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2016Ibrida, Festival delle Arti Intermediali
Data: 26/04/2019 - 28/04/2019
edizione 2019: dal 26/04 al 28/04
Ibrida, Festival delle Arti Intermediali
*Venerdì 26 aprile
dalle ore 20:00 alle 24:00
Sala Rossa - selezione a cura di Vertov Project
Titolo: > VIDEO PERFORMANCE I part
1. What do I have to do that you fall in love with me - Gerald Zahn- Austria- 5’44”- 2018
2. My Father’s Tears - Gabriel Andreu - UK- 3’52’’- 2016
3. SENESCENCE - Makis Kyriakopoulos - Greece- 5’- 2018
4. Adieu, Corpus! - Alexander Isaenko – Ukraine - 8’07’’- 2018
5. Scrollathon [on Instagram] - Filipe Vilas-Boas - France- 1’24’’- 2018
6. Snags in Palladio - Michele Manzini - Italy- 6’- 2015
7. Solari - Jacopo Jenna - Italy- 4’15’’- 2018
8. I am just a sound when I talk - Draga Jovanovic - Canada - 6’27’’- 2018
Sala Arancione - selezione a cura di Piero Deggiovanni
Titolo: > Post Internet (video) Art - Video arte italiana
L'arte che si produce dopo aver navigato in rete è uno strano ibrido che fonde i contenuti recuperati su Internet con la realtà concreta dove essa appare sotto molteplici forme. In versione video, diviene una critica o una presa d'atto, di come la gente utilizza la rete quotidianamente inserendo contenuti bizzarri, anomali fino alla psicopatologia.
1. Acta Barbatiani - Amenia - Sathyan Rizzo- 2017-12’52’’
2. Car Park, Best Funny Moments!! - Désirée De Monte, Andrea Parenti - 2018 - 2’36’’
3. The Memory Hunter - Marco Fontichiari- 2017-3’14’’
4. Welcome to My Room - Sara Lorusso – 2018 - 5’38’’
5. Serie asmrrrr molesto (estratto) - Ilaria Pezone - 2019 - 20’
Proiezione esterna - selezione a cura di Strangloscope (Festival di Video Arte- Brasile)
1. The Stream VIII - Hiroya Sakurai – Japan-6’54’’- 2017
2. Common Depth - Marcos Serafim - Brazil- 10’-2018
3. Sea Monsters - Duo Strangloscope - Brazil- 10’- 2018
4. Yuji Kondo “Suicide Ocean”- Karissa Hahn - USA - 2018
5. For Alla Audiences - Josh Weissbach - USA - 2’36’’- 2018
VIDEO ISTALLAZIONI ESTERNE:
> Patrizia Giambi – Guardarsi Attorno, 2019
“Guardarsi Attorno” è una selezione ragionata di 7 lavori video che Patrizia Giambi dispiega all’insegna di un’indagine strutturale del Tempo dello Spazio e dei Corpi che lo abitano che è propriamente la natura del video.
Questi video sono tutti lavori che in grande parte tendono ad una interrelazione tra la figura, l’oggetto e l’ambiente, come in ROLY HOLY OVER (2006) MEDUSA (2007) e FILO ROSSO (2008) dove l’esortazione del “Guardarsi Attorno” si manifesta tra l’artista e le sue sculture oppure il divagare di soggetti umani, mentre l’osservazione della realtà considerata ci porta in luoghi lontani tra loro, da FORCA ROSSA-FINE DELLA NATURA (2013) a ritroso verso Los Angeles con FREEWAY (2003) e i più recenti BUM (2014) e WOODPECKER (2015).
> Igor Imhoff - Boy (virtual reality)
Boy concept:
Boy è un’installazione in realtà virtuale, visibile (quasi esclusivamente) indossando un apposito visore, e proietta il visitatore al centro di uno strano paesaggio lunare.
Come una moderna lanterna magica, il cielo rotea lentamente e una leggera brezza muove particelle fluttuanti. Improvvisamente appare e scompare un bambino che corre e salta attorno allo spettatore. A volte è vicino a volte è lontano e bisogna cercarlo con lo sguardo o muovendo alcuni passi.
