Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia del film "La Siciliana Ribelle"


Note di regia del film
Per raccontare una storia universale, quella di una ragazzina che si ribella a qualcosa più grande di lei, ho scelto di allontanarmi dalla cronaca, dai riferimenti a personaggi reali e dalle somiglianze. I fatti e i personaggi a cui mi sono ispirato sono tanti e sono intrecciati fra loro.
Provengono dalle mie esperienze personali, sono cresciuto in Sicilia, dai miei incontri con personaggi positivi e negativi e dalle storie narrate nei miei precedenti documentari sulla mafia e sulla Sicilia.
Come Antigone nella tragedia di Sofocle, Rita pone la morale al di sopra delle regole sociali. Come Antigone, va dritta al suo scopo. Ma non le importa il prezzo da pagare. Per tutti quelli che combattono Cosa Nostra, Rita è un simbolo. E’ una storia universale, la storia della resistenza all’oppressione, la storia dell’uomo che lotta contro il destino.
Per me è importante ed urgente raccontare questa storia oggi, in un Italia che vuole cambiare ed allinearsi con gli altri paesi europei, ma che ancora non è riuscita a sconfiggere la criminalità organizzata. Attendibili rapporti giudiziari e approfondite analisi socio-economiche ma anche le recenti cronache quotidiane – omicidi, immondizia, ecc. - testimoniano che larghe fasce del territorio, intere province soprattutto meridionali e settori dell’economia italiana sono ancora
gestiti o controllati dalla criminalità organizzata.
E’ per rendere al meglio questa realtà che ho scelto tutti attori siciliani. Ho lasciato che si esprimessero nelle loro inflessioni dialettali, vere ed autentiche, per non forzarli in un italiano “puro” che in questo film sarebbe apparso estraneo e artificiale. Alcuni sono attori non professionisti, gente scelta dalla strada e in ambienti “a rischio” per cercarne l’autenticità dei volti e dei comportamenti. Alcuni provengono infine da un passato difficile, da anni passati in carcere.
Un passato da cui si stanno lentamente emancipando.
In questo film contro-corrente i valori e gli stereotipi veicolati fino ad oggi nei film di mafia sono invertiti. Il boss mafioso non sarà l’eroe, il protagonista coraggioso enfatizzato dai film americani. Tutto il contrario: il racconto in prima persona di Rita, ragazza siciliana cresciuta in una famiglia mafiosa, ci mostrerà la realtà: le brutture, la vigliaccheria, la tristezza di questi "uomini d’onore" o meglio del "disonore"!
L’unica veramente coraggiosa è Rita e il film è un omaggio alla sua memoria. Rita, attraverso il suo esempio, mostra che é sempre possibile opporsi a un nemico che sembra invincibile e inattaccabile. La sua storia insegna a scrollarsi di dosso l’ignavia e la mediocrità, a non accettare il “destino” imposto dalla violenza, dalle norme sociali, dalle tacite leggi della consuetudine, o dalla storia della nostra famiglia.
La stella di Rita, come lei stessa scrive nel diario, brillerà per sempre, libera, nella memoria collettiva. Mentre tutti quelli che non osano ribellarsi, come sua madre, continueranno a vivere schiavi per sempre.
Questo film è un omaggio alla memoria di Rita Atria.

Marco Amenta