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Polemiche sul film "In Memoria di Me"


Il portavoce del Papa Padre Federico Lombardi ha criticato il film di Saverio Costanzo "In Memoria di Me". Il regista replica: "Non ho tradito i gesuiti".


Polemiche sul film
Polemiche tra la Santa Sede ed il regista Saverio Costanzo sul film "In Memoria di Me" (2007, Italia/Francia, 115, prodotto da OffSide e Les Films des Tournelles e distribuito da Medusa), che descrive l'entrata in noviziato di un giovane e che mostra un "bacio gay" tra frati.
Il portavoce del Papa Padre Federico Lombardi dopo aver assistito in anteprima al film ha dichiarato: "La pellicola prende le mosse da problemi veri di ricerca sincera di fronte al vuoto di valori e di riferimenti spirituali di molte persone, in particolare giovani, ma li inserisce in un quadro che non è il loro, cioè un noviziato religioso, descritto in modo assolutamente alterato". Inoltre ha aggiunto: "Non è reale una totale freddezza e chiusura al rapporto umano del noviziato così come viene descritta nel film di Saverio Costanzo. L'unico afflato evangelico presente nella storia viene descritto come in contraddizione con tutta l'impostazione del noviziato, mentre tutta la sostanza degli esercizi spirituali ignaziani è una contemplazione di Gesù conosciuto attraverso il Vangelo, per amarlo, seguirlo e imitarlo". Il gesuita non è rimasto scandalizzato, invece, dal "bacio gay" tra il novizio e il suo superiore, in quanto "il regista ha spiegato che si tratta di una citazione dai "Fratelli Karamazov" di Fëdor Dostoevskij, con il bacio di Cristo al Grande Inquisitore".
Pronta la replica del regista, avvenuta dopo la presentazione del film alla Casa del Cinema di Roma: "Ho il sospetto che il film gli sia piaciuto perché non è entrato nel merito dello specifico della pellicola, anche se ha criticato il realismo del noviziato. Ma io non ho avuto mai la pretesa di raccontare come esso funzionava, non era certo questo l'obiettivo del mio film. Del resto rispetto al libro "Lacrime Impure" di Furio Monicelli ho eliminato proprio la specificità del mondo dei gesuiti, anche se in In memoria di me ci sono le preghiere e gli esercizi spirituali di Ignazio di Loyola. Ma una fedeltà rigorosa sarebbe stata alla fine limitante, si tratta di un mondo molto complesso e articolato perché ogni ordine religioso ha le sue regole. Tanto più che dopo quegli anni '50 raccontati nel libro, altri ordini religiosi gestiscono l'intellettualità e la spiritualità. Tuttavia proprio una settimana di esercizi spirituali ignaziani che ho svolto in un convento di Bologna mi ha consentito di accorgermi quanto cinema ci fosse in quella esperienza interiore, spingendomi a rileggere il libro di Monicelli, mentre ero ancora in fase di sceneggiatura, e così comprendere quelle parti per me oscure del romanzo". Costanzo aveva così commentato alla Berlinale dopo la proiezione della pellicola il bacio tra uomini di chiesa nella scena finale del film: "È un invito all'amore e alla misericordia rivolto al Padre Superiore dal giovane novizio che sta per rinunciare ai voti dopo molti dubbi e tormenti, non è un bacio omosessuale, ma se chi comanda le istituzioni religiose proverà un certo disagio, non possiamo che esserne felici".

06/03/2007

Simone Pinchiorri