Il corto salernitano "Fragole a Mezzanotte"
fa incetta di premi ai festival italiani
Sedici premi in sei anni. Un vero e proprio record per il giovane regista salernitano Domenico Natella che ultimamente sta raccogliendo i frutti del successo della sua ultima fatica: il cortometraggio made in Salerno "
Fragole a Mezzanotte" sta, infatti, facendo incetta di premi in alcuni dei più importanti festival italiani di settore. Finora, il corto noir, liberamente tratto dall’omonimo racconto dello scrittore salernitano Felice Turturiello, ha infatti già ottenuto tre prestigiosi riconoscimenti: al “
Napoli In Corto” è stato premiato per la
Sezione Horror/Thriller, miglior interpretazione femminile al
Bizzarro Film Festival di Ravenna per l’attrice protagonista, la salernitana Margi Villa, e miglior interpretazione femminile al
Festival del Cinema Libero di Roma. Un vero e proprio trionfo per la bella attrice trentatreenne.
Ma "
Fragole a Mezzanotte" è stato selezionato anche dal
Clermont Ferrand Short Film Market (in Francia), dal
Cineraccion di Granada (in Spagna), dall’
Orvieto Film Festival, dal
Barcorto Medieteca del Corto a Giffoni Valle Piana, dal
Corti a Confronto di Bari, dall’
Invasione degli Ultracorti di Roma, dal
Martelive di Napoli, dall’
Unitre di Milano e ha partecipato alle selezioni del
David di Donatello sezione corti.
Il corto sperimentale, della durata di dieci minuti, racconta un incubo ad occhi aperti, un rito, un simbolo, un’ossessione, una seduta di psicoanalisi tra Eros e Thanatos. Al centro del film la sexy Lucrezia, interpretata da una Margi Villa in grande forma.
Accanto a lei Olindo Genovese, Francesco Magna e Gianluca De Martino.
Originariamente realizzato in una versione estesa e sperimentale di 73 minuti con un montaggio ellittico, "
Fragole a Mezzanotte" (in cui si segnala anche la talentuosa montatrice Francesca Saracino) è stato successivamente rielaborato in una versione cortometraggio di dieci minuti di forma lineare. Tuttavia "
Fragole a Mezzanotte" è forse attualmente da considerarsi l’opera più visionaria del trentquattrenne filmaker salernitano. "
Il film racconta un’ossessione, quella della protagonista che non riesce ad accettare il lutto del suo sposo - spiega il regista -
è un film inquietante e visionario, performativo direi. Un percorso che vede lo spettatore al pari della protagonista: solo in preda alle immagini allucinatorie, ma pur sempre connotate di reale. Il tempo e il luogo sembrano schiacciare l’esistenza della protagonista e la visione dello spettatore costretto ad entrare in un labirinto di emozioni e visioni. L’annullamento di un tempo progressivo crea una non realtà che è appunto quella vissuta dalla protagonista". Entusiasta l’attrice protagonista Margi Villa: "
Una prova faticosa ma sicuramente stimolante per una giovane attrice come me: ovvero
interpretare una donna privata di suo marito e del suo eterno amore, tanto da avere una reazione ambigua, aggressiva e scioccante, al punto da incominciare a prostituirsi con uomini diversi in cambio di ingenti somme di denaro. Ma a mezzanotte ritorna a cercare il marito nella loro casa e a parlare con lui. Questo lavoro è stato stimolante, nuovo e di enorme crescita interiore e artistica, guidato con genialità da Domenico Natella e con un pizzico di coraggio da parte di tutti e due, coraggio che ci unirà anche nei nostri lavori futuri".
25/08/2008, 17:17