Festival del Cinema Cittŕ di Spello e dei Borghi Umbri
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Intervista all'attore Nicolas Vaporidis sul film "Come Tu Mi Vuoi"


Intervista all'attore Nicolas Vaporidis sul film
Su quali basi ha accettato questo film?
Nicolas Vaporidis: Mi č stato proposto un bel copione con una storia accattivante scritta in chiave di commedia graffiante e “cattiva”, decisamente all’americana come concept e senza messaggi buonisti. E’un film che critica e sferza la mentalitŕ di gente troppo ricca e snob alle prese con persone meno pretenziose e il mio ruolo č quello di Riccardo, un figlio di papŕ miliardario e viziato che vive di apparenza, moda, discoteche e lusso sfrenato, Di lui si innamora vendendo un po’ l’anima al diavolo Giada (Cristiana Capotondi), una studentessa fuori sede di origine modeste trasandata e “secchiona” che cerca riscatto solo attraverso lo studio.

Chi č il Riccardo che interpreta e come cambia nel corso del film?
Nicolas Vaporidis: Riccardo e gli amici del suo gruppo sono ragazzi crudeli, super ricchi spietati che giocano coi sentimenti della gente, coltivano valori superficiali, vivono di gossip e conducono una vita fatta di apparenza e non hanno nessuna coscienza sociale o civile. Il mio personaggio crede di essere il numero uno nel glamour ma č talmente superficiale da risultare grottesco, č un vitellone nato e cresciuto in un mondo di cui č schiavo ma col tempo si renderŕ conto che la vita che ha fatto e i valori che ha coltivato contano molto poco. E se cambierŕ avverrŕ proprio grazie all’incontro con Giada: quando la incontra la prima volta lui quasi se ne vergogna fino a quando lei per amore suo non si trasforma vendendo la propria anima a tutto quello che ha sempre contestato e criticato: va contro tutti i propri sani principi, rinuncia al suo status ed entra nella giostra del lusso e della ricchezza diventando anche lei quasi senza accorgersene un “mostro” come lui e i suoi amici. Vincolati dai rispettivi status di appartenenza, i due passano attraverso continue cattiverie che si fanno l’un l’altro ma poi raggiungono una sorta di compromesso, quando lei lo fa riflettere e alla fine si rendono contro che l’unica cosa che veramente vale č il rispetto dell’amore che provano, l’unica cosa che li fa cambiare davvero.

Come si č trovato alle prese con un personaggio negativo?
Nicolas Vaporidis: Mi č piaciuta la sfida di dar vita ad un ragazzo che non č propriamente simpatico ma piů in generale mi ha fatto molto piacere essere coinvolto in un progetto che punta ad una decisa critica sociale. Ho capito subito che valeva la pena essere coinvolto in questa commedia piuttosto cattiva su questo mondo, si tratta di una bella storia ben raccontata, con dei dialoghi ed un copione veri che non intende accattivarsi nessuno ma vuole andare dritto al bersaglio e lo fa anche attraverso considerazioni piuttosto crudeli. Non e’ un vero e proprio film- denuncia ma certamente rappresenta uno schiaffo a tanti preconcetti…

Crede che si tratti di una commedia atipica e difficile nel panorama attuale?
Nicolas Vaporidis: Ultimamente si realizzano soprattutto delle commedie sui ragazzi borghesi, qui credo ci sia un target piů alto, tipo “Relazioni pericolose”, il protagonista ed i suoi amici sono al top della ricchezza, coltivano una mentalitŕ da miliardari “prinicipini” che appartiene a pochi, anche se viene condivisa da tutti. Riccardo č il “capobranco” di un gruppo di ragazzi che non fanno altro che imitare lui e la sua razza, ma poi si rende conto che la vita che ha fatto ha i suoi limiti, che il mondo di cui ha sempre fatto parte e quello che č e finalmente si sveglia da una sorta di incantesimo. Tutto questo avviene grazie all’incontro con Giada, ai momenti trascorsi con lei- anche quelli duri e violenti- che lo mettono a dura prova e gli fanno capire dove sta sbagliando convincendolo a cambiare per ritrovare i sentimenti veri. Se non l’avesse incontrata lui sarebbe rimasto lo stesso di prima e anche lei sarebbe rimasta identica, il loro amore cambia le vite di entrambi e le rende piů normali.

Che rapporto si č creato con Cristiana Capotondi, con gli altri interpreti e col regista?
Nicolas Vaporidis: Con Cristiana c’č stata grande complicitŕ, abbiamo recitato assecondando i nostri tempi ed e’ stato bello lavorare non solo tra noi ma con tutto il cast: anche se la vicenda gira attorno a noi due c’č infatti in scena un gruppo di attori eccellenti, da Giulia Steigerwalt a Niccolo’ Senni a Marco Foschi a Gigi Diberti. C’č stata subito grande sintonia anche con Volfango, una persona disponibile al dialogo ed ai cambiamenti, ma poi con un copione scritto cosě bene c’era poco da cambiare.. Ovviamente c’era in lui una certa emozione legata al primo film ma l’ho trovato giŕ molto esperto, grazie alla sicurezza che gli veniva anche dalla presenza di collaboratori molto validi: la vita del set č stata molto intensa grazie ad una grande cura dell’inquadratura e dei personaggi, nessun dettaglio veniva lasciato al caso nel modo di parlare e di muoversi, ma anche, ad esempio, nella preparazione di una scena in cui dovevo ballare che ho provato col coreografo in sala prove per varie settimane…Ma del clima della lavorazione ricordo soprattutto il grande e generale buonumore : al di lŕ della storia sentimentale e della finta favoletta buonista la nostra č infatti una commedia graffiante e cattiva con situazioni talmente vere e sopra le righe da far risultare comica ogni cosa.

08/11/2007