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Der Freie Wille vince la 18. Edizione del Trieste Film Festival


Per il concorso lungometraggi vince il tedesco Matthias Glasner con "Der Freie Wille", già applaudito all'ultima edizione della Berlinale, dove ha vinto l'Orso d'Argento per la sceneggiatura


Der Freie Wille vince la 18. Edizione del Trieste Film Festival
L'immagine conclusiva del Festival
Nella mattinata di giovedì 25 gennaio, ultima giornata del Trieste Film Festival, all’Urban Design Hotel sono stati comunicati alla stampa i vincitori della 18^ edizione del Film 2007. Il direttore artistico del Trieste Film Festival, Annamaria Percavassi, ha dato lettura delle decisioni delle giurie presenti al Festival: per il Concorso Lungometraggi, la giuria composta da Roberto Campagnano, Denis Valič e Maciej Karpinski ha assegnato all’unanimità il Premio Trieste al lungometraggio tedesco del 2006 "Der Freie Willie (Il Libero Arbitrio)" di Matthias Glasner. “Il film racconta con drammatica incisività, senza alcun compromesso - recita la motivazione - la storia di un uomo schiavo della propria natura, costretto a vivere al di fuori di ogni contesto sociale. Il regista non indulge a facili soluzioni e conserva un distacco oggettivo, aiutato da due interpreti eccezionali.” Il film era già stato accolto con grande successo all’ultima Berlinale, dove ha ricevuto l’Orso d’argento per la sceneggiatura.
La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a "Z Odzysku (Il Recupero)" del polacco Sławomir Fabicki, “Per il dilemma che pone: fino a che punto l’essere umano è disposto a tradire la propria educazione e le tradizioni pur di raggiungere il risultato che si è prefisso? Si può percorrere una strada cattiva a fin di bene?”
Per il Concorso Cortometraggi, la giuria composta da Maurizio Di Rienzo, Ivan Karl e Thomas Woschitz ha assegnato il premio “Fondazione Mediterraneo” al cortometraggio rumeno del 2006 "Lampa Cu Caciula (Il Tappo della Valvola)" di Radu Jude. “Per la sensibilità con cui è rappresentata la vita di ogni giorno in un paese che è diventato parte dell’Unione Europea ma che ha appena iniziato a lottare per vivere allo stesso livello in cui vivono gli altri paesi europei. È una piccola storia su persone semplici, di cui non ricordiamo neppure i nomi, ma per la maturità della regia è un film che non possiamo dimenticare.”
Inoltre sono state assegnate due menzioni speciali a: "Tir" di Radoy Nikolov, Bulgaria, 2005 e "10 Insects to Feed (10 Insetti da Nutrire)" di Masbedo (Nicolò Massazza, Jacopo Bedogni), Italia 2006.
Per il Concorso Documentari, la giuria composta da Federico Jolli, Costanza Quatriglio e Dinko Tucaković, oltre ad aver segnalato l’alta qualità della selezione operata dal curatore Fabrizio Grosoli, ha assegnato all’unanimità il Premio Alpe Adria Cinema a "Bortglonda (Dimenticate)" di Agnieszka Lukasiak, Svezia, 2005 “Per avere raccontato la storia attraverso il punto di vista delle giovani protagoniste, e per il gusto narrativo in cui il dolore e la paura vengono mostrati senza retorica durante il loro viaggio… che è anche il viaggio della regista e dello spettatore.”
Sono state assegnate inoltre due menzioni speciali a: "Kanikuly (La Vacanza)" di Marina Razbežkina, Russia, 2005 e a "Pod Otkrytim Nebom (All’Aperto)" di Arman Yeritsian, Russia, 2005.
Il pubblico ha invece premiato Karaula come miglior film nella sezione lungometraggi: una co-produzione tra Croazia, Slovenia, Bosnia e Germania firmata da Rajko Grlićc, il grande regista croato. Già protagonista di una delle prime edizioni del festival triestino.
Per cortometraggi il pubblico ha votato il corto rumeno di Radu Jude Lampa cu caciula, mentre per i documentari il pubblico ha messo al primo posto Karneval, del bosniaco Alen Drljević.

Tutti i vincitori della 18. Edizione del Trieste Film Festival

CONCORSO LUNGOMETRAGGI
Premio Migliore Lungometraggio
DER FREIE WILLE (IL LIBERO ARBITRIO) di Matthias Glasner, Germania, 2006
“Il film racconta con drammatica incisività, senza alcun compromesso, la storia di un uomo schiavo della propria natura, costretto a vivere al di fuori di ogni contesto sociale. Il regista non indulge a facili soluzioni e conserva un distacco oggettivo, aiutato da due interpreti eccezionali.”
Menzione Speciale
Z ODZYSKU (IL RECUPERO) di Sławomir Fabicki, Polonia, 2006
“Per il dilemma che pone: fino a che punto l’essere umano è disposto a tradire la propria educazione e le tradizioni pur di raggiungere il risultato che si è prefisso? Si può percorrere una strada cattiva a fin di bene?”

CONCORSO CORTOMETRAGGI
Premio “Fondazione Mediterraneo” Migliore Cortometraggio
LAMPA CU CĂCIULĂ (IL TAPPO DELLA VALVOLA) di Radu Jude, Romania, 2006
“Per la sensibilità con cui è rappresentata la vita di ogni giorno in un paese che è diventato parte dell’Unione Europea ma che ha appena iniziato a lottare per vivere allo stesso livello in cui vivono gli altri paesi europei. È una piccola storia su persone semplici, di cui non ricordiamo neppure i nomi, ma per la maturità della regia è un film che non possiamo dimenticare.”
Menzione Speciale
TIR di Radoy Nikolov, Bulgaria, 2005
“Per l’impatto umano e politico di una storia di ogni giorno, simbolica e purtroppo tragica, che può accadere ovunque e non solo ai confini europei.”
10 INSECTS TO FEED (10 INSETTI DA NUTRIRE) di Masbedo (Nicolò Massazza, Jacopo Bedogni), Italia 2006
“Per la combinazione impressionante, e così ricca di metafore, di fotografia, montaggio, suono e lavoro sul corpo degli attori, che lo rende diverso da tutti gli altri cortometraggi in concorso.”

CONCORSO DOCUMENTARI
Premio Migliore Documentario
BORTGLÖMDA (Dimenticate) di Agnieszka Lukasiak, Svezia, 2005
“Per avere raccontato la storia attraverso il punto di vista delle giovani protagoniste, e per il gusto narrativo in cui il dolore e la paura vengono mostrati senza retorica durante il loro viaggio… che è anche il viaggio della regista e dello spettatore.”
Menzione Speciale
KANIKULY (La vacanza) di Marina Razbežkina, Russia, 2005
“ Per il soggetto che celebra il senso positivo della vita e che ci ricorda il miglior Flaherty (come a esempio Nanuk l’esquimese).”
POD OTKRYTIM NEBOM (All’aperto) di Arman Yeritsian, Russia, 2005
“Perché è un film radicale e poetico sulla linea sottile che separa la vita e la morte.”

PREMIO DEL PUBBLICO
Lungometraggi
1. Karaula
2. Cum mi-am petrecut sfarsitul lumii
3. Magic eye
Cortometraggi
1. Lampa cu caciula
2. A doppio filo
3. Pomiedzy
Documentari
1. Karneval
2. A story of people in war and peace
3. Pod otkrytm nedo

26/01/2007