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I vincitori del 21. Edizione del "Festival
di Cinema GayLesbico" di Milano


I vincitori del 21. Edizione del
Si è conclusa nella città Milano la 21. Edizione del Festival Internazionale di Cinema GayLesbico. La giuria ha premiato come migliore film "Wild Tigers i have Known" (2006, USA, 80') di Cam Archer, che narra la storia di di Logan, un tredicenne innamorato e non corrisposto di un giovane poco più grande di lui e che per questo trova rifugio in un mondo immaginario, costruendosi un alterego femminile. La pellicola di Archer aveva già vinto il premio speciale della giuria al Sarasota Film Festival 2006 ed era stata premiata al Sundance 2006.
Nella sezione documentari vince un film italiano: "Le Famiglie Arcobaleno" (2006, Italia, 22') di Lucia Stano e Nadia Dalle Vedove, che descrive le famiglie omosessuali dei giorni moderni.
Il premio al migliore cortometraggio è stato vinto da Timothy Smith per "Le Weekend" (2007, Gran Betagna, 15') sui rapporti tra omosessuali ed eterosessuali.
Menzioni speciali sono andate ai documentari "Look Us in the Eye: The Old Women’s Project" (2006, USA, 25') di Jennifer Abod ed a "(In)visible Years" (2005, USA, 25') di Gideon Boaz (2005, USA, 25').

I vincitori della 21. Edizione del Festival Internazionale di Cinema GayLesbico

Premio Migliore Film
Wild Tigers i have Known di Cam Archer
La giuria rileva anzitutto la buona qualità complessiva delle opere in concorso, sia per i temi - genere, identità, famiglia, migrazioni -, sia per le diverse scelte artistiche e interpretative. I film selezionati danno un quadro complesso ed esauriente della cinematografia legata alle tematiche gay, lesbiche, trasgender. Vogliamo anzitutto segnalare la straordinaria interpretazione di Pauline McLynn in Gypo di Jan Dunn, storia della difficile integrazione di due immigrate ceche in una comunità della "working class" inglese. La giuria ha deciso all'unanimità di premiare come miglior film l'americano "Wild Tigers i have Known", di Cam Archer, racconto della scoperta della propria sessualità da parte di un adolescente. La visionarietà di suoni e immagini, con l'uso di colori primari come il blu e il rosso, la qualità dei dialoghi, la riflessione sull'identità sfuggente dei personaggi, colti in una fase di passaggio della loro vita, rendono "Wild Tigers i have Known", un film emozionante e intenso. In un panorama in cui i personaggi gay e lesbici rappresentano spesso stereotipi positivi, "Wild Tigers i have Known", ha anche il pregio di non offrire soluzione confortanti e pacificatorie. Il finale, con il ragazzo che saluta rivolto alla telecamera e poi sparisce, è un esempio poeticamente altissimo di adolescenza che si apre all'incertezza della vita.

Premio Migliore Documentario
Le Famiglie Arcobaleno di Lucia Stano e Nadia Dalle Vedove
Perchè dà voce a una realtà emergente nella società italiana ma ancora ostacolata e censurata dalla classe dirigente, ovvero l'esistenza di famiglie con genitori omosessuali, dimostrando ancora una volta il valore arricchente della diversità di ogni esperienza.

Premio Menzione Speciale
Look Us in the Eye: The Old Women’s Project di Jennifer Abod
Per il portato rivoluzionario, rivelatore nonché liberatorio dell'esperienza di queste 3 donne vecchie e meravigliose, che con la loro presenza trasversale nei diversi movimenti per i diritti civili restituiscono valore a un periodo della vita che si tende a considerare negativamente se non a cancellare, la vecchiaia.

Premio Menzione Speciale
(In)visible Years di Gideon Boaz

Premio Migliore Cortometraggio
Le Weekend di Timothy Smith
Un film che sceglie di utilizzare una tecnica inusuale quale la soggettiva continua per raccontarci in maniera originale i complessi rapporti tra omosessuali ed eterosessuali, sfruttando la bravura dei due protagonisti per arrivare ad un finale secco e malinconico. Dopo "The Bigger The Better" e "Attack", una brillante conferma del talento registico del 35enne Timothy Smith.

14/06/2007

Simone Pinchiorri