Festa Internazionale di Roma 2007: Premio
"Imaghia" 2007 ai "Film che fanno bene"
La Giuria del Premio “
Imaghia 2007 ai Film che Fanno Bene”, composta da Nerì Marcorè, attore, Amanda Sandrelli, attrice, Mario Bertini, psicofisiologo presso l’Università La Sapienza di Roma, Fondatore e Presidente Onorario di SIPSA (Società Italiana Psicologia della Salute), Chiara Tozzi, psicologa Analista AIPA e IAAP, Scrittrice e Docente di Sceneggiatura, Presidente dell’Associazione “
Imaghia”, Marta Tibaldi, Psicologa Analista e Didatta AIPA e IAAP, Maria Fiorentino, Psicologa Analista AIPA e IAAP , Segretario di Giuria del Premio “
Imaghia” hanno asseegnato assegnato il premio ex-aequo a "
Reservation Road" di Terry George e "
Juno" di Jason Reitman, "
ritenendo che entrambi i film rispondano pienamente agli indicatori concepiti dall’Associazione Imaghia come necessari per definire la funzione del “far bene” allo spettatore, ossia: allargare l’orizzonte cognitivo interno ed esterno, facendo acquisire una maggiore conoscenza di sé e del mondo; produrre una risonanza emotiva positiva; stimolare le potenzialità creative; incrementare la capacità di relazione con gli altri.
Premio "Imaghia" 2007
Reservation Road" di Terry George
Motivazione: Per offrire allo spettatore la possibilità di confrontarsi con la dolorosa e difficile materia del lutto e della colpa, rappresentando in modo esemplare una soluzione possibile fra sentimenti contrastanti e apparentemente inconciliabili quali odio e perdono, negazione e pentimento, sofferenza e condivisione. Il film, dato il suo alto contenuto drammatico, può indurre una immediata sensazione di disagio e di “mal-essere". Tuttavia l'emergenza vigorosa delle tematiche emotive profonde, aiuta lo spettatore a sostenere l'impatto con la sofferenza, fornendogli indicazioni per la elaborazione e integrazione dei vissuti emozionali. Riuscendo dunque a fargli (inconsapevolmente) bene.
Juno di Jason Reitman
Motivazione: Per il coraggio, la profondità e l’irresistibile ironia con cui è stata scelta, compresa e tradotta in narrazione filmica l’esperienza problematica e conflittuale di maternità in una adolescente. Nella positiva presa di distanza che il registro di un umorismo lieve e consapevole costruisce, si aprono spazi creativi di riflessione sui sentimenti più intimi dell'adolescenza. Pregio del film è quello di far emergere le risorse positive potenzialmente presenti nel turbolento mondo dell'adolescenza e nell'ambiguo mondo degli adulti: risorse orientate alla comprensione e alla condivisione, purtroppo spesso non sollecitate dalla cultura contemporanea.
26/10/2007