Il Bambino potrebbe andare dove vuole, ma le sue azioni sistematiche, i suoi movimenti tracciano il suo spazio vitale e di conseguenza anche i limiti del suo agire, nonostante non ci siano confini. Il mondo di Boy è lontano, però è una dimensione che è in contatto con la nostra realtà, attraverso i suoni. Il rumore catturato attorno allo spettatore diviene così l’andamento del vento e provoca il movimento di piccoli solidi sul terreno. Inoltre, lo spettatore diventa un inconsapevole performer, in quanto il suo sguardo è a sua volta catturato e proiettato all’esterno, consentendo, così di aprire a tutti una finestra sui questo “altro” mondo.
SALA SPETTACOLO:
ore 21,30 - performance live
> Francesca Fini | Skin Tones
La pelle dell'artista, esplorata da un microscopio digitale, mostra dettagli che sembrano mappe di pianeti sconosciuti: una varietà infinita di colori, texture e forme, schemi e imperfezioni. Nuda davanti a due luci al neon, dando le spalle al pubblico, passo un microscopio digitale sul mio corpo, concentrandomi sulle diverse tessiture che lo compongono. Il software originale, che io stessa ho compilato, calcola il colore medio di ogni segmento di tessuto, trasformando il flusso di dati in suono e video generati dal vivo: cicatrici, ferite, lesioni, nei, rughe e smagliature diventano cristalli, mandala e rosoni di chiesa. Un concerto generativo di immagini e suoni che parlano di erotismo, femminilità, biometria, fisiologia, identità e fragilità.
Francesca Fini performed at: University of Rome, MACRO Museum in Rome, Guggenheim Museum Bilbao, Instants Video Marseilles, TF18 - London Biennial of International Performance Art & Noise, Villa Trabia Palermo, for Border Crossing and MANIFESTA12 collateral event.
ore 22,00 - video proiezione
> Melanie Smith | Parres Trilogy
Parres è una piccola località situata fuori da città del Messico. Questa serie è composta da tre video realizzati in 35mm. Ogni azione performativa coincide con un rullo di film. Il lavoro è caratterizzato dalla mancanza di edizione che, nella costruzione dell’immagine richiama le vecchie tecniche di edizione cinematografica. Le scene sono quindi lunghe e suddivise in cornici che richiamano anche lavori pittorici.
Melanie Smith - artista inglese, di fama internazionale, vive e lavora in Messico. Il suo lavoro è caratterizzato la una rilettura delle categorie estetiche dell’avanguardia e post- avanguardia. Le sue opere sono state sposte nei maggiori musei e gallerie del mondo, come per esempio la Tate Modern di Londra, Biennale d’Arte di Venezia e il Museo di Arte Contemporanea di Barcellona.
ore 22,30 – visual concert
> OKAPI | Opera Riparata. Tributo a Bruno Munari
Un progetto di decomposizione e ricomposizione dell'opera lirica pensato da Bruno Munari e mai realizzato. L'elettronica è la soluzione. 40 remix delle più famose arie dell'opera lirica in un frenetico viaggio live di suoni e immagini.
*Sabato 27 aprile
dalle ore 20,00 alle 24:00
Sala Rossa - selezione a cura di Vertov Project
Titolo: > PERCEZIONI
1. Two - Vasilios Papaioannu- USA- 8’- 2018
2. Cosa resta ( racconti d’osservazione) - Adriano Zanni- Italia- 5’49”- 2015
3. Lysninger / Clearings - Aleksander Johan Andreassen- Norway- 3’50’’- 2016
4. Nothing Remains - Hong Yane Wang, Hua Wang- China/Uk- 1’14’’- 2018
5. Emergence - Jason Bernagozzi- USA- 2’50’’- 2017
6. Glacies - Pierre Villemin- France - 8’- 2017
7. Rodez - Stefano Miraglia - Italy- 3’- 2017
8. Autonotturno in 22 frammenti - Mattia Biondi- Italy - 6’50’’- 2018
9. Flora - Chaerin Im - South Korea- 4’11’’- 2018
10. Lost in Tokyo - Benjamin Bardou- France- 1’42’’- 2018
Sala Arancione - selezione a cura di Piero Deggiovanni
Titolo: > Il quotidiano surreale - Video arte italiana
Solo un occhio artistico è in grado di cogliere nella realtà quotidiana elementi anomali, presenze inquietanti, assurde e paradossali. È sufficiente soffermarsi un attimo ad osservare il territorio o le relazioni domestiche e analizzarli con la propria sensibilità, per accorgersi della bizzarria surreale degli uomini cosiddetti "normali".
