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Note di regia del film "Ogni Lasciato è Perso"


Note di regia del film
Avevo voglia di utilizzare uno strumento espressivo diverso da quello televisivo. Della televisione, che frequento da molti anni, conosco ogni trucco. Il cinema invece era un mondo nuovo col quale cimentarmi. E in realtà, grazie soprattutto alla vicinanza con due grandi sceneggiatori, ho imparato più del cinema in questi sette mesi di lavorazione che della tv negli ultimi cinque anni. […] In realtà non c'è mai stata una vera e propria stesura del soggetto. La collaborazione di Benvenuti e De Bernardi ha dato al tutto un'impronta più reale e mi ha permesso di fare un corso accelerato di sceneggiatura. Non ho mai pensato di scriverla perché non è una storia finita, con un inizio e una fine. È più che altro un viaggio interiore che si muove ed è ancorato completamente intorno ad un'ossessione. E questo stato d'animo pervade tutto il film. […] Io non mi piaccio mai, non ho il piacere di guardarmi. Effettivamente una delle grandi incognite della lavorazione era proprio la mia recitazione che non doveva in alcun modo ricalcare il personaggio televisivo. E poi per una volta ho usato la provocazione verso me stesso piuttosto che verso gli altri, mettendomi in gioco.

Piero Chiambretti