Note di regia del film "L'Uomo Nero"
Arriva un momento in cui un figlio matura il desiderio di staccarsi dal proprio padre, deve farlo ad ogni costo e in ogni modo. È un distacco che assomiglia a un' uccisione che il figlio commette per rivendicare la propria identità, per togliersi di dosso gli abiti di figlio e diventare egli stesso un uomo, magari il più possibile diverso dal proprio padre. Si tratta di una pratica dolorosa su cui si fonda la storia di ognuno, il proprio futuro. A volte però, passano gli anni e, ripensando a quello strappo cruciale, ti accorgi che il tuo nemico non era tuo padre in quanto persona ma il ruolo che interpretava nella tua vita, l’immagine che tu figlio gli attribuivi.
Il ricordo di allora così si addolcisce – il tono del film infatti è leggero, da commedia – e si colora di una nuova luce. L’uomo che si nascondeva dietro il genitore adesso ha sembianze profondamente diverse, ragioni e pulsioni condivisibili, aspetti talvolta addirittura sorprendenti…
Sergio Rubini