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2015Karawan Fest
Data: 06/09/2021 - 12/09/2021
edizione 2021: dal 06/09 al 12/09
9. Edizione Karawan Fest
LUNEDÌ 6 SETTEMBRE
19.00 – Karawan Living Library
L’IMPERO DI MEZZO di Andrea Cotti
L’autore parlerà del suo libro intervistato da Luca Poldelmengo
a cura di AltraMente e Pezzettini
Tra megalopoli ipertecnologiche, fiumi di denaro e intrighi internazionali fatti di affari miliardari, depistaggi, omertà e lotte di potere, una nuova indagine per Luca Wu, il primo vicequestore italiano di origini cinesi in forza al commissariato di Tor Pignattara. Dopo la Roma multietnica de Il cinese, Andrea Cotti spedisce Luca Wu alla scoperta delle sue origini e dipinge un affresco della Cina sospesa tra tradizioni millenarie e futuro accelerato.
20.00 – Visioni Urbane | A-Place. Migrants, refugees and displaced communities
LA GITA [Vincitore del primo premio]
di Salvatore Allocca – Italia, 2018, 14’
All’età di 14 anni, Megalie, figlia di genitori immigrati dal Senegal ma nata e cresciuta in Italia, si trova di fronte al difficile compito di trovare un posto per se stessa nel mondo. Quando le verrà negata l’opportunità di partecipare a una gita scolastica all’estero, un’occasione irripetibile per lei di poter rivelare i propri sentimenti al suo compagno di classe Marco, quel posto nel mondo le sembrerà irraggiungibile. Ma lo sarà poi davvero?
a seguire
I WeirDO (怪胎 – Guai Tai)
di Liao Ming-yi – Taiwan, 2020, 100′
Versione originale in mandarino con sottotitoli in italiano
introduce il film CLAUDIO MORICI
Chen Po-ching e Chen Ching condividono la stessa malattia: il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC). Lui deve lavarsi compulsivamente le mani ogni volta che entra in un luogo e affronta l’ingresso in posti pubblici indossando un impermeabile, una mascherina chirurgica e guanti di gomma. Anche lei è coperta dalla testa ai piedi da dispositivi di protezione individuale e, in più, ogni volta che si espone all’aria aperta finisce con la faccia piena di sfoghi. Un giorno Ching e Po-ching si ritrovano per caso nello stesso negozio: il loro incontro fortuito si ripete, e in breve tempo i due cominciano a uscire insieme, sfidando i rispettivi DOC. Sboccia l’amore, ma tra due persone così non può che essere fuori dal comune. L’opera prima dello sceneggiatore e regista Liao Ming-yi, girata con un iPhone XS, è un inno all’anticonformismo: una commedia romantica indipendente che racconta con umorismo stralunato e coloratissimo le relazioni amorose e il cambiamento che stiamo vivendo nei nostri tempi incerti.
MARTEDÌ 7 SETTEMBRE
19.00 – Karawan Living Library
ARABPOP. ARTE E LETTERATURA IN RIVOLTA DAI PAESI ARABI
Incontro con Chiara Comito e Fernanda Fischione
Edito da Mimesis nel 2020 a cura di Chiara Comito e Silvia Moresi, Arabpop racconta le rivoluzioni arabe scoppiate tra il 2010 e il 2011 attraverso i movimenti artistici e culturali che sono nati sull’onda delle proteste o che ne hanno accompagnato la genesi e gli sviluppi. Un viaggio nelle opere di intellettuali, artisti, e scrittori arabi che nei cinema o sui muri delle loro città, tra le pagine dei romanzi, nei versi delle poesie o delle canzoni, hanno raccontato quello che stavo avvenendo nei loro paesi.
20.00 – Visioni Urbane | A-Place. Migrants, refugees and displaced communities
WITHERING REFUGE [Vincitore del secondo premio]
di Pedro Figueiredo Neto – Zambia, 2020, 17′
Withering Refuge è un documentario che problematizza la difficile situazione delle diverse popolazioni che vivono nell’insediamento di rifugiati Meheba in Zambia e nei suoi dintorni minerari.
a seguire
LE MIRACLE DU SAINT INCONNU
di Alaa Eddine Aljem – Marocco / Francia / Qatar, 2019, 100′
Versione originale in arabo con sottotitoli in italiano
In collaborazione con Middle East Now di Firenze
Video-introduzione del regista ALAA EDDINE ALJEM
Pochi attimi prima di venire arrestato dalla polizia, Amine – un ladro in fuga – scava una buca per nascondere una borsa piena di soldi. Anni dopo, uscito di prigione, torna per recuperare il bottino, ma scopre che un santuario dedicato a un santo sconosciuto è stato eretto proprio sopra la fossa con la sua borsa, nel mezzo del deserto, e un nuovo villaggio è stato costruito tutt’intorno. Obbligato a stabilirsi in paese, Amine dovrà confrontarsi con i pellegrini adoranti e i bizzarri abitanti del posto senza perdere di vista la sua missione: recuperare i soldi. I contrattempi che gli impediranno di recuperare il malloppo, ovviamente, si susseguono uno dietro l’altro. Con i toni bonari della favola burlesca, l’opera prima di Alaa Eddine Aljem è una satira sottile del Marocco contemporaneo, diviso tra superstizioni, tradizione e progresso.
