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Al via la 17. Edizione di Arcipelago, Festival Internazionale
di Cortometraggi e Nuove Immagini


Al via la 17. Edizione di Arcipelago, Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini
Valerio Mastandrea in "Basette"
Si svolgerŕ dal 12 al 18 Giugno 2009, alla Multisala Intrastevere di Roma, l’edizione LA 17. Edizione di Arcipelago – Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini, la manifestazione che, in un sol colpo, concentra il meglio dello short planet nazionale, internazionale e digitale, la maratona che permette, in una settimana, di gustare le ultime novitŕ del cinema “fuori formato”.

Valerio Mastandrea, l’attore italiano che piů di ogni altro puň vantare nel suo carniere una nutrita e variegata collezione di cortometraggi, č il protagonista dell’omaggio offerto nella sezione OUtsiders: sulla distanza del “film breve”", l’attore romano riesce a concentrare come forse non mai le sue doti di assimilazione col personaggio. La sua č una maschera che contiene molte sfaccettature: vitellone, sfigato, impunito, rugantino, rockettaro, sindacalista, poliziotto, delinquente… Vera e propria musa dei cineasti di ultima (e penultima) leva (Virzě, Piccioni, Zanasi, Archibugi, Ozpetek, Chiesa, Vicari e via elencando), Mastandrea ha interpretato oltre una ventina di corti e videoclip, fino ad arrivare alla regia con "Trevirgolaottantasette", in concorso a Venezia 2005 e vincitore, lo stesso anno, del Nastro d’Argento come Miglior Corto. L’omaggio, che vede in programma 17 titoli, avrŕ il suo momento culminante nell’incontro tra Mastandrea e il pubblico in programma all’Intrastevere sabato 13 giugno alle ore 18.00.

Nel palinsesto del festival anche la prima personale dedicata ai talentuosi gemelli Massimiliano e Gianluca De Serio, giovani registi torinesi (classe ’78) alla vigilia del loro esordio nel lungometraggio, dopo aver giŕ realizzato una ricchissima filmografia di corti che – tra i molteplici premi vinti nei festival internazionali – nel 2004 li ha portati addirittura a sfiorare l’Oscar con il docu-fiction "Maria Jesus", che racconta la storia vera di una donna peruviana appena arrivata in Italia e abbandonata in un McDonald’s dai trafficanti d’immigrati. Maria Jesus č il secondo capitolo della loro quadrilogia sull’immigrazione – uno dei temi piů indagati dai due registi – di cui fanno parte anche "Il Giorno del Santo", "Mio Fratello Yang" e "Zakaria". In programma, tra gli altri film, anche "L'Esame di Xhodi", ambientato a Tirana nel 2007, durante la visita del presidente Bush in Albania, e "Come l'Acciaio", punto di vista molto personale sulla tragedia della ThyssenKrupp.

Accanto alle retrospettive, Arcipelago, da sempre orientato alla ricerca di nuovi linguaggi e ad indagare sui nuovi talenti, punta come sempre gran parte delle sue energie sulle sezioni competitive. In "The Short Planet", il concorso internazionale che vede sfidarsi quaranta corti provenienti da tutto il mondo, segnaliamo il franco svizzero "Le Créneau" di Frédéric Mermoud, una divertente commedia sentimentale interpretata da Emmanuelle Devos (acclamata a Cannes 2009 in "Ŕ l’Origine" di Xavier Giannoli) e Hippolyte Girardot (Caos calmo). Dal Messico arriva invece "Tierra y Pan" di Carlos Armella, vincitore del concorso cortometraggi dell’ultima Mostra di Venezia, mentre tre sono gli italiani in gara: l’animazione "Medusa" di Fredo Valla e Francesco Vecchi, e i visionari "MW" di Gaetano Accettulli e Vito Livio Squeo e "Transit City # 2" di Saul Saguatti e Audrey Coďaniz.

Sono 18 invece i corti nazionali in gara in "Con/Corto". I fratelli Godano sono in lizza con "L’Autostop", sorta di rovente on the road “saffico” interpretato da Diane Fleri e Claudia Pandolfi, mentre da un Giappone al di fuori dal tempo ricostruito a pochi chilometri da Roma, a Monte Livata, arriva il raffinato e rarefatto "Voci di Rugiada" di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani, laddove uno sguardo inedito sull’11 settembre emerge invece da "W Union Square" di Enzo Aronica, ritrovatosi casualmente a New York il 12 settembre a girare un reportage a caldo attorno a Ground Zero, impreziosito successivamente da interventi di Roberto Herlitzka e Massimo Popolizio. In gara anche due cortometraggi prodotti dal Centro Sperimentale di Cinematografia, "Au Pair" di Giulio La Monica e "Lo Stato di Natura" di Marco Mangiarotti. Fuori concorso figurano ll Primo Anniversario, dal regista salentino Edoardo Winspeare, parte di un progetto a piů mani commissionato dalla Louis Vuitton, e "Specchio delle mie Brame" di Giulia Attanasio, corto vincitore del 4 Film Festival.
Sempre in cerca di giovani talenti, Arcipelago se li va a cercare persino nelle scuole superiori: in concorso quest’anno c’č infatti anche il promettente corto d’esordio di un liceale romano, Matteo Dell’Angelo, "7 e Mezzo al Grammo", che descrive dall’interno un microcosmo giovanile con le sue regole che si scontrano con quelle della legge.

La competizione "Extra Large", riservata ai documentari italiani, propone 15 titoli, tra cui due singolari viaggi nel mondo dei costumi per il cinema e il teatro: "L'Abito e il Volto. Incontro con Piero Tosi" di Francesco Costabile, ritratto di un grande artista che diventa storia del costume dal dopoguerra ad oggi, e "Le Mani di Bice" di Gigliola Funaro, avvincente storia professionale e personale della sarta teatrale Bice Minori, ancora in piena attivitŕ nonostante i suoi 85 anni. Un singolare "dietro le quinte" č anche "I Believe in Miracles" di Irish Braschi, originale “making of” sul set di "Il Miracolo di Sant’Anna" di Spike Lee. Di grande attualitŕ č invece "Come un Uomo sulla Terra" di Andrea Segre e Dagmawi Yimer (finalista ai David di Donatello), un viaggio tra i profughi africani migranti e perseguitati che attraversano il deserto libico prima d’imbarcarsi verso l’Europa. Da segnalare sono anche "Tradurre" di Pier Paolo Giarolo, un poetico documentario sull’arte di tradurre con interviste a grandissimi traduttori italiani (tra cui Erri De Luca, Nadia Fusini e Anna Nadotti), e "Operai" di Pietro Balla e Monica Repetto, che registra con sensibilitŕ il bilancio esistenziale di due lavoratori della Fiat quarantenni in un giorno simbolico: quello del lancio della nuova 500.

Da segnalare,infine, la seconda e conclusiva tappa dell’evento speciale “Corto” Salani. Nel Corso del tempo con gli ultimi due episodi di Confini d'Europa, il viaggio del regista toscano ai margini del Vecchio Continente: "Chisinau" (Moldova) e "Yotvata" (Israele). Completa l’evento Le vite possibili, che di Confini d’Europa č una sorta di epilogo o di compendio: un patchwork, di paesaggi e volti, vite vissute o viste vivere, realizzato utilizzando i materiali non montati nei sei episodi “ufficiali”.

10/06/2009, 17:55