Note di regia del film "Noi Dobbiamo Deciderci"
La prospettiva che lega tutti i nostri lavori è quella di stimolare, per quanto il cinema possa fare, le nostre genti ad una rielaborazione collettiva di quegli eventi storici passati e presenti, che sia volta a ricucire il tessuto sociale fatto a pezzi dall’emigrazione del secondo dopoguerra prima e dalla subalternità e dal moderno sottosviluppo oggi. Raccontarsi da sé e raccontarsi come popolo significa respingere le rappresentazioni della nostra realtà con le quali la società dominante ci impone i suoi pregiudizi e le sue false aspirazioni, significa autorappresentarsi, riprendere la parola. Ed è solo in questo modo che potremo incominciare a pensare di riprenderci la storia. "
Noi Dobbiamo Deciderci" prende, così, le mosse dai due lavori ad esso immediatamente precedenti “
Il Canto dei Nuovi Emigranti” e “
Un Racconto Incominciato”, cercando una sintesi estetica tra il lavoro sul materiale d’archivio e i toni dell’invettiva poetico-politica del poeta Franco Costabile, propri del primo, ed il punto di vista invisibile e partecipe e la tensione tra realismo e astrattismo del secondo.
Felice D’Agostino e
Arturo Lavorato