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CineBarrito Ambiente





Casa del Quartiere Barrito - Torino

Tutte le proiezioni avverranno alle 20:30 - Si prega di accedere con anticipo per espletare le procedure relative alle misure di sicurezza anti Covid-19. La sala sarà aperta dalle 20:10

Domenica 18/10/2020
Ladri di tempo. Il tuo tempo è il loro businesslocandina ladri tempo
regista: Cosima Dannoritzer - 2018, Spagna e Francia, durata 52’
Lasciate da parte per un momento l’acqua, il petrolio, i metalli delle terre rare. C’è una nuova fonte naturale bramata da tutti: il tempo. Un’indagine attraverso numerosi paesi con interviste a intellettuali ed esperti per riflettere sul valore del tempo e rivelare quanto la sua monetizzazione, da parte di un sistema economico ormai predominante, influisca sulla vita quotidiana. Dover stampare la propria carta d’imbarco, fare il check-in del proprio bagaglio, montare un mobile o avere a che fare con una cassa automatica… ci siamo mai chiesti quanto risparmia così un’azienda in termini di denaro e di tempo? E soprattutto, quali possibilità abbiamo per rivendicare il controllo nelle nostre vite lavorative e personali di questa risorsa preziosissima, ma forse irrimediabilmente esaurita?

Domenica 25/10/2020
Gringo Trails Le tracce dei gringoLocandina Gringo Trails
Regista: Vail Pegi - 2014, USA, durata 52’
Se è innegabile che il viaggiatore è influenzato dai paesaggi e dalle diverse mentalità che scopre lungo la strada, è altrettanto vero che anche i luoghi e le persone con cui entra in contatto vengono in parte da lui stesso alterati. L'itinerario turistico noto come la Gringo Trail ha rivelato a tanti turisti nuovi modi di vivere, ma ha anche causato la distruzione di ambienti incontaminati. In un viaggio che dalle foreste boliviane ci porterà alle feste in spiaggia della Thailandia, passando per i deserti di Timbuktù in Mali e per i paesaggi mozzafiato del Bhutan, scopriremo il drammatico impatto culturale, ambientale ed economico, del turismo.

Domenica 8/11/2020
SandgrainsSandgrains Poster
Regista Gabriel Manrique e Jordie Montevecchi - 2013 - Gran Bretagna, durata 57'
Ogni giorno possiamo venire a conoscenza di nuove “interconnessioni” tra la nostra alimentazione globalizzata, la povertà e la fame di persone che vivono un po’ più lontano da noi, la rottura di equilibri naturali che fino a poco tempo fa rendevano “normale” la vita di quelle persone, la distruzione di ecosistemi che rende impossibile l’agricoltura e quindi l’alimentazione!
E’ questo il messaggio del documentario “Sandgrains”, prodotto nel 2013 con una collaborazione di Gran Bretagna, Capo Verde e Belgio, per la regia di J. Montevecchi e G. Manrique, destinatario di numerosi premi internazionali, che l’associazione Triciclo si propone di diffondere.
A narrarci la situazione della pesca a Capo Verde è Zé, un capoverdiano che vive in Svezia, dove è diventato un bravo calciatore e che, dopo dieci anni, ritorna a far visita alla sua isola e alla spiaggia coperta di sabbia vellutata dove aveva imparato a tirare calci a un pallone. Con sua grande costernazione vede che la spiaggia non c’è più e che rimangono solo grandi sassi, mentre la sua famiglia, la cui principale occupazione e risorsa un tempo era la pesca, ora estrae sabbia dal fondo dell’oceano per venderla come cemento a buon mercato. Il documentario attraverso una ricerca sul campo cerca di dare una risposta legata al fenomeno della pesca globale che svuota i mari di tutto il mondo.
Un esponente locale di Green Peace, con cui Zé si intrattiene, ammonisce che negli ultimi cinquant’anni il consumo di pesce nel nord del mondo è molto cresciuto, per cui sono state esaurite le riserve europee e ora gli europei hanno comunque i mezzi per andare a cercare il pesce altrove, mettendo a repentaglio altre riserve ittiche e conclude ricordandoci che 28 milioni di persone sulla terra, per la loro sopravvivenza, dipendono dalla pesca e, di queste, il 97% vive nel sud del mondo: quando l’oceano sarà un “deserto liquido” come si sfameranno?

Domenica 22/11/2020
The Green Lie, la bugia verdeLocandina Green lie
Regista Werner Boote - 2018, Austria, durata 97’
Quanto influiscono le nostre decisioni d'acquisto sullo sviluppo dell'economia sostenibile? I "prodotti verdi" industriali sono da considerarsi tali o non costituiscono piuttosto una mera strategia di vendita? Da questi dubbi prende il via l'indagine di Werner Boote e dell'ecologista Kathrin Hartmann, che sulle orme della comunicazione "greenwashing" di certe imprese, si inoltra in alcune delle aree più soggette alla politica ingannevole delle aziende. Dal disastro causato dalla BP nella piattaforma petrolifera Deepwater Horizon di Grand Isle agli incendi delle foreste pluviali indonesiane scatenati dai produttori di olio di palma, fino agli effetti dell'allevamento di bestiame sulle popolazioni indigene in Brasile, un dibattito intenso e rivelatore a cui prendono parte anche le eminenti voci di Noam Chomsky e Raj Patel.


Domenica 6/12/2020
Ultima chiamata, last calllocandina last call
Regista: Enrico Cerasuolo - 2013, Italia, durata 90’
Commissionato al Mit dal Club di Roma fondato da Aurelio Peccei e pubblicato nel 1972, il Rapporto sui limiti dello sviluppo fu il primo studio da cui emerse con chiarezza come le conseguenze della continua crescita della popolazione umana (con relativi ritmi dell'industrializzazione, dell'inquinamento, della produzione di cibo e dello sfruttamento delle risorse) potevano essere devastanti per l'intero ecosistema terrestre, oltre a mettere a rischio la stessa sopravvivenza della specie umana. A quarant'anni di distanza, ripercorrendo le biografie degli ideatori e autori del volume, si cerca quindi di capire se abbiamo effettivamente ormai oltrepassato i limiti o se siamo ancora in tempo per un'ultima chiamata.
Data: 18/10/2020 - 06/01/2020
Luogo: Torino, Italia
Periodo: Ottobre - Dicembre

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