"Le Papier ne Peut pas Envelopper la Braise" di Rithy
Pahn vince la 2. Edizione del "NodoDocFest"
Con 5.260 presenze, 13 ospiti che hanno animato le giornate del Festival con dibattiti in sala ed incontri, si è conclusa al
Cinema Ariston la 2° edizione del
NodoDocFest,
Festival Internazionale del Documentario di Trieste. I sei giorni di programmazione hanno visto presentare al pubblico 39 documentari provenienti da 12 paesi, registrando cifre ragguardevoli di presenza in sala, anche alle prime proiezioni del pomeriggio, ed una buonissima presenza di pubblico anche nei quotidiani appuntamenti con gli autori nel "
Un Caffè con.. presso il Bar Libreria equo e solidale
Knulp, alla Libreria Minerva e alla Facoltà di Scienze della Formazione in occasione dell'incontro con Franco Piavoli. Sono state inoltre molto apprezzate anche le pubblicazioni presenti al
NodoDocFest: il catalogo della mostra Franco Piavoli. "
Il Dono dei Sensi", visitabile ancora fino al 3 giugno presso il foyer del
Cinema Ariston. Il culto della realtà, a cura di Claudio Domini, presentato durante un incontro speciale con l'autore ritornato a Trieste per l'occasione.
Ad aggiudicarsi il premio dell'edizione 2008 per la sezione
Panorama - Nuove Tendenze del Documentario è stata la pellicola del regista di origine cambogiana Rithy Pahn "
Le Papier ne Peut pas Envelopper la Braise", un'indagine delicata e difficile nel mondo della prostituzione femminile in Cambogia. "
Un impegno, un tentativo di riparazione, di ritornare sulla mia incapacità di reagire all'intollerabile. Il progetto del film nasce da questo. In me lo sconforto si confonde con la collera per coloro che vogliono votare queste prostitute all'indifferenza, alla miseria alla buona coscienza. Questo film
assomiglia quindi a questa rabbia sferzante, tagliente, come i resti di un sogno" ha commentato il film Rithy Pahn.
Il premio, opera unica, realizzato da Artelier di Belinda De Vito e Domenico Re David sarà recapitato al regista che non ha potuto essere presente in sala per la premiazione.
La giuria composta dagli studenti dei corsi di laurea in Discipline dello spettacolo - Cinematografia documentaria - e Scienze della Comunicazione - Teorie e tecniche del linguaggio cinematografico - motiva così il premio: "
Il premio va a Le Papier ne pet pas envelopper la braise di Rithy Pahn perchè nella tecnica cinematografica il regista non sovrasta le protagoniste; per il rapporto intimo che è riuscito a costruire con loro; per l'essenzialità della fotografia; per l'agghiacciante realtà che viene riportata nella quotidianità delle azioni; per la storia di una vita riportata in un gioco di bambini; per la speranza ed il sogno che infine traspaiono dal racconto, lasciando aperti spiragli di cambiamento".
13/05/2008, 17:14