1. Smother - Rita Casdia - 2013 - 5’30
2. I d. - Rita Casdia - 2015 - 4’50
3. Silent Edge - Enzo Cillo - 2017- 6’
4. Linea d’onda - Audrey Coïaniz – 2018 - 4’30’’
5. The breeze blows high. Black olive - Alberta Pellacani - 2019
6. C6H8O6 / Lacrime napulitane / Gemelli d‘Italia / Convention / Garibaldi fu ferito - Iginio De Luca 2008 / 2008 / 2009 / 2010 / 2019 - 2'04'' / 3'01'' / 1'25''/ 1'49'' / 20''
7. SUPERFICI FONETICHE - Devis Venturelli- 2009 - 2’00"
8. Sculpt the Motion - Devis Venturelli - 2017- 5’44’’
Proiezione esterna - a cura di Vertov Project
Titolo: > SEGNALI
1. Realness - Cloud and Dust - Sandrine Deumier- France- 8’- 2018
2. Bepar (Hop) - Labkhand Olfatmanesh & Gazelle Samizay- USA- 6’- 2018
3. Flora - Chaerin Im - South Korea- 4’11’’- 2018
4. Shared Memories - Benjamin Bardou- France- 1’42’’- 2018
5. The Divine Way - Ilaria di Carlo- Italy/Germany- 15’- 2018
6. Nation of Masks - Patrice Sanchez- France- 5’47’’- 2018
7. Skinned - Francesca Fini - Italy- 7’17’’- 2018
8. Blond Readhead - Golden Light- Virgilio Villoresi - Italy- 3’32’’- 2016
9. Sanctuary - Marcantonio Lunardi - Italy - 07’00" – 2019
10. Pietas – Elisabetta Di Sopra – Italy – 4’50” - 2018
VIDEO ISTALLAZIONI ESTERNE:
> Patrizia Giambi – Guardarsi Attorno, 2019- Video istallazione
> Igor Imhoff - Boy (virtual reality)
SALA SPETTACOLO:
ore 21,30 - performance live
> Jacopo Jenna | Choreographing Rappers
Il progetto riflette coreograficamente sulla costruzione dei brani hip-hop focalizzandosi sull’immediatezza che il Rap possiede, ovvero la qualità di portare in un coinvolgimento diretto e istantaneo con qualcosa, senza passaggi intermedi, dando luogo a un senso di urgenza o di eccitazione. I rappers usano il loro flow, la qualità di scandire e cadenzare le parole ritmicamente, creando attenzione immediata su ciò che viene detto; allo stesso tempo, giocando con le parole e il ritmo, creano uno slang distintivo che ha generato parole che hanno preso forza e significato diverso (signifying) da quello
originario. Choreographing Rappers utilizza la danza e il corpo come le parole dei rappers, modulando la dinamica, il tempo e il ritmo di scansione del movimento, creando intensità e frammentazione nel danceflow. Il lavoro coreografico crea una contrapposizione semantica mettendosi in relazione con una drammaturgia sonora fatta di testi, mash-up e rimandi alla cultura hip-hop americana.
