Mostra di Venezia 2008: report 4 settembre / Yuppi Du (Celentaneide)
Yuppi Du – Adriano Celentano
65esima MOSTRA DEL CINEMA D'ARTE CINEMATOGRAFICA
Lido di Venezia, 4 settembre 2008
Oggi alla Mostra del Cinema di Venezia impegno sociale e arte cinematografica insieme per le morti sul lavoro.
Oltre alla proiezione in sala Pasinetti di La fabbrica dei tedeschi di Mimmo Calopresti e ThyssenKrupp Blues di Pietro Balla/Monica Repetto (film che riguardano il delicato e quanto mai attuale tema), in sala stampa si è svolta la conferenza con Adriano Celentano alla presenza del direttore della Mostra Marco Muller e Tom Mockridge (per Sky Italia). Quest'ultimo (americano) si è cimentato in un discorso in italiano cadenzato da un simpatico accento alla Stanlio e Ollio (tanto per rimanere sul tema cinema) in elogio all'opera di Adriano Celentano.
Yuppi Du, film cult del 1975, è stato presentato in una nuova versione restaurata di cui Adriano ha curato il montaggio, momento fondamentale dell'espressione concettuale ed espressiva di ogni opera filmica. Yuppi Du verrà proiettato come evento speciale all'interno del panorama italiano della manifestazione, mentre Celentano, arrivato in sala con un leggero ritardo, è stato accolto da fotografi e giornalisti come una vera superstar.
Adriano e gli altri partecipanti alla conferenza hanno citato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha inviato una lettera al Presidente della Biennale Paolo Baratta in cui spiega di ritenere importante la partecipazione del film alla Mostra del Cinema per sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema grave come quello delle morti sul lavoro.
Yuppi Du è un film glorioso, molto attuale, forse ancora più di altri che si girano adesso, ed è una storia di rivolta contro le ingiustizie della società e la povertà dei più deboli, ma anche il racconto di una disillusione e di tanta amarezza.
Celentano, al Lido anche per consegnare il premio alla carriera al regista Ermanno Olmi, alla domanda di un giornalista su quale tema gli piacerebbe affrontare in un prossimo eventuale film, ha rivelato che potrebbe lavorare sulla resurrezione di Gesù. “Nessuno l'ha fatto finora perché nei Vangeli non c'è scritto come si è comportato. Ma non so se lo faccio, eh, è solo un'idea. Vorrei fare tante cose, ma dovrei sdoppiarmi. Non ho il tempo di fare tutto” ha scherzato Adriano.
Ha anche parlato dell'amore per maestri del cinema come Pietro Germi e Pasquale Festa campanile, nonché della sua passione per la Hollywood dei tempi d'oro, per attori come Clark Gable, Fred Astaire e Ginger Rogers.
Celentano ha risposto, inoltre, a domande sulla situazione Alitalia, sull'Expo e sull'eventualità di realizzare un parcheggio da 700 macchine sul Colle Pincio, devastandolo, a Roma. Ne ha avute per Chicco Testa, Berlusconi e Alemanno, ma anche – chissà se per par condicio – per Veltroni, condannando certi comportamenti della nostra politica attuale. La sinistra a braccetto con la Destra, insomma.
Domani una carovana dell'associazione Articolo 21 partirà dalla Mostra per sensibilizzare sugli incidenti sul lavoro.
Adriano, negli anni settanta, è stato uno dei primi ad affrontare questo tema spinoso in un film il cui titolo – Yuppi Du – sembra una canzone ma invece è un grido di dolore verso gli sfruttamenti di ogni tipo e le violenze di ogni giorno.
04/09/2008, 19:24
Claudia Verardi