Note di produzione del film "Tele Visioni"
Oggi, in piena civiltà delle immagini, il cinema è diventato una componente essenziale e quotidiana della vita. Ogni giorno milioni di persone si affollano davanti agli schermi delle sale cinematografiche.
Ma che cos'è in realtà oggi il cinema?
Il cinema è soprattutto un' industria. Il film un prodotto industriale che nasce con uno scopo ben preciso : lo spettacolo. E' questa la scommessa più grande portata avanti dai ragazzi della
Zerobudget, il cinema visto non più come un'industria ma come passione e amore, come una cosa che può essere realizzata anche senza l'ausilio di ingenti produttori, pellicole costosissime e tanti tanti interessi economici da soddisfare.
Un lungometraggio interamente autoprodotto
In questo senso per la prima volta il Cinema ha operato un' autentica rivoluzione sociale, una maggiore consapevolezza generale in ogni campo, un progetto di realizzazione di un lungometraggio interamente autoprodotto, in cui ognuno ha lavorato sodo affinchè questo sogno diventasse realizzabile. Ed ecco che finalmente dopo più di un anno dall'inizio delle riprese, tutte effettuate nei week-end e durante le feste, per 8 mesi consecutivi, il progetto è giunto a termine, il film è finalmente proiettabile nelle sale cinematografiche. Inutile approfondire il discorso su quanto possa essere al limite della “normalità” una produzione che non ha soldi per prodursi, sembra quasi un paradosso, ma è così che è stato scritto, girato, montato e sarà proiettato il primo lungometraggio della
Zerobudget,
TELE VISIONI.
Contenuti del film
Il tema essenziale del film, argomento di notevole attualità, è la grande forza illusoria dei media, la potenza della televisione, che agisce quotidianamente su ognuno di noi, influenzando le nostre menti e inaridendo i nostri animi. In quest'ottica Roberto Russo ha ideato i protagonisti, 6 giovani ragazzi desiderosi di sensazioni reali, ed altri personaggi, usciti direttamente dalla fantasia del regista, al fine di delineare un mondo ricco di contraddizioni, frivolo e fragile. La vicenda è, per così dire, al limite del “surreale”, la televisione mezzo di comunicazione a noi molto noto, nel film “prende vita”, con tutte le conseguenze negative del caso. I ragazzi si allontanano qualche giorno, stufi della quatidianità e dei loro lavori poco gratificanti e poco creativi, per poter vivere sensazioni pure a contatto con la natura e alla ricerca di un po' di “libertà”; troveranno invece un mondo estraneo, a loro avverso, proprio a causa della fragilità e della debolezza di uno di loro. Il film è carico di suspance, colpi di scena e, tante e continue emozioni, che speriamo di riuscire a trasmettere al pubblico spettatore, per noi, obiettivo principale dell'intero progetto.
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