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Note di regia del film "Tutti Intorno a Linda"


Note di regia del film
Il lungometraggio si anima attraverso il personaggio di Linda, un’attrice trentenne single con un problema: l'endometriosi.
La cura: l'intervento chirurgico o la gravidanza.
Nella stesura della sceneggiatura abbiamo privilegiato non la malattia in sé, ma il punto di vista soggettivo della protagonista posta di fronte alla possibilità di curare la patologia attraverso la gravidanza, scelta per lei obbligatoria avendo scartato l'intervento chirurgico propostole, che le fa riaffiorare la fobia della sala operatoria legata ad un trauma infantile.
Il tentativo è stato quello di raccontare la crisi di una giovane donna che alterna, scopre e studia le sue paure in un crescendo di stati d'animo che arrivano all'apice della irrazionalità. Ma la vita riserva sempre delle sorprese ed è questo che ci premeva sottolineare.
Non è tanto quello che accade nella parte centrale del film, vale a dire la ricerca di un partner con cui avere un figlio, che aiuta Linda a risolvere il problema ma sarà, come spesso accade nella vita, l'imprevisto ad avere una funzione catartica. Una bimba di appena quattro anni che riporta Linda a rivedere le sue priorità.
Abbiamo voluto sottolineare con l'inserimento di un personaggio come Gloria (la nipotina della migliore amica), la possibilità di ristabilire gli equilibri. Linda, spostando la sua attenzione sulla bimba, prende coscienza e trova la forza di superare le sue paure.
Il messaggio del film sta nell'ultima frase “Più si ha paura che le cose accadano e più accadranno”: è come dire che la vita può cambiare positivamente quando decidiamo di affrontare le nostre paure.

Barbara Sgambellone e Monica Sgambellone