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Note di regia del documentario "Canto da Terra d'Água"


Note di regia del documentario
Canto della terra d'acqua è un film caratterizzato da un approccio geologico-archeologico in cui i paesaggi giocano un ruolo preponderante: blocchi tellurici indipendenti che più che narrare descrivono gli eventi, ormai sepolti dall'azione del tempo, della regione portoghese di Trás-os-Montes.
Per tale ragione attribuiamo al film la funzione di supporto della memoria umana in quanto il paesaggio diviene struttura d'informazione, monumento degli eventi rievocati nella banda sonora del film.
Le parole di David Afonso, le canzoni interpretate da Adélia Garcia e la lettura delle lettere, inserite in uno spazio privo di azione, consentono di addentrarci negli strati temporali che compongono la storia e l'immaginario transmontano.
Il legame tra David Afonso e Adélia Garcia si instaura a partire dalle lettere in voice over il cui contenuto riflette la condizione dei Transmontani dinanzi al fenomeno dell'emigrazione. Sebbene i due personaggi non costituiscano nella realtà una vera e propria coppia, essi personificano l'archetipo maschile e femminile della solitudine causata dall'emigrazione, dal progressivo invecchiamento della popolazione e all'abbandono della regione.
Nel corso del film i due protagonisti appaiono sempre separati l'uno dall'altro: essi comunicano a distanza attraverso le lettere il cui contenuto ci permette spesso di passare da una dimensione privata, contingente, ad una dimensione più generale.
Nel documentario la lettura delle lettere è affidata ad una voce femminile neutra che non appartiene fisicamente al film: è una voce senza corpo che esprime ancora una volta l'assenza che caratterizza sia fisicamente che socialmente lo stato attuale della regione Trás-os-Montes.

Adriano Smaldone e Francesco Giarrusso