Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

I vincitori della 7° edizione dell'Imaginaria Film Festival


I vincitori della 7° edizione dell'Imaginaria Film Festival
Premio Migliore Cortometraggio In Concorso
Jade di Daniel Elliot
Motivazione: Per la delicatezza dei tratti con cui è caratterizzata la giovane protagonista, per la forza espressiva con cui è raccontato il suo dilemma esistenziale, per la limpidezza, la compattezza e l'economia della forma filmica scelta dal regista

Menzione Speciale della Giuria
Discharged di Micha Kinsruner
Motivazione: Per la forza con cui è raccontato il conflitto tra i due fratelli, per l'onestà e la semplicità della forma, per lo stile incisivo ma mai esibito.

Premio Migliore Cortometraggio della Giuria Universitaria
Il Mio Ultimo Giorno di Guerra di Matteo Tondini
Motivazione: Commovente e al contempo educativo il messaggio che il nonno trasmette al nipote circa l'insensatezza della guerra. Tra i motivi del premio: l'esemplare interpretazione del contadino enfatizzata dal dialetto romagnolo, l'originale parodia della guerra determinata dalla diversità linguistica che sfocia in divertenti equivoci. E' significativo il fatto che il nonno riesca a mantenere invariato il motivo etico del suo racconto pur omettendone l'esito cruento e modificandolo con un lieto fine in cui l'unico aspetto bellico si manifesta nello sguardo in cagnesco tra i due soldati nemici. Ha colpito l'apparizione simbolica della “donna angelo” che anticipa la salvezza del protagonista e annuncia la morte dei soldati porgendo loro dei fiori. Coinvolgente e toccante la colonna sonora.

Gran Premio della Giuria Studentesca
Ante Tus Ojos di Maria Eugenia Arteaga
Motivazione: Due corpi stesi, la perdita momentanea dei sensi e due ragazzi si trovano, a inizio corto, a ripercorrere e quindi a vivere una seconda volta tutti i momenti di vita vissuta, che belli o brutti che siano stati li hanno portati ad esser lì, e per giunta insieme. E' il finale a sorpresa, nel quale si scopre che i due ragazzi hanno avuto un incidente, a svelare il significato principale del film: è solo attraverso una visuale retrospettiva, quale quella che si ha in prossimità della morte, che si può cogliere l'importanza e il valore della vita. La regista riesce a raccontare insieme la tragicità della morte e l'essenza della vita, attraverso un racconto lineare e semplice che mette a confronto passato e presente grazie ad una sapiente sovrapposizione di immagini e musiche.

Premio Migliore Animazione
Chicory and Coffee di Dusan Kastelic
Motivazione: Cattura l'attenzione di adulti e bambini grazie alle suggestiva atmosfere fiabesche, alla grande cura dei dettagli e all'originalità della narrazione musicata.

Menzioni Speciali
The Electrician di Miina Alajarvi
Motivazione: Per l'ottima interpretazione del protagonista e per la sottile ironia con la quale viene affrontata e denunciata la tematica della pena di morte e dei danni che procura alle vittime così come ai carnefici che spesso, alienati, finiscono col fare della morte una ragione di vita.
Cheese di Huseyin Tabak
Motivazione: Colpisce in particolare la messa in scena che, attraverso l'alternanza di scene al buio e luce, chiaroscuri e dialoghi concitati in sottofondo, rende efficacemente le atmosfere asfittiche, la difficile convivenza nei rifugi antiaerei e il dramma delle popolazioni civili vessate dalla guerra e spesso tradite nelle loro speranze di salvezza proprio da chi dovrebbe portare loro aiuto.

22/11/2009, 11:17

Simone Pinchiorri