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Note di regia del film "Backward"


Note di regia del film
Perché un film come "Backward"?
Perché è un'opera sincera, onesta, senza pretese intellettualistiche: un film che narra la vita reale di una piccola squadra interregionale di calcio.
Niente gossip, niente calciopoli, niente scandali… solo la verità della vita, con i suoi sentimenti, con i suoi colori chiaroscuri, con la sua emozionante purezza e semplicità.
Perché un cast come quello di "Backward"?
Perché cerchiamo di portare al cinema chi ama la fiction, senza scontentare gli amanti dell'opera d'autore.
Ecco quindi - accanto a nomi blasonati come Tony Sperandeo, Ugo Conti e Gerardo Placido - quelli di personaggi decisamente catodici come Luca Dorigo e Rosaro Rannisi, Mascia Ferri e Ludmilla Radchenko.
Durante il casting cercavamo dei volti, delle facce, dei tipi ben precisi e… li abbiamo trovati.
Al lavoro con gli attori ci ha pensato il regista, attraverso un lungo e faticoso periodo di training recitativo spaccaossa e spaccavanità…
Perché Randi Ingerman protagonista di "Backward"?
Perché è un'attrice brava, di talento, appassionata ed emozionante… la cui pessima fama caratteriale ha spesso giocato a sfavore del valore artistico.
La sua eterna bellezza ha poi fatto il resto, portandola ad essere spesso prigioniera di contesti televisivi dannatamente commerciali.
Un lavoro paziente ed intenso sul personaggio è stato la chiave di volta per dare alla sua interpretazione una commovente freschezza.
Perché personaggi del cinema e della televisione insieme in "Backward"?
Perché del cinema, come del maiale, non si butta via niente…
Inoltre i personaggi, anziché essere raccontati da quattro telecamere nascoste dentro a una improbabile casa, sono stati dipinti e supportati da due cineprese RED (quelle di Soderberg per il suo "Che Guevara"), due crane di otto e dieci metri, da carrelli interminabili, da steadicam e da camera car (per le scene dell'incidente).
Le location (Neive, Torino, Alba e Los Angeles) sono state tutte reinventate, grazie ad una fotografia dark e ad una scenografia sapiente e curata.
Questa costante ed appassionata ricerca di una eccellenza qualitativa è valsa il riconoscimento, anche in termini economici, da parte della Film Commission Torino Piemonte.
Perché andare al cinema a vedere "Backward"?
Perché è una storia di passioni, amicizie, tradimenti, delusioni e speranze.
Insomma: una storia di vita.

Max Leonida Bastoni