Presentazione del Courmayeur Noir in Festival 2006
Si rinnova l’appuntamento con il giallo e il nero sulle nevi del Monte Bianco: a Courmayeur dal 5 all’11 dicembre si svolge il festival di cinema e letteratura dedicato interamente ai thriller e ai misteri di finzione e realtà, che ospita cineasti e scrittori di fama internazionale.
Il binomio cinema-letteratura offre anche quest’anno un ventaglio di proposte che, per gli appassionati come per il grande pubblico, saranno autentica “bussola” nelle scelte dei prossimi mesi. Tra i 13 film inediti della selezione ufficiale per il cinema sono già confermati "
La Tourneuse des Pages" di Denis Dercourt, una delle rivelazioni dell’ultimo
Festival di Cannes, l’indipendente americano (in odore di scandalo) "
10th & Wolf" di Robert Moresco con Giovanni Ribisi, Dennis Hopper e Val Kilmer, il campione d’incasso del cinema francese di quest’anno "
OSS 117: Cario Nido di Spie" di Michel Hazanavicius, spettacolare rivisitazione ironica dei tempi eroici degli 007.
Tra i numerosi eventi, anche l’animazione è protagonista per il pubblico più giovane del
MINI-Noir, vero festival nel festival che presenta le novità cinematografiche e letterarie per ragazzi nel campo dell’avventura e del fantastico, con l’anteprima italiana di "
Flushed Away - Giù per il Tubo", il nuovo film dei produttori di "
Wallace & Gromit".
Ospite d’onore dell’anno è lo scrittore americano Elmore Leonard, che riceverà il prestigioso
Premio Raymond Chandler alla carriera il 7 dicembre a Courmayeur, e incontrerà il pubblico del festival l’8 dicembre.
Di Leonard, lo scrittore preferito da Quentin Tarantino, è in uscita per
Einaudi a fine novembre l’ultimo libro "
Hot Kid", mentre al cinema è atteso "
Killshot", l’ultima trasposizione firmata dal regista inglese John Madden ("
Shakespeare in Love" e "
Proof"). Ma su Leonard, Hollywood ha ben due progetti pronti per il 2007: il remake di "
Quel Treno per Yuma", per la regia di James Mangold, con Christian Bale e Russell Crowe (l’originale del 1957 in omaggio a Glenn Ford si vedrà a Courmayeur), e l’esordio alla regia dell’attore americano Don Cheadle ("
Hotel Rwanda") con "
Tishomingo Blues", prodotto dalla coppia Clooney-Soderbergh.
Il
Premio Scerbanenco e la consueta “convention” dei giallisti italiani di successo ed esordienti, fanno di Courmayeur un evento da non perdere per tutti gli appassionati del genere.
Tra gli autori presenti all’edizione 2006 del
Courmayeur Noir In Festival gli americani Harlan Coben autore di "
Suburbia Killer" (
Mondadori), James W. Hall con il bestseller "
Acqua Profonda" (
Piemme) e l’inglese Andrew Taylor autore di "
Il Ragazzo Americano" (
Editrice Nord), magistrale ricostruzione degli anni londinesi di Edgar Allan Poe. Uno sguardo particolare è rivolto al noir dei paesi scandinavi con la presenza di Jo Nesbo autore de "
Il Pettirosso" (
Piemme) e Arnaldur Indridason con "
La Signora in Verde" (
Guanda). Tra gli italiani, non poteva mancare quest’anno Giorgio Faletti con il suo nuovo libro "
Fuori da un Evidente Destino".
Al centro di questa edizione del
Courmayeur Noir in Festival ritorna il mito della città contemporanea, spunto di riflessione per l’incontro "
Le Città in Nero", in cui scrittori italiani e stranieri (Enzo Fileno Carabba, Marcello Fois, Carlo Lucarelli, Marco Vichi) raccontano la violenza nelle periferie e nelle metropoli, specchio fedele della cronaca quotidiana. Oltre a Elmore Leonard, il "Dickens di Detroit", come è stato definito dalla critica americana in omaggio alla città che ha ispirato le sue storie più nere partecipano: James Hall cantore della Miami violenta dei nostri anni e Harlan Coben con la sua New York tra leggenda e realtà.
Tra gl altri appuntamenti letterari: l’antologia "
The Dark Side" che sarà presentata al Festival dal curatore Roberto Santachiara insieme ad alcuni degli autori dei racconti pubblicati, mentre Bruno Gambarotta illustrerà gli scherzosi misteri del suo "
Il Codice Gianduiotto".
Quest’anno il festival dedica una sezione a
Ungheria 1956, indagando sull’intrigo di complotti e misteri che scandirono quelle che furono definite “le due settimane più lunghe del dopoguerra”. Nei giorni del festival verranno proiettati alcuni filmati inediti di produzione ungherese, italiana e americana. Il 10 dicembre una tavola rotonda con Bernardo Valli, Demetrio Volcic, Andras Nagy, Attila Szakolczai e altri ospiti internazionali, rifletterà sugli eventi di quell’anno e sulle conseguenze che negli anni successivi subì l’assetto politico internazionale.
20/11/2006
Simone Pinchiorri