"Departures" di Takita Yojiro dal Premio Oscar
all'11. Edizione del "Far East Film Festival"
Battendo l’israeliano "
Valzer With Bashir", che i bookmakers davano per superfavorito, "
Departures" di
Takita Yojiro ha vinto la leggendaria statuetta come miglior film straniero.
La notizia è rimbalzata da Los Angeles a Tokyo passando, ovviamente, per Udine: l’attesissimo
Far East Film, che quest’anno si svolgerà dal
24 aprile al
2 maggio 2009, sarà infatti il Festival friulano a presentare lo splendido film giapponese. Dopo aver scoperto il grande talento di
Takita Yojiro già nel 2000, quando presentò "
Secret",
Far East Film si prepara dunque ad ospitare un Premio Oscar di ritorno dalla mitica notte delle stelle…
Storia di un uomo senza qualità che abbandona Tokyo per trasferirsi in campagna e cominciare da zero, o almeno provarci, "
Departures" mette il protagonista a confronto con un paradosso: ricominciare a vivere guardando in faccia la morte. Sì. Perché l’ex violoncellista fallito realizzerà se stesso e scoprirà finalmente di possedere un talento (sebbene alquanto inusuale): preparare i cadaveri (lavarli, vestirli, truccarli, profumarli) per una ditta di pompe funebri. Un rituale di rara grazia, come vedremo, una cerimonia fatta di piccoli gesti, e di movimenti leggiadri, che ci restituiranno il fascino ma anche il mistero del culto giapponese più antico e più profondo: quello per i defunti…
Takita Yojiro, veterano del cinema giapponese, affronta e sviluppa la narrazione come fosse una partitura musicale, una vera e propria sinfonia dei sentimenti, disinnescando qualunque deriva macabra e realizzando, al contrario, un autentico inno alla vita. Realizzando, dopo quasi dieci anni di tentativi, per il coraggio della scelta e per l’estrema delicatezza del tocco registico, un autentico blockbuster che, a dispetto di ogni possibile previsione, ha fatto furore ai botteghini giapponesi.
Inserito nella cinquina che comprendeva "
La Banda Baader Meinhof" (Germania), "
La Classe" (Francia), "
Revanche" (Austria) e "
Valzer con Bashir" (Israele), l’insolito e poetico dramma diretto da Takita (unico titolo dei magnifici cinque ancora inedito in Europa.) ha difeso con onore i colori del Giappone aggiudicandosi la mitica statuetta. Da anni non succedeva. L’ultima volta avvenne nel 2002, con "
The Twilight Samurai" di
Yamada Yoji, visto poi a
Far East Film nel 2004.
23/02/2009, 15:55