to forge space for discourse—even if, as we see in Heaven Without People, that can come at a great cost.
Anteprima alla presenza del regista
Ore 22:30
You Only Die Twice di Yair Lev
(Israele, Austria, Germania, 2018, 92’) v.o: tedesco, sottotitoli: inglese, italiano
Documentario avvincente girato come una spy story, vincitore del premio del pubblico all’ultima edizione di Doc Aviv. Un regista israeliano si mette alla ricerca dell'uomo che, durante la seconda guerra mondiale, ha rubato l'identità di suo nonno, passando una vita a negare la propria. Un viaggio ricco di suspense alla scoperta di un uomo che visse con una famiglia di S.S. e divenne president