I vincitori del "Pesaro Film Festival" 2007
La giuria composta da Mimmo Calopresti, Cecilia Dazzi e Michele Anselmi, (in rappresentanza anche di Adrienne Mancia e di Lidia Ravera), nell’ambito del
Concorso Pesaro Nuovo Cinema che presentava una selezione di otto pellicole internazionali, ha consegnato il
Premio Lino Miccichè a "
Familia Tortuga" di Rubén Imaz Castro,
per la sensibilità con la quale, raccontando la progressiva crisi di una famiglia messicana immersa in una corale solitudine, il regista Rubén Imaz Castro riesce a intrecciare indagine psicologica, qualità stilistiche e sguardi coinvolgenti sulla condizione umana. Emoziona specialmente il personaggio dello zio Manuel, interpretato da Manuel Plata López: malato ma fattivo, è lui il vero collante di quella piccola comunità. I giurati hanno attribuito una
Menzione Speciale a: "
Jin Tian De Yu Ze Me Yang/How is Your Fish Today" di Guo Xiaolu,
per l’efficacia con cui coniuga, senza rigidità scolastica, una raffinata ricerca espressiva (la voce fuori campo che, come una coscienza molesta, lega e spiega le immagini) e l’appassionata denuncia della difficoltà del vivere, oggi, in un mondo senza progetti e senza sogni, senza percorsi prescritti e senza forti motivazioni collettive e per la chiarezza, venata di ironia, con cui racconta la coazione tutta contemporanea a vivere attraverso la vita di qualcun altro, come il personaggio, inventato dal giovane sceneggiatore protagonista per poter viaggiare verso una meta qualunque. Lo splendido villaggio innevato dove, nella realtà , forse, non vale la pena di andare.
Il
Premio Amnesty Italia 2007, cinema e Diritti Umani è stato vinto da "
Three Comrades/Drie Kameraden" della regista russa Masha Novikova. Il premio è stato consegnato durante la cerimonia in Piazza da Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di
Amnesty International e da Alessandro Gassman, in rappresentanza della giuria del premio, composta anche da Paola Saluzzi e Roberto Citran. "
Familia Tortuga" di Rubén Imaz Castro vince anche il
Premio Cinemavvenire assegnato da una giuria di giovani al miglior film del concorso. Questa la motivazione:
Il film è pervaso da una profonda adesione del giovane regista alla storia, al contesto, e alla messa in scena. Il lutto, un’assenza reale, al tempo stesso simbolica, si diffonde nella casa, nei corpi dei personaggi grazie al complice e appassionato lavoro sugli attori. La storia di una famiglia borghese, ambientata in una casa svuotata dell’anima, prende vita al ritmo del sentire interiore dei protagonisti, e dai silenzi talora insostenibili lascia emergere un possibile ritrovarsi.
02/07/2007