Note di regia del documentario "Il Bue
di San Zopito. Le Voci della Festa"
Il documentario sul rituale del bue a Loreto Aprutino nasce da una ricerca sul campo sviluppatasi nell’arco di circa due anni, con una permanenza stabile sul territorio di venti giorni confluita nella documentazione della festa di San Zopito la domenica e il lunedì di Pentecoste, quando il bue è condotto per le strade del paese ed è fatto genuflettere davanti alle chiese e in piazza. Protagonisti del documentario sono i contadini che hanno addestrato e guidato il bue durante il cerimoniale a partire dal Secondo Dopoguerra, alcuni abitanti del centro storico, gli attuali organizzatori, ed è un punto di vista sull’ideologia festiva in atto a Loreto Aprutino, e sulle dinamiche che hanno trasformato e rimodellato il rituale nel corso dell’ultimo quarantennio. Si è scelto di lasciare la narrazione e la ricostruzione dell’evento festivo ai suoi stessi protagonisti e il documentario nasce come naturale conseguenza della familiarità che i loretesi hanno acquisito con gli strumenti della documentazione audiovisiva. Il massiccio utilizzo, fin dagli anni ‘70, di cineprese, telecamere, apparecchi fotografici nei giorni di San Zopito può essere ricondotto all’interno della ritualità festiva, quale elemento di ritualità parallela e complementare, come rafforzamento del carattere performativo, teatrale, pubblico della processione del bue e della sua presenza nel paese il giorno della festa.
Marco Chiarini e
Gianfranco Spitilli