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Omaggio a Morando Morandini, un grande critico e un grande uomo





6 novembre 2015
Spazio Oberdan - Milano
Je m’appelle Morando – alfabeto Morandini
R., sc., fot., mont. e produzione: Daniele Segre. Int.: Morando Morandini. Italia, 2010, 53’.
Girato tra il 2004 e il 2010 a Levanto e a Milano, Je m'appelle Morando - Alfabeto Morandini è un gioco intellettuale tra due amici che condividono la passione per il cinema e ne hanno fatto un lavoro per la vita. Daniele Segre ritrae Morando Morandini nei luoghi a lui più familiari, nel silenzio dello studio di Milano e del giardino di Levanto - immerso nella carta e nei libri - e tra le strade della cittadina ligure, dove il critico scambia battute e opinioni con l'amico regista. A fare da contrappunto al racconto filmico, il suono della sua vecchia macchina da scrivere, inseparabile strumento del suo lavoro di fronte a cui si "isola" dal resto del mondo per concentrarsi esclusivamente sul proprio pensiero e quindi scrivere con una passione, una precisione e una scrupolosità da un artigiano orefice.
Il tutto sempre in nome di una scrittura densa e sintetica in cui ogni parola ha un peso specifico e un ruolo cruciale. Le lettere dell'alfabeto aprono varchi attraverso cui Morandini racconta la sua storia di critico e giornalista cinematografico, le amicizie, i suoi punti di vista sul cinema e la politica e più di tutto l'amore della sua vita, la moglie Laura. Il critico gioca anche con i decenni cinematografici, scegliendo per ciascuno un solo film, quasi come se stesse sfogliando le pagine de "ilMorandini", il suo Dizionario dei Film edito da Zanichelli. Tra i titoli scelti non può assolutamente mancare Les Enfants du paradis (1945) di Marcel Carnè, la cui celebre battuta della protagonista «Je m'appelle Garance» diventa motivo per giocare nuovamente con le parole e identificarsi subito in un'idea di cinema autoriale, romantica e rigorosa.
Presenti in sala Luisa e Lia Morandini.

7 novembre 2015
MIC - Milano
Prima di ogni film verrà proiettata un’intervista speciale di Morando Morandini
Ore 15.00
Prima della rivoluzione (Bernardo Bertolucci, Italia, 1964, b/n, 112’
Protagonista della storia è Fabrizio, giovane comunista di estrazione borghese, confuso sul proprio futuro. La sua crisi si aggrava quando uno dei suoi amici si suicida. Fabrizio, fra una zia innamorata di lui e una futura sposa amata solo dalla sua famiglia, scivola in una deriva esistenziale popolata solo di dubbi.
Ore 17.00
Scarpette Rosse (Michael Powell, Emeric Pressburger, Uk, 1948, 133’
Una giovane ballerina dal grande avvenire è divisa fra l’amore per la danza e quello che prova, ricambiata, per un affascinante compositore. Il suo conflitto interiore, l’eterno dilemma arte-vita, si concluderà in modo tragico.
Ore 19.30
Il porto delle nebbie (Marcel Carné, sc.: Jacques Prévert, dal romanzo omonimo di Pierre MacOrlan, Francia, 1938, b/n, 90’ con Jean Gabin, Michel Simon)
Jean, disertore dell’esercito coloniale, si reca al porto di Le Havre per imbarcarsi clandestinamente per il Venezuela. Lungo il tragitto incontra diverse persone, fra cui Nelly. Dopo una notte d’amore Jean sorprende il vecchio e ripugnante tutore di Nelly che cerca di violentare la donna. Lo uccide, e il suo destino non sarà migliore.
Data: 06/11/2015 - 07/11/2015
Luogo: Milano, Italia
Periodo: Novembre
Sito Web: http://www.cinetecamilano.it

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