Fondazione Fare Cinema
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Note di regia del documentario "LOrchestra
di Piazza Vittorio - I Diari del Ritorno"


Note di regia del documentario
Houcine Ataa, protagonista dell'episodio "Houcine"
Episodio "Raul"
Raul Scebba, detto El Cuervo, uno dei percussionisti de "LOrchestra di Piazza Vittorio" ed arrivato in Italia, a Roma, nel 1990. argentino, nato e cresciuto a La Plata, ma ha radici siciliane: i suoi nonni erano di Mazzarino, in provincia di Caltanissetta. Raul suona la marimba, il glockenspiel, le congas e ogni tipo di tamburo anche un gong immerso nellacqua. Mentre lavorava al teatro dellopera della sua citt, part per lEuropa. Voleva vivere unesperienza di studio, di lavoro, di vita e, passato lanno, decise di rimanere in Italia. Dopo tutto questo tempo, confessa che ora qualche volta la nostalgia di tornare in Argentina lo prende, soprattutto perch vorrebbe stare accanto a sua madre. Ma ormai Roma e lavventura dellorchestra lo hanno coinvolto completamente.
Il film porta il nome del suo protagonista. Durante la tourne mondiale di "LOrchestra di Piazza Vittorio", dopo i concerti di Buenos Aires e prima di un nuovo concerto a Roma (proprio a Piazza Vittorio), cerano pochi giorni di
pausa. E Raul, tra due concerti a migliaia di chilometri luno dallaltro, si fermato in Argentina, da sua madre, dal fratello, dalla vecchia zia di Buenos Aires e dagli amici coi quali impar ad amare la musica. Il film il diario di una breve visita, cristallizza la velocit degli avvenimenti, fonde lessenziale e il transitorio di un viaggio nella terra natale, la proiezione fantastica delle emozioni del ritorno.

Alessandro Rossetto


Episodio "Houcine"
Quando mi stato proposto di fare un ritratto di Houcine in vacanza in Tunisia, suo paese di origine, ho riguardato il film di Agostino concentrando lattenzione
su quello che sarebbe stato il mio personaggio. Mi sembrava somigliasse molto ad uno di quei caratteri raccontati molto bene dalla commedia allitaliana degli
anni 60, un simpatico guascone, estroverso a tratti dandy. Mi ero cos detto che, una volta in Tunisia avrei voluto filmarlo nella sua famiglia forse cos lo avrei
sottratto al ruolo che si era cucito addosso.Infatti lo riscopro un figlio premuroso, uno zio affettuoso e un fratello solidale.
Ma soprattutto scopro che nella famiglia Ataa la musica e il canto sono una presenza radicata: il padre morto da pochi anni era un noto compositore di versi sufi, aveva una piccola orchestra di musica religiosa di cui Houcine faceva parte sin dalla prima adolescenza; il fratello Hacen vive a Tunisi un cantante di musica leggera e si esibisce nei matrimoni.
Sotto la traccia di una quotidianit di una normale famiglia tunisina si disegna un percorso allinterno di una cultura musicale ricca e composita. In un singolare fenomeno di sincretismo nella famiglia Ataa convivono un coacervo di generi che vanno dalla musica religiosa( soulemia) a quella per matrimoni del fratello Hacen, dai ricordi della madre dellepoca di Abdel Hatim e Aou Kaltoum, alla musica terapeutica dei filmini di famiglia.

Leonardo Di Costanzo