MERCOLEDÌ 8 SETTEMBRE
19.00 – Karawan Live Music
ERRICHETTA UNDERGROUND
Dai ritmi indiavolati dei Balcani alla musica kletzmer, dalla tradizione russa a quella polacca e yiddish, un vento di musica dall’Est Europa nel quale siamo pronti a perderci.
20.00 – Visioni Urbane | A-Place. Migrants, refugees and displaced communities
THE NOTE [Vincitore del terzo premio]
di Siavash Eydani – Iran, 2020, 3’
Un uomo si sveglia e si ritrova su un letto, in mare…
a seguire
MY THOUGHTS ARE SILENT (Moi dumki tichi)
di Antonio Lukich – Ucraina, 2019, 104′
Versione originale in ucraino con sottotitoli in italiano
In collaborazione con Soundscreen Film Festival di Ravenna
Sarà presente l’attore protagonista ANDRIY LIDAHOVSKIY
Vadim ha 25 anni, è alto più di due metri e vive a Kiev, dove lavora come registratore di suoni. Come tanti giovani ucraini, sogna di trasferirsi all’estero, a Montreal. L’occasione che aspetta da tempo arriva quando un’importante società canadese gli offre un ingaggio: registrare i suoni degli animali dell’Ucraina occidentale per un videogame. Vadim riceverà un bonus e l’agognato trasferimento in Canada se riuscirà a catturare il richiamo d’amore dell’inafferrabile (e forse estinto) germano reale di Rakhiv. Vadim torna così a Uzhgorod, la sua città natale, e si mette in viaggio verso la Transcarpazia accompagnato dalla madre Galia, una esuberante tassista fidanzata con un italiano conosciuto online e desiderosa di una vita “normale” per il figlio. Il primo film di Antonio Lukich è una commedia buffa e tragicomica sui legami famigliari disfunzionali, un toccante road movie a caccia di sogni e desideri e alla scoperta dell’affascinante e luminosa Ucraina rurale.
GIOVEDÌ 9 SETTEMBRE
19.00 – Karawan Living Library
TRE MADRI di Francesca Serafini
L’autrice parlerà del suo libro intervistata da Giordano Meacci
La musica di De André fa da colonna sonora a questo romanzo giallo di cui è protagonista la commissaria Lisa Mancini che ha abbandonato un importante incarico all’Interpol di Lione per dirigere il commissariato di un piccolo centro romagnolo con i pregi e i difetti della provincia italiana. La monotona routine si spezza quando viene denunciata la scomparsa di un quindicenne figlio di una coppia di artisti inglesi anticonformisti. La ricerca del ragazzo si trasformerà per Lisa in un viaggio a perdifiato dentro sé stessa. Vincitore del Premio Letterario La Provincia in Giallo 2021.
20.00 – Visioni Urbane | A-Place. Migrants, refugees and displaced communities
BISMILLAH [Menzione Speciale]
di Alessandro Grande – Italia, 2018, 14’
Samira è tunisina, ha 10 anni e vive illegalmente in Italia con suo padre e suo fratello che di anni ne ha 17. Una notte si troverà ad affrontare da sola un problema più grande di lei.
a seguire
CARGO
di Arati Kadav – India, 2020, 113′
Versione originale in hindi con sottotitoli in italiano
In collaborazione con River to River Florence Indian Film Festival
Introduce il film SELVAGGIA VELO, direttrice artistica River to River
In un futuro prossimo, l’astronauta Prahastha fa approdare ogni giorno sulla sua base spaziale i cosiddetti “cargo”, le persone appena decedute. Prahastha lavora in un’azienda pioniera nell’informatizzazione, transizione e riciclaggio dei defunti per la loro rinascita sulla Terra. Il personale della Post Death Transition che si prende cura dei defunti ricopre un ruolo fondamentale: alcuni sono trattati alla stregua di star, altri osannati come influencer sui social. La vita tranquilla e piuttosto noiosa di Prahastha è sconvolta quando i suoi superiori gli assegnano una nuova assistente: la giovane Yuvishka, fresca di laurea e dotata di sorprendenti poteri curativi. Favola di fantascienza che mescola con brio e intelligenza mitologia indiana e comicità, l’opera prima della regista-rivelazione Arati Kadav esplora l’idea della vita e della morte, della speranza e del desiderio, tra Gravity e le incredibili immagini catturate dalla Nasa, la commedia brillante e i racconti di Borges e Ted Chiang.
