Tratto dal romanzo omonimo dell'iracheno
Younis Tawfik, "
La Straniera" di
Marco Turco, presentato alla 27° edizione del
Torino Film Festival nella sezione "
Festa Mobile- Figure nel Paesaggio", narra la storia d'amore, apparentemente impossibile tra un affermato architetto e una prostituta. Ad accomunare Naghib e Amina è il proprio paese di origine, un Marocco da cui entrambi sono sfuggiti da molti anni alla ricerca di una vita diversa, migliore. Il loro incontro avviene in una Torino, fredda come i giudizi che tocca subire alla ragazza, che in breve tempo comincia a riconoscere nell'affascinante architetto, una sorta di principe azzurro. Un melò che ha per protagonisti assoluti due stranieri in terra italiana, una scelta rara nel panorama cinematografico: "
Quella che mostro è una Torino dove le insegne sono in arabo, dove le macellerie vendono carne macellata secondo la sharia islamica e in cui le soffitte un tempo abitate dagli immigrati meridionali, sono oggi alloggio per marocchini, tunisini o egiziani".
18/11/2009, 20:53
Antonio Capellupo