Note di regia del film "La Piccola A"
L’idea di realizzare questo film nasce da tre opportunità molto precise. La prima è l’attività di teatroterapia che Lucia Vasini, protagonista del film, svolge abitualmente con i malati del Day Hospital psichiatrico di Piacenza. La seconda parte dalla raccolta di alcune esperienze dirette della vita della stessa Lucia Vasini e dai suoi seminari con donne depresse, trasportante poi in modo figurato nel film. La terza è l’attività produttiva messa in atto periodicamente dalla Scuola di Cinema con i suoi studenti, ex studenti e docenti finalizzata a realizzare un lungometraggio che abbia caratteristiche di qualità (ricordiamo a tale proposito i precedenti "
Il Dono" di Michelangelo Frammartino e "
Come l’Ombra" di Marina Spada). A fare da cornice del progetto è stato preso in prestito dalla teorie psicanalitiche lacaniane il concetto di “piccolo oggetto A” che nel nostro film è entrato prepotentemente del titolo diventando appunto la piccola A. "
La Piccola A" è Antonia (Lucia Vasini) protagonista di una storia al femminile di tipo esemplare. Antonia si è sempre comportata come gli altri, quelli che le stavano vicino, volevano che lei si comportasse. Raramente ha dato soddisfazione ai suoi desideri primari. Ha accetto la presenza di una madre ingombrante che nonostante l’età trova un fidanzato più giovane di lei, intenzionato a sposarla Sopporta Massimo il suo ex marito che. Dopo averla tradita, continua a fare conto su di lei rovesciandole addosso i suoi problemi, come fosse sua madre. E’ perseguitata dalla sua “amica” Caterina, che frequenta uno dei suoi seminari per casalinghe depresse, che le si è attaccata come una patella allo scoglio (e dire che è stata proprio Caterina che le ha portato via l’ex marito, prima di essere a sua volta mollata per una più giovane).
momenti di autoconvinzione li trova solo quando riesce a fare bene il suo lavoro con i pazienti del Day Hospital psichiatrico. La storia si dipana tra i preparativi del matrimonio della madre, i suoi tentativi di porre argine alle intrusioni di Massimo (l’ex marito) e di Caterina (l’ex fidanzata di lui), fino a cogliere che, anche per lei, c’è la possibilità di un presente in cui dare spazio ai propri reali desideri.
Salvatore D'Alia e
Giuliano Ricci