Morando Morandini, un vero signore ed un grande critico cinematografico al Bellaria Film Festival 2010
“Il realismo vuole che ci sia il portacenere”. Un anziano signore percorre il corridoio della propria abitazione, raggiunge la scrivania dello studio, vi poggia il portacenere e inizia a consultare un dizionario cinematografico. Questo l'incipit di “Morando Morandini, non sono che un critico” presentato al Bellaria Film Festival alla presenza del protagonista e degli autori Tonino Curagi e Anna Gorio. L'occasione è di quelle speciali, perchè il festival emiliano, grazie alla collaborazione di cinemaitaliano.info ha voluto rendere omaggio ad un personaggio che oltre ad essere riconosciuto come uno dei più grandi critici cinematografici della storia del nostro Paese, è l'artefice della lunga storia di questa manifestazione, giunta quest'anno alla ventottesima edizione. I registi hanno condotto il proprio lavoro, guidati da un grande affetto verso Morandini, cercando di non scadere nell'agiografia e ricercando piuttosto l'uomo, prima ancora che il poliedrico intellettuale. Grazie alle discussioni con gli amici e colleghi Paolo Mereghetti, Goffredo Fofi e Natalia Aspesi, il documentario riesce a restituire perfettamente l'attuale stato del critico cinematografico, divenuto ormai un animale in via d'estinzione.
Nell'incontro con il pubblico che ha preceduto la proiezione, Morando Morandini si è soffermato a ricordare dei particolari episodi avvenuti nel corso della lunga carriera giornalistica, come la volta in cui fu attaccato per aver sconsigliato la visione di “Scipione detto l'Africano” o quando venne querelato per aver parlato dello “squallore rutilante di un McDonald's”. Poi un ringraziamento sentito al direttore artistico Emma Neri e a chi ha voluto questo momento: "Nel corso di quest'anno mi sono accadute diverse cose belle, ma questa è stata la sorpresa più sorprendente, perchè davvero non me lo aspettavo".
Incontro con Simone Pinchiorri, Tonino Curagi, Anna Gorio e Morando Morandini