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Gli "Inquieti" di Mario Dal Bello con Anita Kravos e Federico Rizzo


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"Il mio libro è incentrato sul cinema giovane e sui giovani registi, un'opera divisa in vari filoni: quello giovanilistico, storico, psicologico, sociale e fantastico/onirico". Così lo scrittore e giornalista Mario Dal Bello ha descritto la sua ultima opera "Inquieti. I Giovani nel Cinema Italiano del Duemila", edito da Effatà, durante un incontro presso la Biblioteca San Giovannino di Firenze durante la 2° edizione del Festival del Cinema Italiano Indipendente Filmspray. Insieme a Dal Bello erano presenti l'attrice Anita Kravos, fresca di nomination ai David di Donatello per la sua intepretazione in "Alza la Testa" di Alessandro Angelini, ed il regista di "Fuga dal Call Center" Federico Rizzo.

"Sono molto contenta che la copertina del libro di Mario sia un'immagine del film Saimir di Munzi, perchè è in quell'opera che ho intepretato il mio primo ruolo nel cinema. Da quel film è iniziata la mia carriera, proseguita, poi, con il film di Marina Spada Come l'Ombra fino ad arrivare alla nomination per il David come attrice non protagonista con Alza la Testa", ha dichiarato la bravissima Anita Kravos.

Federico Rizzo ha definito il libro come "l'unica opera che cerca veramente di capire il cinema giovane di questo unltimo decennio". Il regista ha, poi, "lanciato" una piccola provocazione sulla produzione: "Oggi in Italia è difficile produrre un film se non si è inseriti nei meccanismi romani. Pur avendo già girato 8 lungometraggi non sono ancora riuscito ad avere un finanziamento da Roma. Sono per un federalismo cinematografico, con più potere e fondi da parte delle regioni per la produzione. Credo che questo sia l'unica via per ridare linfa ad un cinema che ormai è un sottoprodotto della televisione".

17/04/2010, 18:57

Simone Pinchiorri