La "Trilogia dell'Est" di Antonio Martino
Con lo smembramento degli stati dell’ex Unione Sovietica, dopo il crollo del muro di Berlino, cambia l’ordine mondiale e cambiano le dinamiche dei poteri forti. Tutti quegli stati che prima appartenevano all’URSS, dopo il crollo dell’impero sprofondano nella miseria e nella povertà, trascurati dall’informazione, spesso saccheggiati in risorse umane e ricchezze materiali da vari paesi europei e non solo, mai veramente aiutati per una vera ripresa economica e sociale. La Bielorussia, paese maggiormente colpito dalle radiazioni nucleari dopo la tragedia di Chernobyl, oggi è l’ unico paese in Europa ad essere governato da una dittatura. La Romania, dopo essere stata per anni flagellata dalla feroce dittatura di Ceausescu, il dittatore temuto per il suo terrorismo psicologico e il forte culto della personalità, a stento cerca di riprendersi, mentre ancora non riesce a fare nulla, nonostante l’entrata nella Comunità Europea, per un grave fenomeno di disagio sociale come quello di centinaia di bambini che vivono nelle fogne della Bucarest, la capitale. La Serbia, per anni protagonista della guerra dei Balcani, esce da questo conflitto completamente distrutta. A complicare la vita di un popolo gia martoriato dalle sanzioni internazionali ci sono le conseguenze dei pesantissimi bombardamenti della NATO che a Pancevo, cittadina a 15 km da Belgrado, causarono una delle più grandi tragedie ambientali del secolo scorso. Antonio Martino propone tre spaccati di realtà altrimenti sconosciute, tre film girati a zero budget con il solo apporto di una telecamera palmare.
Antonio Martino13/03/2008, 19:22