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Note di regia del documentario "U Stisso
Sangu (Storie più a Sud di Tunisi)"


Note di regia del documentario
L'idea di realizzare “U Stisso Sangu” nasce da un’urgenza di raccontare il coinvolgimento del nostro territorio in quel fenomeno più ampio detto Immigrazione.
C'è una parte di Sicilia, quella che con una curiosa e corretta indicazione geografica definiamo “più a Sud di Tunisi”, che è diventata da anni punto di approdo dei nuovi flussi migratori. Il fatto di essere stati investiti dal compito di rappresentare una nuova terra di frontiera, non impedisce, tuttavia, di vivere gli sbarchi e la presenza sull’isola dei migranti ancora con una certa dose di stupore e sorpresa.
Dallo sbarco all’inserimento nel lavoro, passando per i CPTA e le esperienze di integrazione, questo è quello che le nostre telecamere documentano, attraverso le storie e le vicende dei migranti intervistati. Ci siamo avvalsi di uno sguardo esterno, supportato dalla consapevolezza di aver di fronte persone come noi, persone con il nostro stesso sangue.
Siamo tutti cittadini dello stesso mondo” – ci dice Fabrizio Gatti (L’Espresso), eppure quando l’informazione affronta il tema dell’Immigrazione, si parla troppo spesso solo di numeri, di statistiche, di leggi e di misure da attuare per far fronte all’emergenza.
E’ per sopperire a questo gap che l’occhio della nostra telecamera diventa allora occhio umano, perché, al di là di tutto, è l’aspetto umano dell’immigrazione quello che più ci interessa. Quella parte forse troppo tenuta a margine in cui i migranti, i semplici cittadini, e tutte le figure professionali si confrontano quotidianamente creando ad insaputa di tutti quel concetto di integrazione che i nostri sociologi devono ancora teorizzare. Perché i sogni e le speranze, l’esigenza di una casa, di un lavoro, il sentirsi parte di una società, sono cose che riguardano tutti, sono tutte parti integranti del genere umano. Sono urgenze comuni ad ogni uomo.
Per questo l’aspetto documentativo-informativo del nostro lavoro, si affianca dunque alla finalità didattico-educativa di sensibilizzazione alla questione Immigrazione, nella speranza che esso possa offrire validi spunti di riflessione nell’ottica di una politica di integrazione, quanto mai attuale e necessaria, nella società contemporanea.

Francesco Di Martino e Sebastiano Adernò