Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Visins di Cjase


Regia: Giulio Venier, Marco Londero
Anno di produzione: 2012
Durata: 82' 58''
Tipologia: lungometraggio
Genere: commedia/grottesco
Paese: Italia
Produzione: Uponadream Studios; in collaborazione con Prospettiva T _ teatrino del Rifo
Distributore: n.d.
Data di uscita: n.d.
Formato di proiezione: DV, colore
Titolo originale: Visins di Cjase
Altri titoli: Vicini di Casa

Sinossi: In una Gemona surreale vive Mauri, uomo dalla personalità contorta e affetto da una sindrome tanto rara quanto misteriosa che lo costringe a non uscire mai di casa e a spiare i vicini di casa.
Pieri, suo medico curante e compagno, dopo l’ennesimo trasloco per colpa delle attenzioni morbose di Mauri al precedente dirimpettaio, parte per Auckand per partecipare a un convegno sui casi clinici affetti dalla sindrome di Mauri (le persone colpite da questa rara malattia assumeranno infatti tutte lo stesso nome), lasciando l’uomo da solo nell’appartamento, libero di spiare i nuovi vicini di casa: una coppia di artisti circensi. L’attenzione di Mauri viene presto catturata dai movimenti e dai suoni udibili attraverso la parete che lo separa dall’appartamento accanto, soggiogandolo morbosamente fino a portarlo a deduzioni catastrofiche.
Pieri, nel frattempo, tentando di comunicare telefonicamente con Mauri, soffre la lontananza, il progressivo scostarsi del paziente e del compagno, che non risponde più con l’affetto di un tempo, completamente assorto nelle sue fobie.
Nei tre giorni successivi Mauri trasformerà la sua vita in funzione del vicino di casa, instaurando una sorta di contatto e di dialogo, mentre agli antipodi del mondo Pieri cercherà una cura alla sindrome e al loro rapporto.
Il finale, grottesco, comico, inaspettato, chiuderà il cerchio sulla sindrome di Mauri, sulla vita di Pieri, sulla reale identità del misterioso vicino di casa.

Sito Web: http://www.visinsdicjase.it

Ambientazione: Gemona de Friuli (UD)

Libro sul film "Visins di Cjase":
"Racconti Bigami"
di Renzo Brollo, 144 pp, Cicorivolta, collana I Quaderni di Cico, 2006
Questi dieci più uno racconti hanno due amori ­ o forse sarebbe meglio dire amanti ­ contemporanei, dai quali traggono insieme spunto e giovamento: verità e finzione. Quando è così, non c'è modo di riconoscersi, non c'è offesa ad alcuno perché lo spunto vero ha perso consistenza, il moto narrativo ha succhiato la verità dai fatti diventando esso stesso il mezzo, il fine, e dunque la cosa reale. Alcuni di essi hanno della cattiveria, ma è una cattiveria riposta, altri invece sono malinconici, altri ancora irriverenti a seconda del giorno, dell'umore e dei vezzi meteoropatici che stralunano i pensieri, rendendoli ora acidi ora gioiosi. Ad ogni buon conto, si tratta di dieci più uno racconti bigami, e l'unica cosa che davvero li accomuna è l'essere nati da un amore bigamo e dibattuto tra finzione e verità.
prezzo di copertina: 12,00


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