I vincitori della 2° edizione di Moviedrome,
Festival del Cortometraggio a Ferrara.
Primo Classificato Sezione Corti
Amore Appeso di Nicola Piovesan
Motivazione: Non poche, e non solo di carattere tecnico-formale, sono le ragioni per cui assegniamo il Primo Premio della Seconda Edizione di Moviedrome all’opera di Nicola Piovesan, "
Amore Appeso". Efficace e ben curato il montaggio, apprezzabile la fotografia ‘coloristica’, con le sue virate cromatiche che riflettono sensazioni ed assumono un valore quasi simbolico; preziosa, ancora, è la decostruzione narrativa, quella sorta di dialettica tra differenza e ripetizione della diegesi, con ricostruzioni per flashback; la stessa colonna sonora, infine, si distingue per la capacità di creare, con effetto straniante, un’atmosfera ironica ed inquietante ad un tempo. Ma è proprio quest’ultimo aspetto, l’atmosfera del film, a determinare l’esito della nostra scelta: l’apprezzamento va alla notevole capacità di divertire e inquietare, attraverso una miscela di ironia e grottesco, di onirismo e paradossalità che creano, per dirlo con un termine freudiano, un coinvolgente effetto di unheimlich, di perturbamento.
Secondo Classificato Sezione Corti
Il Metodo Proitzer di Francesco Costantini
Motivazione: Tecnicamente ineccepibile, negli aspetti formali e linguistici, per la fotografia e la vivacità allusiva dei dialoghi, "
Il Metodo Proitzer" di Francesco Costantini si distingue in particolar modo per la capacità singolare di rendere con apparente semplicità, con "sprezzatura", una situazione di intimità quotidiana che si svolge pressoché esclusivamente in interni, dove un sapiente montaggio ed essenziali piano-sequenza creano un respiro diegetico fatto di piccole variazioni che conducono, in una sorta di surrealtà nel quotidiano, ad un inquietante colpo di scena.
Terzo Classificato Sezione Corti
Apparenze di Iole Masucci
Motivazione "
Apparenze", di Iole Masucci, è un’opera che merita particolare apprezzamento sia per la pregevole realizzazione tecnica che per il suo messaggio. Quest’ultimo, in particolare, trova la sua forza, la sua efficacia, nello stesso linguaggio filmico, che privilegia la descrizione di volti e oggetti alle risorse della parola e all’esplicitazione diretta delle emozioni. L’immagine, infatti, anche o soprattutto laddove indugia nel particolare, nel ritmo della quotidianità, possiede una carica allusiva che fa dell’oggetto un correlato di sensazioni e sentimenti, e sembra nascondere un sovrasenso simbolico in grado di comunicare intensamente con lo spettatore. Il montaggio, fatto di primi piani e piano-sequenza, produce un respiro coerente, un ritmo che a sua volta segue e sottolinea lo svolgersi delle passioni e delle inquietudini dei personaggi.
Primo Classificato Sezione Videominuto
P314 di Corrado Ravazzini
Motivazione: L’autore di P314, con un minuto a sua disposizione, è riuscito non solo a comunicarci sensazioni ed idee, ma anche a raccontare una storia, a costruire una diegesi narrativa dal ritmo intenso ed efficace, essenziale e insieme complesso e particolareggiato. Per tutti questi aspetti, cui va il nostro apprezzamento, conferiamo a quest’opera il primo premio della sezione video-minuto.
14/09/2009, 13:51
Simone Pinchiorri