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"Tre giorni in Salento" a Firenze


Tre giorni in Salento. Cinema, suoni e sapori da una terra di confine” è il titolo della tre giorni fiorentina organizzata da Controradio Club, Fondazione Stensen e Salento Finibus Terrae dal 12 al 14 gennaio al Cinema Stensen di Firenze. L’evento intende addentrarsi nella terra salentina, alla scoperta di immagini, suoni e sapori di un territorio che, da sempre, è crocevia di creatività internazionale.

L'inaugurazione è in programma martedì 12 alle 19.00 con un buffet di prodotti tipici salentini. Alle 21.00 spazio alla selezione dei cortometraggi passati in Concorso al Salento Finibus Terrae, il festival di cinema internazionale, giunto all'ottava edizione e diretto da Romeo Conte, che si svolge per tre settimane in vari Comuni del Salento. La tappa fiorentina è parte di un tour invernale del Festival che presenta i giovani talenti del cinema con il progetto “100minuticorti” che dopo Firenze andrà a Vicenza, Roma e Milano.

Tra i fiori all’occhiello della tre giorni, da segnalare, giovedì 14 in prima serata (ore 21.00), la proiezione di "Radio Egnatia" di Davide Barletti, il documentario che racconta il tragitto lungo la via Egnatia, l'antica strada romana naturale prolungamento della Via Appia nei Balcani, che collegava il Salento alla Turchia. Il regista Davide Barletti (Fluid Video Crew) ha raccolto musiche, racconti e suggestioni dalle numerose popolazioni di questo territorio, geograficamente molto vasto e caratterizzato da un’incredibile ricchezza culturale. Il documentario segue il ritmo delle storie narrate e la melodia delle numerose lingue rimaste a testimoniare l’incessante mescolamento di civiltà millenarie. Nel tentativo di ricostruirne l’identità frammentata e dispersa in tremila anni di storia, "Radio Egnatia" ricompone, come in un mosaico, elementi delle comunità albanesi, italiche e anatoliche. Il viaggio ha inizio nella Grecìa Salentina, cuore antico del Salento bizantino, con la melodia di un canto in lingua grika. Il tragitto prosegue, via Brindisi, verso le montagne di Lapharda, nell’entroterra albanese, fino al Lago di Prespa, il “lago dei tre confini”, tra Albania, Macedonia e Grecia. In Macedonia l’insolita carovana raggiunge il piccolo villaggio di Niki, poi il Lago di Petres, oltre il confine greco, e ancora la città di Salonicco, le rovine archeologiche di Redina, Xanthi, Ifestos, Evrenos fino al cuore della Turchia: Istanbul.

Il film sarà preceduto dal documentario "Diario di uno scuro" (ore 19.00) di Davide Barletti, racconto del boss pugliese della Sacra Corona Unita, Antonio Perrone, e di sua moglie Daniela. Tra gli appuntamenti musicali, mercoledì 13 alle ore 11.30 sarà possibile scoprire su Controradio (e sul sito Controradio.it) i suoni e le musiche tratte dalla colonna sonora di "Radio Egnatia" insieme al giornalista Raffaele Palumbo.

La tre giorni presenterà anche la selezione di cortometraggi “I Mestieri della Moda", a cura del Salento Finibus Terrae e prodotto da "Alta Roma". L’appuntamento è per mercoledì 13 a partire dalle 17.00 e, in replica, giovedì 14 con lo stesso orario. Il progetto ha lo scopo di far conoscere alle nuove generazioni arti e mestieri antichi, artigianalità e tradizioni spesso dimenticate, ma che possono rappresentare la fonte di diverse possibilità in ambito lavorativo. La sezione è composta da 9 cortometraggi realizzati da giovani filmaker sulla storia dei mestieri e della creatività della moda italiana. Tra i registi fiorentini Alessio della Valle con il documentario Artigianato orafo a Firenze: Torrini un sogno lungo 6 secoli e Maurizio Montagni con Scarpe d’Autore (un racconto di passione sull'antico mestiere del calzolaio attraverso le parole di Stefano Bemer nella sua bottega di Borgo San Frediano, dove ha avuto come apprendista lavorante la grande star del cinema Daniel Day-Lewis).

Nella sezione Panorama Corti Puglia saranno proiettati quattro cortometraggi (mercoledì 13 dalle ore 22.00) sulla Puglia: "Vietato fermarsi" di Pierluigi Ferrandini, aiuto alla regia di Sergio Rubini e Kim Rossi Stuart, "Meridionali senza filtro" di Michele Bia, "Come a Cassano" di Pippo Mezzapesa e "U’su" di Mimmo Mancini.

Esistono realtà culturali" – spiegano gli organizzatori - "radicate in un territorio, capaci di guardare oltre i propri confini fino a diventare emblema di movimento, un fascinoso crocevia di creatività internazionale. Sarà perché la Puglia è stata (anche) terra di emigranti, sarà che il Salento é effettivamente lembo estremo d'Italia e d'Europa, gioco forza luogo di incontro di molteplici culture, ma i progetti che questa tre giorni fiorentina presenta sono meravigliosamente radicati in terra salentina e al contempo aperti al mondo, alle sue musiche, ai suoi racconti più affascinanti. Appunto, cinema, cibo e musica dal Salento e da tutto il mondo”.

08/01/2010, 16:05