Sinossi *: All'indomani delle elezioni politiche del 2001, Matteo Luisi litiga violentemente con la moglie Livia, militante di sinistra, che lo accusa di aver votato per il vincitore delle elezioni, Silvio Berlusconi, tradendo la sua fiducia.
Livia, infuriata, se ne va sbattendo la porta di casa.
Dopo alcuni istanti, Matteo sente un suono brusco giungere dal cortile: un frammento precipitato da un aeroplano ha colpito in pieno Livia, uccidendola.
All'arrivo della polizia, Matteo risponde alle domande di un funzionario, che trova alquanto sospette le circostanze della morte.
Matteo, sconvolto e abbattuto, rientra in casa. Fra le pareti domestiche, si rende conto di quanto fosse legato alla consorte. Ogni oggetto, ogni quadro, ogni fotografia, gli ricordano i momenti passati assieme.
Il telefono squilla più volte, ma Matteo non ha la forza di rispondere. Si attiva, infine, la segreteria telefonica, che riproduce un messaggio registrato da Livia...
Nel sentirne la voce, Matteo crolla emotivamente. Non riesce a sopportare di rimanere un secondo di più nella casa dove ha vissuto per anni con lei.
Esce e si mette alla guida della sua auto, lanciandosi senza meta sulla strada.
Percorrendo, sotto un violento temporale, una desolata strada di campagna, Matteo investe accidentalmente un passante, scaraventandolo in un fosso.
Ripescato il corpo coperto di melma e constatatone il decesso, Matteo lo trasporta, spaventato, nel suo garage.
Lì, frugando nell'impermeabile dello sventurato, ne cava dalla tasca interna il portafogli e la carta d' identità. Con grande sorpresa, Matteo constata che le generalità indicate sul documento appartengono ad una personalità assai nota: Silvio Berlusconi.
Incredulo, Matteo ripulisce dal fango il viso del cadavere. Ogni dubbio è dissipato, il volto che Matteo si trova dinnanzi ha i tratti inconfondibili del neo-eletto Presidente del Consiglio. Spaventato, ripulisce il corpo e lo sistema, in garage, nel congelatore.
Dopo aver meditato a lungo sul da farsi, Matteo si reca in questura per confessare, di fronte agli occhi stupiti di un commisario di polizia, il suo involontario omicidio.
Ma il funzionario non crede alle parole di Matteo e per smascherarne la presunta mitomania, accende il televisore che trasmette in diretta le immagini di un sorridente Berlusconi, intento a celebrare la vittoria elettorale.
Tornato a casa, Matteo sospetta di essersi immaginato tutto. Si precipita in garage e apre il congelatore, sperando di trovarlo vuoto. Ma all'interno, immobile nel suo gelido sorriso, trova il corpo esanime del premier, nell' esatta posizione in cui lo aveva lasciato.
La situazione è inspiegabilmente assurda: qual'è il vero Berlusconi, quello chiuso nel congelatore o quello che continua imperterrito ad apparire in pubblico?
Matteo sentendo di avvicinarsi alla follia, incapace di riconoscere la verità, decide di sbarazzarsi del cadavere, per dimenticare al più presto tutta la misteriosa vicenda.
Caricatolo su di una carriola, si dirige nottetempo verso la vicina discarica, dove ha intenzione di nasconderlo.
Lungo la strada, un'auto si accosta improvvisa ed i suoi occupanti rapiscono Matteo, per condurlo nella "Sale della Libertà", dove viene accolto da Letta, Ferrara e Previti. Gli viene, così, rivelato, che essi hanno sostituito il premier con un sosia, perchè continuasse a portare avanti il lavoro intrapreso dal defunto presidente.
A Matteo viene proposto uno scambio: il cadavere di Berlusconi, così che la sua morte resti segreta, in cambio di una forte somma di denaro.
Matteo accetta. Ma quando si presenta nel luogo indicato per la consegna, i corrieri inviati a prelevare Berlusconi non si presentano all'appuntamento.
Coinvolto in una serie di equivoci, che ne complicano sempre più l'esistenza, Matteo dovrà trovare un altra strada per liberarsi del cadavere.