25 anni di cinema gay a Torino
I film che cambiano la vita; questo lo slogan della 25a edizione del
GLBT Film Festival di Torino. Partita nel 1986,
da Sodoma a Hollywood, compie un quarto di secolo la rassegna cinematografica dedicata ai film che sarebbe riduttivo definire omosessuali; appuntamento divenuto nel corso del tempo un polo di rilevanza internazionale, palcoscenico di ricerca e d'avanguardia grazie anche alla collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema diretto da Alberto Statera. Anche nel capoluogo piemontese si comincia il 15 aprile, con
Claudia Cardinale che inaugura presentando il film tunisino "
Le Fil", e si chiude il 22 con la premiazione del Concorso
.
Interessante la retrospettiva "
I 25 film che ci hanno cambiato la vita" tra cui spicca Festa per il compleanno del caro amico Arnold, commedia di
William Friedkin ("
Esorcista", "
Il braccio violento della legge") che nel 1970 apre forse nel cinema, con la giusta amarezza, la strada del gay personaggio vero e proprio e non più macchietta.
Dispiace dover notare che nessun film italiano risulta in Concorso tra i lunghi, nessuno tra i documentari, e soltanto uno tra i corti; "
La Capretta di Chagall" di
Silvia Novelli.
Insomma, mentre nel mondo si continua a produrre cinema, gli italiani, si spera numerosi, stanno a guardare (e a giudicare: 6 italiani su 11 nelle 3 giurie del Concorso).
08/04/2010, 10:00