Note di regia del film "Le Ragioni dell'Aragosta"
Dell’esperienza di "
Viva Zapatero!" (film di denuncia sul reale margine di libertà di espressione in un paese occidentale e democratico), mi ha colpito soprattutto la reazione del pubblico che ho incontrato in tutta Italia e in molti altri paesi.
La grande partecipazione alle vicende raccontate nel film era sempre accompagnata da un profondo senso di impotenza.
Le domande del pubblico erano sempre le stesse: cosa possiamo fare? Arriverà un leader politico onesto che ci toglierà dai guai? Se cambia il governo le cose cambieranno?
Grazie alla globalizzazione il potere di regolamentare la vita sociale non è più in mano alla politica.
Alla domanda “che fare?” ne segue subito un’altra più angosciante: “Chi e in base a quale potere e quali risorse potrà attuare qualsiasi idea di cambiamento?”
Per questo ho pensato che il lavoro successivo dovesse affrontare questo tema:
Come si trova la fiducia in un progetto sulla realtà? Come si trova la fiducia nel proprio lavoro, nel proprio passato, nel proprio presente, negli altri?
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Le Ragioni dell’Aragosta" è un esperimento sull’agire, sulla difficoltà di organizzarsi, di aggregare; è un discorso sulla frustrazione e il dubbio costante sull’utilità dell’azione e sulle strategie possibili.
Sabina Guzzanti