Note di regia del documentario "XXL - Vite Extralarge"
Per me raccontare questa storia significa raccontare uomini e donne che sembrano parte di un continente sommerso, puri consumatori di merci che non sentono alcuna possibilitą di diventare protagonisti nemmeno della propria storia: in questo senso una storia molto moderna e rappresentativa di una condizione diffusa, ma anche un modo per restituire dignitą e profonditą a chi non ha volto, voce, storia e destino.
Lo stile narrativo tenderą a seguire i protagonisti e le azioni restituendo la ricchezza e la spontaneitą di un quotidiano in cui i protagonisti si giocano molto e in cui deve prendere forma una trasformazione radicale.
Il montaggio costruirą una struttura corale sul doppio filo delle singole storie e dei percorsi individuali e su quello degli incroci e delle relazioni che legano i destini dei protagonisti.
Tania Pedroni