Il titolo del progetto prende spunto dalla traccia “Signifying Rapper” di SchoollyD (1988) – che rinvia alla guerriglia linguistica e alla manipolazione del linguaggio peculiare del rap – e dal libro di David Foster Wallace e Mark Costello Signifying Rappers: Rap and Race in the Urban Present (1990), tradotto in Italia con il titolo Il Rap spiegato ai Bianchi, che esplora la storia del fenomeno e le sue intersezioni con il contesto storico
ore 22,30 - visual concert
> Basmati Film | IGHINA 01
Saul Saguatti e Pasquale Sorrentino
La performance è basata su una macchina creata da Saguatti e Sorrentino inspirata al controverso personaggio PIER LUIGI IGHINA; personaggio che cita collaborazioni con Marconi, mai confermate ufficialmente , e dal vago sapore cristiano militante, o con riferimenti più a largo raggio su tematiche legate a elettromagnetismo e speudoscienze,
ma che alla prova esecutiva si dimostrano poi funzionanti anche se lasciate languire nell'oblio. La macchina base a cui è ispirata la performance prende il nome di IGHINA 01 aprendo la strada a una ricerca che porterà a ulteriori sviluppi basati sulla stessa filosofia, che dovrebbe portare alla realizzazione di un THEREMIN video è una sorta di mixer elaboratore di disturbi basati sulla trasmissione del segnale e le sue relative interferenze basate sul magnetismo stesso dell'operatore, ovvero una macchina che prendendo un segnale video in ingresso, da telecamera o computer , e lo modifichi tramite interferenze elettromagnetiche generate da movimenti del corpo umano; la macchina si pone come centro di connessione tra diversi mondi mediatici , con inserti di animazioni manuali e video di archivio e connessioni con altre macchine audio auto costruite basate su interferenze elettromagnetiche e ultrasoniche.
*Domenica 28 aprile
dalle ore 20,00 alle 24:00
Sala Rossa - selezione a cura di Vertov Project
Titolo: > ANIMAZIONE
1. Vortex - Alexandre Alagôa - Portugal- 9’- 2017
2. Identity Parade - Gerard Freixes-Ribera - Spain- 4’- 2017
3. U$AAR - Sandra Araújo - Portugal- 3’49’’- 2018
4. Cosmos Obscura - Katherine Balsley and Irina Escalante -Chernova- USA- 4’- 2018
5. Stasis in Flux - Joe Hambleton - Canada- 5’10’’- 2018
6. DÚCTILES - Marisa Benito – Spain- 2’43’’- 2018
7. Open Beyul Torrent - Gabriel Gabriel Garble - UK - 2’07’’- 2018
8. Cave - Emilia Izquierdo - UK- 2’33’’- 2018
9. Travel Notebooks: Marseille, France - Silvia De Gennaro - Italy- 2’22’’- 2018
10. Black sheep escape - Yiorgos Drosos - Greece- 3’19’’- 2018
11. Refugees are welcome - Shivkumar K V - India- 3’07’’- 2017
12. Possum - Ophelia Borghesan - Italy- 3’05’’- 2018
13. Eidolon - Jeroen Cluckers - Belgium- 2’37’’- 2018
14. Assisted_Self-Portrait - Leandro Estrella - Italy- 1’30’’-2014
15. L-DNA- Veruschka Bohn & Christian Graupner- Germany - 3’13’’- 2018
16. After Silence- Henning Himmelreich- Germany- 4’- 2018
Sala Arancione - selezione a cura di Piero Deggiovanni
Titolo: > Video (e) motions - Video arte italiana
La relazione tra video e corpo nasce con la video arte stessa, ma è con la digitalizzazione dei segnali analogici che tale relazione si specializza in molteplici sottogeneri. Tra questi, la video danza è la più ricca di invenzioni eleganti e poeticamente ispirate dalla post produzione.
