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Sandra Millozzi  (25/03/2009 @ 11:19)
Una "tranche de vie", uno spaccato credibilissimo della società contemporanea, tra aspettative e rinunce, sogni e delusioni, paure e bugie. Il tutto infarcito dall'incommensurabile tragedia della fragilità umana. Eccezionale la Morante nel dar vita al crollo del castello di carte che è divenuto la vita del suo personaggio; convincente Bentivoglio nel mostrare il volto di un uomo che per l'intensità dei sentimenti mette tutto in discussione. Bravi Muccino junior e la Romanoff nel dar voce ai "drammi" giovanili, senza strafare. Da vedere per capire come nella vita basti un sassolino lanciato in uno specchio d'acqua, per increspare una superficie tutt'altro che quieta.
Nadi Hassan  (30/01/2007 @ 20:29)
Dopo "L'Ultimo Bacio" il rischio di "perdersi" era grosso. E invece Muccino indovina un'altra pellicola generazionale dove questa volta analizza i turbamenti e le angoscie dei quarantenni senza tralasciare quelle degli adolescenti. Ne viene fuori un ritratto fedele della famiglia di oggi, con un marito frustrato, una moglie infelice, un figlio sfigato e una figlia disposta a tutto pur di fare la velina. E il regista riesce addirittura a far "recitare" la Bellucci che in questo film abbandona la consueta "maschera" sexy per calarsi nel ruolo di una donna qualunque risultando molto credibile. Brava la Morante, bravissimo Bentivoglio che impersona prima la speranza di una nuova vita e poi la malinconica rassegnazione del suo personaggio con straordinaria efficacia. Un film da vedere per chi chi vuole vedere una raffigurazione fedele della società d'oggi.
Francesco Chiti  (17/09/2006 @ 19:59)
Due generazioni in crisi per una storia abbastanza scontata e facile. Salva il tutto la presenza di Bentivoglio-Morante.

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