Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

Per Il Cinema Italiano 2009: "La Casa sulle Nuvole", l'opera
prima di Claudio Giovannesi presentata a Bari


Per Il Cinema Italiano 2009:
Michele e Lorenzo Raggi sono due fratelli che vivono soli in una grande casa alle porte di Roma. Una mattina un uomo gli porta una notizia traumatica ed inaspettata: l’abitazione in cui vivono è stata infatti venduta dal legittimo proprietario che è loro padre Dario, scomparso dodici anni prima.
Seguendo le poche tracce che hanno i due giovani decidono di mettersi in viaggio per rintracciare il genitore che non hanno forse davvero mai conosciuto veramente.
E’ questo l’assunto da cui si sviluppa "La Casa sulle Nuvole", primo lungometraggio di Claudio Giovannesi e secondo film italiano presentato al Festival Per il Cinema Italiano 2009.

La sceneggiatura”, ha precisato il regista, “nasce da una documentazione fatta nel corso degli ultimi due anni sugli italiani esuli ed espatriati in Marocco. Trovavo sicuramente interessante analizzare il difficile rapporto tra padri e figli, conflitto eterno e fuori dal tempo, e poi sono convinto che un personaggio come quello di Dario, che non vuole invecchiare e che vive il suo fallimento con leggerezza, sia estremamente affascinante. Ho scelto Marrakech come ambientazione del film intanto perché mi affascina molto come luogo, ma in particolare ho scelto la società islamica perché ha valori molto forti e positivi e quello della famiglia è in essa centrale. Il fatto che due figli e un padre tra loro profondamente disgregati si ritrovassero in un contesto così diverso e praticamente opposto da quello che è loro proprio dà quindi alla vicenda che narro un valore aggiunto”.

Il primo lungometraggio di Claudio Giovannesi si fa apprezzare per la maniera onesta e pacata con cui riesce a raccontare una vicenda che risulta in alcuni momenti toccante, per l’abilità di non calcare i toni e non approdare quindi mai sopra le righe del dramma che narra, per la capacità di rendere in maniera accettabile un possibile ritratto (anche esistenziale) dei nostri tempi; ha inoltre il pregio di non cedere alla tentazione all’happy end e di chiudere in modo suggestivo.
Tra gli interpreti del film sono da segnalare Adriano Giannini, Emanuele Bosi, Emilio Bonucci e Paolo Sassanelli.

14/01/2009, 20:33

Giovanni Galletta