Torino Film Festival 2008: Il '68 raccontato da
Silvano Agosti in "La Conquista della Vita"
Secondo quanto afferma lo stesso
Silvano Agosti, si può prendere in considerazione il '68 e parlare di tutto quello che ha significato in termini “rivoluzionari”, solamente se lo si utilizza come punto di partenza per analizzare i nove anni che ne sono seguiti. Il decennio “caldo” 68/78 , viene raccontato da Agosti attraverso quattro capitoli nel film "
La Conquista della Vita", che vanno a toccare i temi delle lotte studentesce e operaie, delle rivendicazione ed occupazione delle abitazioni ,e della nascita dei movimenti femministi, attraverso l'utilizzo di immagini di repertorio e di interviste a protagonisti di quegli eventi. All'interno dei 125' si susseguono le opinioni dell'ex segretario della CGIL,
Bruno Trentin, del docente universitario e sindaco di Venezia,
Massimo Cacciari, dell'autrice teatrale e convinta femminista,
Franca Rame, fino ad arrivare allo stesso
Silvano Agosti, capace di far sorridere lo spettatore narrando "
di quella volta in cui ad un gruppo di donne che si mise a cantare lo slogan “e ora la casa a chi lavora”, una prostituta rispose prontamente "l'è vero" o di farlo riflettere citando l'episodio di "
un'anziana donna che camminava nottetempo per i corridoi di un'abitazione con una candela in mano e che, interrogata dal sottoscritto con telecamera in mano, per sapere cosa stesse facendo, rispose con voce sottile “sto ad occupà!". Oltre al commento grafico attraverso le parole, l'elemento che meglio riesce a sottolineare le immagini, tremendamente attuali, è la colonna sonora di Nicola Piovani, che da ritmata e piacevole si trasforma nelle scene cruciali in una nenia quasi angosciante.
22/11/2008, 01:46
Antonio Capellupo