"Benedetto Craxi": l'intervista mai concessa
del segretario socialista Bettino Craxi
Una lunga, solitaria intervista che l'ex segretario del Partito Socialista e Presidente del Consiglio concesse nel 1997.
Bettino Craxi appare ferito, incredulo che tutto ciò possa esser capitato a lui, costretto dopo anni da protagonista a rimanere in Tunisia da esule.
Bettino Craxi è stato forse il miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 30 anni, ma la valanga di mani pulite, scesa violentemente e senza badare a chi stesse travolgendo, lo rese esule in quella Hammamet che prima fu suo luogo di vacanza, poi di esilio, infine di sepoltura.
"
Benedetto Craxi", il documentario di
Luca Josi presentato al
Cinema Capranica di
Roma, sembrava potesse raccontare nuove verità sulla vicenda che in un sol colpo dissolse i partiti della maggioranza e non solo, ma in realtà aggiunge poco all'intera vicenda. Forse ha il merito di presentare in video e audio il pensiero di
Bettino Craxi, la rabbia, l'incredulità per la sorte riservatagli dalle inchieste giudiziarie. Ma già conoscevamo tutto. Forse per una moda di oggi, il montaggio dell'intervista si sofferma a sottolineare spesso la convinzione di Craxi sui responsabili del complotto: i comunisti. Ripete talmente tante volte la parola "comunisti" associandola ai colpevoli delle sfortune sue e del mondo che, quando racconta l'episodio della tomba di Allende in Cile, ci si aspetta che dia del comunista anche ai soldati fedeli al golpista Pinochet.
Luca Josi, ex presidente dei Giovani Socialisti, ha avuto la fortuna d'intervistare il suo segretario, ma ci si chiede come mai sia trascorso tanto tempo (13 anni) per rendere pubbliche queste dichiarazioni.
Al
Capranica, grande affluenza di pubblico, politici, starlette, ex compagni di partito e giornalisti di grido, con tante persone comuni rimaste fuori dalla sala (un po' una metafora del "craxismo"). Tanta gente che però, alla fine, è riuscita a dedicare a "
Benedetto Craxi" un applauso soltanto tiepido.
16/01/2010, 09:42
Stefano Amadio