VENERDÌ 10 SETTEMBRE
19.00 – Karawan Living Library
IL MIO MIGLIORE AMICO È FASCISTA di Takoua Ben Mohamed
L‘autrice parlerà del suo libro intervistata da Renata Pepicelli
Il primo anno di superiori è complicato per tutti. Figurarsi per Takoua, che di cognome fa Ben Mohamed, è di origine tunisina, musulmana, porta il velo e vive nella periferia di Roma. Quando la prof ha la brillante idea di metterla al banco con Marco, che si professa fascista senza nemmeno sapere bene cosa significhi, tra i due si scatena una vera e propria guerra e si alza un muro che sembra sempre più insuperabile… Ma sarà davvero così? Una storia che parla di stereotipi, razzismo, scuola, crescita e amicizia. Raccontata sempre con il sorriso e la forza dell’ironia.
20.00 – Visioni Urbane | A-Place. Migrants, refugees and displaced communities
COMING ASHORE [Selezionato dal curatore / Finalista]
di Santi Palacios, Mikel Konate – Spagna, 2020, 10’
2015: circa un milione di persone ha rischiato la vita attraversando il Mediterraneo per raggiungere le coste europee. La stragrande maggioranza, circa 800.000, ha preso la rotta dell’Egeo, attraversando le acque che separano la costa turca e quella europea.
a seguire
UN DIVANO A TUNISI (Un divan à Tunis)
di Manèle Labidi – Francia / Tunisia, 2019, 87′
Versione originale in francese e arabo con sottotitoli in italiano
Introduce il film CUORO
Dieci anni fa in Tunisia c’è stata la Primavera araba: dal gesto estremo del venditore ambulante Mohammed Bouazizi, che si dà fuoco in segno di protesta contro le diseguaglianze e le violenze della polizia, nasce la Rivoluzione dei Gelsomini che nel giro di qualche settimana costringe alla fuga il presidente Ben Ali. Dal 2014 la Tunisia si è dotata di una costituzione democratica e di un nuovo sistema di governo, ma forse aprire uno studio di psicanalisi per una donna è ancora troppo presto… Lo sperimenta Selma, una giovane terapista tosta e indipendente cresciuta a Parigi, quando decide di tornare a Tunisi, la sua città d’origine, determinata ad aprire uno studio privato. Se i suoi zii cercano di scoraggiarla, la burocrazia appare insormontabile e un poliziotto ligio alle regole la prende di mira, lo studio comincia inaspettatamente a popolarsi di pazienti, tutti alquanto eccentrici. L’esordio della franco-tunisina Manèle Labidi è un’adorabile commedia terapeutica sul ritorno alle origini in un Paese in piena ricostruzione e in una “città vuota”, dove regna una dolce follia.
SABATO 11 SETTEMBRE
19.00 – Karawan Living Library
IL VENDITORE DI ROSE di Dario Sardelli
L’autore parlerà del suo libro intervistato da Francesco Pacifico
Piersanti Spina, vicequestore a Tor Pignattara, non sente il freddo, non sente il caldo, non sente nemmeno i pugni e le ferite. La sua è una malattia, eppure ci sono colleghi che lo invidiano, altri che lo guardano con sospetto, altri ancora che trovano la cosa divertente. In ogni caso, fra i poliziotti è una leggenda. La notte di San Valentino nel parco del quartiere viene scoperto il cadavere di un venditore di rose bengalese. Spina conduce le indagini, muovendosi tra le ombre di una borgata, fra le più romane di Roma, dove ciò che pare impossibile diventa probabile.
20.00 – Visioni Urbane | A-Place. A Confined Urban Vision
QUARANTINE MOOD [Vincitore del primo premio]
di Alessandro Marinelli – Italia, 2020, 5’
Premiazione e incontro con il regista
Interamente girato nel quartiere di Tor Pignattara durante la quarantena, documenta scene di vita reale alla ricerca della bellezza e della poesia della realtà.
a seguire
MADE IN BANGLADESH
di Rubaiyat Hossain – Bangladesh / Francia / Danimarca / Portogallo, 2019, 95′
Versione originale in bengali con sottotitoli in italiano
In collaborazione con Fashion Film Festival Milano
Q&A con la regista in video collegamento da New York