"Superstudio o la Mossa del Cavallo": l'avanguardia artistica
fiorentina in un documentario di Matteo Giacomelli
E' stato presentato, ieri, in anteprima al
Cinema Odeon di Firenze il documentario "
Superstudio o la Mossa del Cavallo" di
Matteo Giacomelli, che si inserisce nella serie "
Percorsi di Architettura", iniziata nel 2005 con "
Franco Summa Cittadino dell'Arcobaleno" e proseguita con "
La Porta Orientale" (2006), "
Ugo La Pietra Il Disequilibrista (2007) e "
Riccardo Dalisi - Le Regole della Libertà" (2009).
Il "
Superstudio" è la summa di un gruppo di architetti fiorentini, sei, per la precisione, che negli anni '60 e '70 diventa protagonista del Movimento dell’Architettura Radicale, affermandosi anche a livello internazionale come testimonia la mostra Italy the New Domestic Landscape tenutasi nel 1972 al MoMa di New York.
Il documentario di
Matteo Giacomelli in 50 minuti riesce a descrivere ampiamente il movimento artistico toscano con interviste ad
Adolfo Natalini,
Cristiano Toraldo di Francia e
Gian Piero Frassinelli, i tre esponenti più di spicco del "
Superstudio". Abilmente il regista utilizza le immagini d'archivio delle tre opere visive del gruppo, "
L’Architettura Interplanetaria" (1971), "
Supersuperficie" (1972) e "
Cerimonia" (1973), che ripropongono le "lucide visioni" antropologiche tra vita e arte, tra passato e futuro proposte dal "
Superstudio", che iniziano dal
Monumento Continuo alla Globalizzazione, passando per la
Supersuperficie ed alla
Rete Iperconessa, per poi concludersi con il ritorno alle radici dell’uomo e dell’architettura. Insomma, una superstoria, per un supergruppo di architetti, girata abilmente da un storico e critico d’arte che con i suoi lavori monografici di arte-architettura sta facendo riscoprire al pubblico i più importanti movimenti artistici italiani del 20° secolo.
12/12/2009, 13:33
Simone Pinchiorri