Note di regia del film L'Amore Imperfetto
Come cambia la vita quotidiana di due persone quando la malattia e il pensiero della morte del figlio invadono la loro esistenza?
Può avere senso la nascita di un bambino destinato a morire dopo pochi giorni?
La morte è il limite, l’imperfezione inaccettabile della condizione umana?
Queste domande, suscitate da un fatto di cronaca recente, mi hanno spinto a realizzare il film.
Per i personaggi, persone semplici di fronte a scelte terribili, provo grande tenerezza… i loro difetti, le ingenuità, la testardaggine, la brutalità, mi sembrano sinonimi di purezza…
Mentre scrivevo la sceneggiatura mi capitò di leggere una raccolta di appunti di Simone Weil. Ho sottolineato alcune frasi, che mi sembrarono rivolte ai miei protagonisti: “…il dono viene dal di fuori, dopo una tensione lunga e sterile che si conclude nella disperazione, quando non ci si aspetta più nulla…” e anche “…l’amore non è consolazione, è luce”.
Giovanni Davide Maderna