Note di produzione del documentario "Il Nostro Rwanda"
Gli studenti di alcune scuole romane hanno raccolto fondi per la creazione di una scuola e di un acquedotto a Gatare in Rwanda.
Una folta delegazione di studenti, accompagnata dal sindaco Veltroni, è poi andata in Rwanda per assistere all'inaugurazione delle opere.
Questo documentario racconta il viaggio. Chi lo ha fatto è partito per il Rwanda con lo stesso spirito dei ragazzi: andare con rispetto e amicizia verso un luogo ignoto dove si era consumata una tragedia misteriosa.
Come purtroppo avviene spesso, dalla pur enorme massa di informazioni circolata, noi, come i ragazzi, nulla avevamo capito, tranne che ci fosse stato un massacro in una guerra etnica (forse tribale), nel consueto contesto di non meglio identificati giochi delle potenze internazionali.
Con i ragazzi abbiamo scoperto cosa realmente fosse avvenuto, le ragioni chiare e precise, legate alla storia e alla cultura europea.
Con loro abbiamo scoperto la bellezza del paese, l' eleganza e la dignità della sua gente, mai misera e sempre piena di allegria e amore per la vita; e anche un certo successo nella ricostruzione e nella pacificazione, condotta attraverso lo sforzo di ammettere, comprendere, non vendicare.
Siamo ripartiti portando ognuno di noi un qualche tipo di legame che ci fara' tornare, nuovi amici, una solidarietà paritetica e non pietistica; ma anche il senso delle potenze terribili che si annidano nell'uomo, in Africa come in Europa, della loro devastante pericolosità e della necessità di tenerle a bada con la conoscenza reciproca l'accettazione e la tolleranza.