I premi della 7. Edizione del "Festival
Internazionale del Cinema d’Arte"


I premi della 7. Edizione del
Si è conclusa con la cerimonia di premiazione la 7. Edizione del Festival Internazionale del Cinema d’Arte di Bergamo. Ecco i premi assegnati nelle varie sezioni della manifestazione:

Premio Speciale della Giuria Sezione "Sottoventi"
Un Hombre Tranquilo di Nieto Jimenez
Motivazione: Lo spagnolo Arantzazu Gomez Bayon, con umorismo, disegna nel film il ritratto di un quarantenne padre di famiglia sempre nervoso e agito.

Terzo Classificato Sezione "Sottoventi"
Gehring Kommt! (Here Comes Gehring!) di Marco Shippert
Motivazione: La storia rappresentata ha un sapore grottesco e si ispira alla realtà di un uomo le cui decisioni non ponderate lo trascinano inevitabilmente all’autodistruzione.
Secondo Classificato Sezione "Sottoventi"
Het zusje (My Sister) di Marco van Geffen
Motivazione: Il regista olandese esprime il disagio e il tormento che affliggono
una bambina, privata della propria spensieratezza a causa di una
situazione famigliare disagiata.
Primo Classificato Premio "Le Mura d’Oro" Sezione "Sottoventi"
Student Spoj (Cold Joint) di Miroslav Remo
Motivazione: Lo slovacco descrive la tragica realtà di una bambina di soli undici anni costretta a crescere in una realtà di disagio sociale e miseria.

Premio Speciale della Giuria Sezione "Cinema d’Arte"
Tataboom, di Andrea Gambadoro
Motivazione: Protagonista è il movimento di una danzatrice, la cui energia
sprigionata alimenta una serie di stimoli e di stati d’animo.

Terzo Classificato Sezione "Cinema d’Arte"
A parte di Vincenzo Fattorusso
Motivazione: La storia documentata è quella del “Sanleonardo” di
Bologna, circuito alternativo di spettacolo pensato e diretto da Luciano
Leonesi, che ne traccia un resoconto avvincente.
Secondo Classificato Sezione "Cinema d’Arte"
Mille e una Monica di Daniela Piccioni e Sandro Lai
Motivazione: La protagonista è Monica Vitti, di cui viene tracciato un ritratto vivace e convincente di un’attrice che ha segnato la storia del cinema italiano con il suo umorismo incalzante e la sua espressività incisiva.
Primo Classificato Premio "Le Mura d’Oro" Sezione "Cinema d’Arte"
Labyrinth”, di Elisabetta Müller
Motivazione: Mediante l’utilizzo di un segno ossessivo, colori irreali e luci abbaglianti si inoltra nella Passione di Cristo rappresentata dal pittore tedesco Mathias Grunewald, vissuto fra il ‘400 e il ‘500.

27/07/2008, 18:39