“Il soffio dell’anima”, un film considerevole
innanzitutto per il suo messaggio
“
Il Soffio dell’Anima” è il nuovo film di
Victor Rambaldi, figlio del più conosciuto Carlo ma comunque noto per il suo passato di regista di opere cinematografiche, spot pubblicitari e documentari. Il lungometraggio, uscito ieri in circa venti sale, è prodotto da
Valentina Lippi Bruni che è la giovane autrice dell’omonimo romanzo da cui è stato tratto.
Alla conferenza stampa svoltasi la settimana scorsa alla casa del cinema di Roma hanno partecipato il regista, l’autrice del romanzo, gli interpreti protagonisti, la coproduttrice
Patrizia Nemesio e
Anna Cristina Caremoli che ha curato la produzione artistica ed il casting.
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Il messaggio principale che ho cercato di rendere”, ha precisato
Victor Rambaldi, ”
è quello che la paura esiste solo se gli si fornisce vita, ed è un messaggio dedicato in particolare a chi soffre di qualsiasi tipo di malattia che gli rende la vita difficile, esattamente come il protagonista del mio lavoro; il film rende evidente il fatto che le chiave per sconfiggere le nostre paure esiste solo in noi stessi. Del libro di Valentina mi ha colpito soprattutto il suo livello emozionale; rispetto al romanzo ci sono comunque molte differenze tra cui diverse invenzioni narrative. Ho preferito girare in super 16 piuttosto che in digitale perché ero convinto che quest’ultimo formato togliesse molto al fascino fiabesco di questa storia”.
Valentina Lippi Bruni ha tenuto a sottolineare che il suo lavoro è volto soprattutto a non fare dimenticare che nessuno ha il diritto di toglierci l’opportunità di realizzare i propri sogni e di perseguire tenacemente la possibilità di condurre una vita normale in pace con noi stessi.
Flavio Montrucchio ha spiegato di quanto lo abbia affascinato interpretare un personaggio così diverso da quello che è lui nella vita privata.
Anna Cristina Caremoli ha precisato che il film va visto e considerato in particolare per il messaggio che ha in sé. Quest’ultima affermazione è estremamente condivisibile per il fatto che “
Il Soffio dell’Anima” è un lungometraggio che, per la forza e la passione della narrazione coniugata alla regia sensibile ed ispirata di
Victor Rambaldi, si dimostra un’opera importante poiché riesce ad assumersi il pregio di divulgare una lezione di vita in grado di ridonare la speranza alle persone che soffrono. Il finale poi è ulteriormente apprezzabile perché, non cedendo ad un completo e banale happy end, riesce a raccontare quella che è la vita vera, spesso avara di soddisfazioni ma poi potenzialmente prodiga nel caso si perseveri con fermezza il raggiungimento dei propri desideri. Le interpretazioni degli attori sono tutte considerevoli; si tratta di un cast perlopiù televisivo (
Flavio Montrucchio ma anche
Raffaello Balzo e
Dario Ballantini) che pare però funzionare decisamente bene anche sul grande schermo.
Il film arriverà in un secondo tempo in altre sale oltre quelle dove è visibile da ieri. A Roma per esempio è uscito al
Nuovo Cinema Aquila, ma in un secondo tempo sarà possibile vederlo al
Politecnico Fandango e poi in pieno centro storico, al
Cinema Farnese di piazza Campo de Fiori.
14/03/2009, 12:13
Giovanni Galletta