1. Concert for Shadows 1-14 - Alessandro Amaducci - 2012- 20’41’’
2. Timepulse - Apotropia - 2017-8’46’’
3. LABO - Salvatore Insana- 2018-4’38’’
4. VACUUM - Salvatore Insana- 2018- 3’
5. Anxiety - Greta Langianni - 2019- 2’29’’
6. Distilling Mutant Gestures - Eleonora Manca - 2016- 3’34’’
7. SINEDDOCHE - Eleonora Manca - 2016- 1’36’’
8. Vedersi visti (da qui, sottrai) - Eleonora Manca - 2018- 2’28’’
9. Data in luce - Eleonora Manca - 2018- 2’32’’
Proiezione esterna - a cura di Vertov Project
Titolo: > VIDEO PERFORMANCE II par
1. VD01.6 - Kepa Landa- Spain- 9’58’’- 2018
2. Tabaroa - Marcia Beatriz Granero - Brazil- 5’45’’- 2018
3. Long Winter - Vilija Vitkute - Sweden- 10’- 2017
4. Like we were together - David Alræk, Katrine Patry & Lisa Cole:e Bysheim- Norway- 7’- 2018
5. Liquid Path - Filomena Rusciano - Italy- 4’- 2013
6. Milk - Sara Simeoni- Germany - 2’28’’-2017
7. Espiazione - Francesca Lolli - Italy- 5’11’’- 2018
8. Overshoot Day - Nicola Fornoni - Italy - 9’40’’- 2017
9. Evitiamo nell’Aria - Gamberini, Marinaro, Camporesi - Italy- 9’- 2018
VIDEO ISTALLAZIONI ESTERNE:
> Patrizia Giambi – Guardarsi Attorno, 2019- Video istallazione
> Igor Imhoff - Boy (virtual reality)
SALA SPETTACOLO:
ore 21,30 – visual concert
> Luca Maria Baldini | L’uomo meccanico
Insonorizzazione film muto
L’Uomo meccanico di André Deed è un film muto del 1921 prodotto in Italia e restaurato dalla Cineteca di Bologna. E’ il primo film della storia del cinema che mostra una lotta fra due robot. Ho deciso di far dialogare questa pellicola con il presente, utilizzando suoni della contemporaneità creando cortocircuiti temporali (ad esempio il suono del fiammifero diventa quello di un accendino, il rumore della folla in piazza diviene una folla di un ipermercato e così via). La struttura ritmica è frutto di campionature di suoni del cellulare e derivati, come ad esempio il suono iniziale: una vibrazione del telefono elaborata. Concettualmente ho immaginato che l’uomo meccanico potesse essere letto come uno strumento nelle mani di pochi, in grado di controllare e sopraffare.
Il nostro “uomo meccanico” oggi è rappresentato dal controllo a cui siamo sottoposti attraverso tecnologia, smartphone e piattaforme social. L’idea è stata quella di ricreare parte dei suoni dell’ambiente così come si è usato fare dall’avvento del sonoro in poi. Una sorta di omaggio al punto di rottura fra cinema muto e cinema sonoro.
MOSTRA | VIDEO INSTALLAZIONE:
*Dal 28 aprile all’11 maggio
Libreria d’arte contemporanea contemporanea, Marmo
orario di apertura della libreria (Forlì)
A cura di Video Art Miden - Margarita Stavraki
Inaugurazione video installazione domenica 28 aprile ore 17:00
Una selezione di video in cui posture e movimenti si fanno danza e poesia. La danza è talvolta fisica, talvolta il risultato dell’elaborazione di immagini in movimento. Lo spazio circostante è talora reale, definito, talora è digitale e neutro. La danza, il movimento e la posa sono bisogni primordiali dell’essere umano, anche nell’era digitale.
1. Inertness (Inattività), Izabella Retkowska, Polonia 2016, 1.10
2. Marta Arjona & Mei Casabona, X-TREM, Spagna 2016, 5.24
3. Cipher (Messaggio in codice), Aliki Chiotaki, Grecia 2017, 1.18
4. Selfiesism – Dance Duet, Daphna Mero, Israele / USA 2017, 5.03
5. the chaos theory (la teoria del caos), Fran Orallo, UK 2018, 3.40
6. Argille, Gaetano Maria Mastrocinque, Italia 2016, 5.47
7. Night, Street, Lantern, Pharmacy (Notte, strada, lampione, farmacia), Johannes Christopher Gérard, Russia 2017, 4.51
8. Handmade, Dancevacuum dance company-Vicky Vassilopoulou, Grecia 2018, 8.11
9. Odd Jewels: Beauty Under Mask (Gioielli bizzarri: la bellezza sotto la maschera), Same As Sister/Briana Brown-Tipley & Hilary Brown and Aitor Mendilibar, USA 2018, 8.26
10. Recollect (Ricordare), Cecilia Seaward, USA 2016, 2.40
11. SCENARIO, Stefano Croci & Luca Veggetti, Italia 2017, 22